“PROGETTO MENDELSSOHN”

“PROGETTO MENDELSSOHN”

By Martina Servidio“PROGETTO MENDELSSOHN”

LAFIL – FILARMONICA DI MILANO inaugura con un concerto che si terrà mercoledì 19 gennaio 2022 ore 20,00 il suo percorso come orchestra in residenza al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, recentemente rinnovato, con un progetto originale dedicato alle opere di Felix Mendelssohn Bartholdy

Ed è proprio questa l’essenza del “PROGETTO MENDELSSOHN”

Il progetto si compone di 5 concerti ed i relativi biglietti sono già in vendita on line al seguente link: https://teatroliricogiorgiogaber.it/produzione/lafil-felix-mendelssohn/

Il presidente di LAFIL, Luca Formenton, ricorda che:

“Grazie alla collaborazione con il Comune di Milano che ci ha sempre sostenuto in questi anni, siamo felici di assumere finalmente la funzione di orchestra in residenza del rinato Teatro Lirico Giorgio Gaber. Il 19 gennaio inaugureremo la musica classica al teatro con un progetto dedicato a Felix Mendelssohn”.

Per questo esordio al Teatro Lirico, LaFil, diretta dal M° Leopold Hager, presenterà Overture e suite da “Sogno di una notte di mezza estate” e Sinfonia n.5 in re maggiore “Riforma”. 

LaFil suonerà nuovamente in teatro i prossimi 5 e 6 marzo, diretta dal Marco Seco con la presenza del pianista Pietro De Maria, il 23 aprile con Carlo Maria Parazzoli come primo violino concertatore e il 24 aprile diretta dal Felix Mildenberger e con solista Daniel Lozakovich.

LaFil si riunisce in alcuni momenti dell’anno in diverse residenze artistiche e attraverso progetti specifici lavora per costruire una propria visione e interpretazione di un autore, di un periodo storico o di una scuola di pensiero. Sono momenti intensi e felici in cui l’orchestra vive culturalmente e musicalmente in condivisione con la città e il pubblico.

Nel corso del 2022, l’orchestra proseguirà nei Municipi di Milano con il progetto “Musica nei quartieri” con l’obiettivo di abitare i quartieri con la musica essendo convinta che la cultura abbia il potere di renderli centri di partecipazione e di arricchimento collettivo.

Saranno gli stessi luoghi cittadini ad essere “la casa dell’orchestra”, ospitando conferenze, eventi, concerti e prove aperte dei diversi organici dell’orchestra e si potrà assistere alla formazione di quartetti, trii e duetti per adattarsi al meglio agli spazi proposti.

“PROGETTO MENDELSSOHN”

Il valore artistico del M° LEOPOLD HAGER, in estrema sintesi, si può racchiudere ricordando che ha studiato al Mozarteum di Salisburgo (sua città natale) la direzione d’orchestra, di organo, di pianoforte, di clavicembalo e composizione. Dopo aver ricoperto diversi incarichi a Magonza, Linz e Colonia, è diventato General Music Director a Friburgo e, successivamente, Direttore Principale della Mozarteum Orchestra Salisburgo.

E’ stato Direttore Musicale della RTL Symphony Orchestra Lussemburgo, professore di direzione d’orchestra all’Università di Musica a Vienna e Direttore Principale della Vienna Volksoper.

Ha diretto con enorme successo in tutti i più importanti Teatri nel mondo ed è particolarmente apprezzato per il suo vasto repertorio sinfonico. La sua vasta discografia comprende tutti i concerti per pianoforte e arie da concerto di Mozart.

LAFIL – FILARMONICA DI MILANO

“PROGETTO MENDELSSOHN”LaFil – Filarmonica di Milano è una nuova orchestra in cui coesistono generazioni diverse di artisti che si riconoscono in un progetto innovativo di diffusione della musica.

Un’orchestra formata da elementi provenienti dalle più importanti istituzioni musicali italiane e internazionali (Orchestra del Teatro alla Scala, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai, Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, MET – Metropolitan Opera House, Concertgebouw Orkeste, Gewandhaus Orchester, Mahler Chamber Orchestra e formazioni cameristiche nazionali) a cui si affiancano giovani strumentisti selezionati tra le eccellenze musicali del futuro.

Questa fusione di esperienze creano risultati di altissimo livello artistico e umano in un costante scambio di suggestioni e influenze.

Sono ormai tanti i progetti realizzati e LAFIL è stata inoltre protagonista di due residenze a Sestri Levante e dei concerti di apertura e chiusura di Bookcity Milano 2019 e 2020. Nel 2021 LaFil ha realizzato il tour Musica nei Parchi e ha realizzato il nuovo progetto Musica nel Municipio 6 di Milano.

Ufficio stampa LaFil – Filarmonica di Milano

Per acquistare i biglietti: https://teatroliricogiorgiogaber.it/produzione/lafil-felix-mendelssohn/ e https://www.ticketone.it/event/lafil-progetto-mendelssohn-teatro-lirico-giorgio-gaber-14639597/

Per il programma completo e info: www.lafil.com/concerti

www.wordsforyou.it

Valentina Ferrara valentina1.ferrara@gmail.com 340 8617135

Giorgia Sbrissa giorgia.sbrissa@wordsforyou.it 346 3951043

 

PH Credit Ufficio stampa LaFil

 

 

 

LE TUE MANI SI FANNO INAFFERRABILI

LE TUE MANI SI FANNO INAFFERRABILI

By Martina Servidio

Come prevede il Regolamento del nostro Concorso Letterario “L’Arte della Parola e dell’Arte Coreutica” continuiamo a pubblicare le opere che si sono aggiudicate il 2° Premio.

Abbiamo già pubblicato i testi vincitori della Sezione Poesie e Racconti ed ora vi presentiamo il testo della poesia “LE TUE MANI SI FANNO INAFFERRABILI” scritta dalla poetessa RITA MUSCARDIN alla quale rinnoviamo le nostre congratulazioni.

LE TUE MANI SI FANNO INAFFERRABILILa Giuria tutta ha riconosciuto questo testo meritevole ed eccellente come è chiaramente scritto nella motivazione che trascrivo:

“il cordoglio per la perdita paterna si accompagna ai ricordi dell’esule strappato dalla sua terra; sontuosa lirica di forte impatto emotivo, ricca di musicalità, accostamenti lessicali di alto valore”

LE TUE MANI SI FANNO INAFFERRABILI

 E ti penso sai, ora che sei tornato al tuo mare,

una rotta segreta in un carteggio di stelle

e le vele spiegate al vento lieve della sera.

Si snoda lentamente il filo sottile dei ricordi,

quel presagio d’inverno nei tuoi occhi e nostalgia di carezze,

ma le tue mani si fanno inafferrabili,

ombre dolci nell’infinito silenzio della notte.

Era lontana la tua terra e quelle pietre scolpite dal tempo,

le case sulle rive aperte a un vento di mare

e il profumo di salvia e di lavanda lungo i fianchi morbidi delle colline.

L’aria fredda feriva il viso

come quella parola, “esuli”, sigillo di dolore,

onda amara su rive abbandonate.

E così diventaste polvere sparsa agli angoli del mondo,

un grido annodato in gola mentre una nave vi consegnava

alla salvezza su moli sconosciuti e gelidi.

Gemevano i ricordi dalla terra lontana,

un canto triste s’alzava a sera

e solo nell’amore di una parola

viveva ancora quel mondo.

A un altro focolare pensavi padre

e negli occhi annegava il mare,

ma per un antico pudore rimanevi in silenzi assorto

e non volgevi lo sguardo verso il celeste del tramonto

dove, oltre un’ombra di luce,

apparivano le case bianche sui moli addolorati.

Ora un’altra terra ti accoglie,

un approdo di stelle in quiete di onde assonnate

e sei per me soffio e pura luce

nell’aria immobile di un nuovo giorno.

di Rita Muscardin

 

 

 

 

7 FATE A PALERMO

7 FATE A PALERMO

By Martina Servidio

7 FATE A PALERMOPalermo, in Piazza Rivoluzione, nota per la statua del cosiddetto “Genio di Palermo” antico nume tutelare della città, rappresenta oggi il simbolo di una delle più importanti manifestazione palermitane di arte contemporanea; è il luogo che ospita la mostra collettiva di arti visive “7 fate a Palermo” che vede protagoniste assolute 7 bravissime e giovani donne artiste palermitane.

L’evento artistico è visibile dal 22 luglio al 10 agosto 2021 presso gli spazi espositivi di Arèa” di Giovanni Lo Verso. Il progetto artistico collettivo nasce da un’idea di Daniela Balsamo e di Linda Randazzo, ed è curato da Gianna Panicola.

Scrive la curatrice:

Si racconta della loro eterea bellezza, del potere di compiere qualsiasi prodigio, dell’incanto che incanta fin dalla prima infanzia. In una dolce e tiepida sera di giugno, voglio raccontarvi delle stranezze, del coraggio, della profondità di spirito che animano queste creature; avanzano con delicatezza e ariosità, senza timore che qualcuno possa intralciare il proprio cammino: il volo di ali lucenti. Un fluttuare del corpo, una luce pulsante, un mutamento di forma, di materia, di esistenze. Dopo il male che si abbatté su tutto il mondo, seminando paura, disperazione, insicurezza; ecco, dopo quel male, emerse la necessità di ridare una nuova vita agli aerei corpi, agli occhi ardenti colmi di meraviglia, ai suoni di una natura velata, alle scie luminose, alla levità del cuore. Fantasticare, per lunghe ore, fino a notte inoltrata, quando l’immaginazione compie i suoi scherzi e catapulta tutto ciò che riesce ad incrociare: un viso, un fiore, una casa, un albero, una roccia, un lago, un sentiero. Mutamenti che si realizzano da una mente sprofondata nel sogno: è lì che avviene l’incontro! Questa mostra nasce in un pomeriggio d’estate e da un bisogno di leggerezza, di librarsi per rivivere “il sentirsi libero”, quel sentimento di libertà che tanto ci appartiene. Desiderio che è stato sempre manifestato, può considerarsi una invariabile antropologica e nel corso dei secoli ha assunto forme diverse, si è materializzato in splendidi esseri. Le fate sono l’espressione dell’esperienza del profondo, del fluire della psiche, del ritmo interiore. Lasciarsi prendere per mano e abbandonarsi ai balli all’aria aperta, in quelli che vengono chiamati “Cerchi delle Fate”. L’arte è elevazione del corpo e dell’anima, possiede il potere di trasportarci in un altrove. Il ritorno ai luoghi “dell’altrove”, che oggi hanno cessato di esistere, trasformati nella realtà virtuale in scenari apocalittici, metafora di prepotenza, di aggressività, proiezione di una pericolosa immagine ideologica. Maturare il distacco. Fermarsi ad osservare quei luoghi dimenticati, custodi di un’energia superiore. Palazzi, dimore, cortili, giardini, boschi, cascate, colline. Lasciatevi incantare dal loro mondo, dalla loro fantastica natura, contemplatele silenziosamente e, mi raccomando, non ignoratele perché sarete vittime di un diabolico incantesimo. Le fate sono tornate, sono tra di noi, pronte a rapire un umano e a trascinarlo nel loro impalpabile e misterioso regno” 

Le artiste protagoniste di questo incanto sono: Daniela Balsamo, Stefania Cordone, Mirela Morreale, Cetty Previtera, Linda Randazzo, Lilian Russo, Samantha Torrisi.

“Sette fate”, dal numero magico che oltre a simboleggiare l’universalità e l’equilibrio perfetto tra le diversità, ricorda un luogo particolare di Palermo, il “Cortile delle Sette Fate”, sito di fronte il Monastero di Santa Chiara.

 

Daniela Balsamo

7 FATE A PALERMODaniela Balsamo nasce a Palermo nel 1970. Dopo aver conseguito la maturità artistica, si trasferisce a Firenze dove frequenta al Politecnico Internazionale della Moda (Polimoda). Nel 1991, grazie a una borsa di studio, approfondisce il tema dell’illustrazione di moda al Fashion Institute of Technology di New York. Dopo alcuni anni, decide di tornare a Palermo dove frequenta il corso di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti. Dal 1997 al 2001 è impegnata in importanti allestimenti teatrali e successivi tour mondiali con grandi registi internazionali del calibro di Peter Greenaway e Bob Wilson. A Roma dal 2001 al 2005, inizia a collaborare con diverse riviste di moda come fashion stylist e illustratrice. Dal 2005 a oggi vive a Palermo, dove dopo un lungo periodo di insegnamento si concentra esclusivamente sulla pittura. Numerose sono le mostre personali e collettive che l’hanno vista protagonista dal 2008 ad oggi. La sua pittura, caratterizzata da immagini oniriche, ci accompagna in un viaggio intimo, ricco di rimandi tra conscio ed inconscio in cui gli elementi topici del sogno prendono forma; le immagini e la trama pittorica si fondono per rintracciare memorie lontane.

Stefania Cordone

7 FATE A PALERMOStefania Cordone nasce a Palermo nel 1986. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Palermo specializzandosi in Grafica d’Arte. Attualmente vive e lavora a Castelbuono, dove è direttrice artistica di PUTIA Art Gallery e Responsabile del Dipartimento Educazione del Museo Civico Castelbuono. Ha esposto in collettive e personali in Italia e all’estero, le sue opere fanno parte di collezioni di istituzioni pubbliche italiane e private. Il suo immaginario è popolato da figure grottesche, frutto di una commistione di riferimenti, reali, metaforici, letterari che convergono nella costruzione di un mondo parallelo, imperniato di mistero e di silenzio. Tra le mostre personali: “Abbecedario Fantastico”, PUTIA Art Gallery, Castelbuono (PA), 2020; “Rivolti”, Arciporcorosso, Palermo, 2018; “Innesti”, Palm Beach Hotel, Cinisi (PA), 2016. Tra le mostre collettive: “The Hanging Garden”, Spaziocentrotre, Palermo, 2018; “Tutti giú per terra”, DUDI libreria per bambini, Palermo, 2017; “MediterraneanRoutes / Rotte Mediterranee, progetto IMAGO MUNDI”, Luciano Benetton Collection, Cantieri Culturali alla Zisa, Spazio ZAC, Palermo, 2017;“Bells From The Deep”, Hundred Years Gallery, London, 2016; “Tutti dormono”, a cura di Virginia Glorioso, Orto Botanico, Palermo, 2016;“Montagne d’arte, progetto I-Art”, Ex Convento dei Cappuccini (CCP), Geraci Siculo (PA), 2015.

Mirela Morreale

7 FATE A PALERMOMirela Morreale nasce a Palermo nel 1983. Il suo talento artistico inizia alla tenera età.

Nel 2009 decide di trasferirsi a Parigi, studia all’Alliance Français ed esegue molti ritratti e tele astratte. Al rientro in Italia, nel 2010, dopo 3 anni, decide di iscriversi all’Accademia di Belle arti di Palermo. Completa il triennio nel 2017 e il biennio nel 2019, laureandosi con altissimi voti, con una tesi dal titolo “L’idea nell’atto chirurgico secondo Chaïm Soutine”, relatore Alessandro Bazan. Studia performance con Giusva Pecoraino e il 13 ottobre del 2018 si esibisce con “Sotto un sottomarino può succedere di tutto”, a cura della Pecoraino. Partecipa a diverse mostre collettive, tra le quali “Solo gli inquieti sanno come è difficile sopravvivere alla tempesta e non poterne vivere senza”, a Palazzo Ziino di Palermo, nel 2019, “Surgery” a Villa Niscemi, nel 2020 e gli “Artisti del Cortile della Morte”. Partecipa ad un workshop, sempre dal titolo “Surgery”, in un vecchio negozio vetrina, per pressi di Corso dei Mille, a Palermo. Attualmente la sua ricerca verte su tematiche scientifiche mediche, in particolare sulla chirurgia. Il suo gesto pittorico è espressivo, dinamico, dal carattere impulsivo, come possiamo notare nei suoi ritratti. I suoi volti emergono attraverso intense e spedite pennellate, una carica sferzante che riesce a far affiorare certi dinamismi psicologici.

Cetty Previtera

7 FATE A PALERMOCetty Previtera nasce in Svizzera nel 1976. Da bambina, con la famiglia si trasferisce in Sicilia, dove vive tutt’oggi. Dopo aver conseguito la Laurea in Scienze della Formazione presso l’Università degli Studi di Catania e un Master in Comunicazione e Linguaggi Non Verbali, approfondisce lo studio della pittura a olio. Frequenta gli studi di alcuni pittori siciliani e incontra i maestri Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro presso l’Accademia Abadir (CT). Nel 2011, a Vittoria (Rg) partecipa alla mostra itinerante Il Dogma del debito, a cura di Ivano Pino e Gianluca Gulino di Spazio InStabile. Seguono le esposizioni collettive curate da Natale Platania e la bi-personale Cube Project presso le Quam a Scicli, a cura di Antonio Sarnari. Nel 2015 partecipa alla collettiva Realismo Informale, a cura di Antonio Sarnari alle Quam di Scicli (RG). Del maggio 2017 è la sua prima mostra personale, Primavera, curata da Marco Goldin, presso le Quam di Scicli. Del 2018 la sua prima personale nella sua città, Catania, alla Carta Bianca Fine Arts. Nel 2019 ha avuto l’occasione di esporre presso la George Billis Gallery di New York per la collettiva Going a cura di Robin King e Carla Tucou Ricevuto. Nel 2014, a Bologna, partecipa alla Mostra Attorno a Vermeer, a cura di Marco Goldin. Nel 2021, sempre per la cura di Marco Goldin, espone all’interno della mostra Attorno a Van Gogh Otto pittori e i colori della vita, parallelamente alla mostra Van Gogh e i colori della vita, a Padova.

Linda Randazzo

7 FATE A PALERMOLinda Randazzo nasce a Palermo, nel 1979, dove vive e lavora. Consegue una prima laurea in scenografia, una specializzazione in pittura, presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo e si conclude con un master in design per il teatro presso il Polidesign di Milano. Comincia la sua attività di artista partecipando a workshop e performance: Il tempo della notte, a cura di Emilio Fantin, Istituzione Parco della Laguna, (“Isola mondo” evento collaterale “Krossing” alla 53° Biennale di Venezia). Espone in musei e fondazioni, è presente in diverse collezioni e il suo lavoro viene archiviato dal Museo Riso di Palermo, Museo di arte contemporanea della Sicilia. Espone in Cina, Spagna, Serbia, Austria. Partecipa a una residenza del Goldismiths College di Londra per performers ai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo. Nel 2015 allestisce una personale dal titolo “Linda’s Space”, nella galleria del Teatro Garibaldi di Palermo, curata dal compositore Gianni Gebbia. Nel 2017 è presente alla mostra Imago Mundi, mostra internazionale itinerante della collezione di Luciano Benetton. Nel 2018 espone all’istituto di cultura italiana di Vienna in una collettiva a cura di SynneGenzmer. Nel 2018 Cesare Biasini Selvaggi presenta una sua personale, presso gli spazi temporanei dell’associazione romana Archivi Ventrone, Art Dicstrit a Palermo. Nel 2019, è al museo Marino Marini di Firenze, in una collettiva, a cura di Angelo Crespi.

Lilian Russo

7 FATE A PALERMOLilian Russo nasce ad Erice nel 1982. Dopo la laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo nel 2006, si è specializzata in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, con i Maestri Diego Esposito e Loredana Parmesani (2009). Negli anni trascorsi a Milano, ha lavorato in qualità di assistente con la galleria d’Arte Contemporanea B. A. G. (Bel Art Gallery) e ha dipinto presso lo studio del pittore Marco Cigolani. Sempre nello stesso periodo ha collaborato con artisti italiani e stranieri, e preso parte a numerosi progetti ed esposizioni personali e collettive. Ha ideato diverse rassegne d’arte Contemporanea sia a Milano che in Sicilia. Attualmente vive a Trapani. Nel 2009 ha collaborato con l’artista Michela Forte per il progetto “Twister” Rete Musei Lombardia per l’Arte Contemporanea. Nello stesso anno, a Milano, ha partecipato a “Collezione Contemporanea. Giovani Artisti 200 opere” – Accademia Contemporanea. Nel dicembre 2012 prende parte alla mostra collettiva “12.12.2012” allo Spazio Bagutta; nel gennaio 2013 espone per l’inaugurazione di IFactory (Milano); nel dicembre 2013 esposizione personale “Dio Madre” p/o la galleria Spazio Onirico (Trapani); dal 22 settembre al 22 ottobre 2015 ha esposto in una doppia personale alla “Galleria Nasha” a Perm in Russia; dal 12 giugno al 16 luglio, esposizione collettiva, Palazzo Florio – Favignana “Seconda Biennale d’Arte Contemporanea Isole Egadi”.

Samantha Torrisi

7 FATE A PALERMOSamantha Torrisi (Catania, 1977), si è diplomata con il massimo dei voti in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catania nel 2002. Vive e lavora alle pendici dell’Etna.

Nei suoi dipinti, dà vita a un mondo indefinito ed irreale basando la sua ricerca sulle tante contaminazioni dei media di oggi. Le sue opere fanno parte di diverse collezioni di arte contemporanea pubbliche e private. Ha collaborato a progetti multidisciplinari e si occupa di grafica editoriale. In più di vent’anni di attività, ha partecipato a concorsi, fiere d’arte contemporanea internazionali (tra le quali: Art Market Budapest, Art Athina, Paratissima e The Others a Torino, Affordable Milano, Kracow Art Fair, KunstArt Bolzano, Art Vilnius Lituania, BAF Bergamo) e a numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero.“Dalle parti di me”, a cura di Ivan Quaroni alla Galleria KōArt di Catania nel 2017 e “Dell’infinito il nulla”, a cura di Francesco Piazza alla Galleria Giuseppe Veniero Project a Palermo nel 2019, sono due dei suoi progetti personali più recenti. Tra le collettive del 2021: “Le Cento Sicilie. Il più ibrido dei continenti”, un progetto curatoriale del Parco Archeologico Naxos Taormina, testo critico di Ivan Quaroni, Palazzo Ciampoli, Taormina (ME). “Canone Doppio” a cura di Francesco Piazza, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene, The Project Gallery, Atene (Grecia).

 

INFORMAZIONI E ORARI:

Dal 22 luglio al 10 agosto 2021

Sede: Arèa | Piazza della Rivoluzione – 90133 Palermo

Orari di visita: 18:00  24:00

 

LE OPERE E GLI ARTISTI:

Gianna Panicola, a cura di:

https://www.facebook.com/gianna.panicola

Daniela Balsamo_La fata cinese_2021_Olio su tela_cm 60×100

https://www.facebook.com/labalsamo

Stefania Cordone_Lucia_2021_Olio su tela_Cm 100×70

https://www.facebook.com/stiffina

Mirela Morreale_Ritratto anonimo_2021_Olio su tela_Cm 30×25

https://mirelamorreale.weebly.com/chi-sono.html

Cetty Previtera_Lovers II_2018_Olio su tela_Cm 35×32

https://www.facebook.com/cetty.previtera

Linda Randazzo_Barcarello_2021_Olio su tela_Cm 70×100

https://www.facebook.com/lindamariasofiarosaliarandazzo

Lilian Russo_1mo mondo_2008_Olio su tela_Cm 100×100

https://www.facebook.com/lilian.l.rosso

Samantha Torrisi_There is no me_2013_Olio su tela su tavola_Cm 20×25

http://www.samanthatorrisi.it

 

Ufficio Stampa:

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comunication and marketing

via Mario Puglia 21 – 90134 Palermo

+39 333 624 9616

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LA MIA VITA E’ UN MOSAICO

LA MIA VITA E' UN MOSAICO

LA MIA VITA E' UN MOSAICO“Scrivo perché non ci sono più palchi da calcare”

Così afferma, con una punta di amarezza, un giovane “teatrante” con soli 40 anni di palcoscenico alle spalle.

I testi da lui portati in scena, nel corso del tempo, sono tutti improvvisati, senza un copione definitivo e ciò dimostra la grandezza, la capacità oratoria, la capacità di osservare tutti gli aspetti della natura che lo circonda e – cosa ben più profonda – l’animo umano.

LA MIA VITA E’ UN MOSAICO

59 racconti brevi, sagaci, pungenti, arguti, gradevolmente irriverenti che raccontano episodi di vita quotidiana familiare, politica, sociale, tutti immersi nella solida cultura di una piccola realtà di paese ben più apprezzabile di quella metropolitana.

59 racconti brevi che catturano l’attenzione del lettore fin dalle primissime righe della prima novella con un linguaggio scorrevole, semplice, d’effetto e privo d’artifici, dove la lingua italiana si alterna sapientemente al dialetto necessario a creare e rafforzare il significato dello scritto.

59 racconti brevi che rimarcano quel certo modo di essere tipico del popolo abbruzzese (in lingua italiana si scrive correttamente con una sola “b” ma il dialetto di queste parti tende a rafforzare le lettere, le duplica o addirittura le triplica) capace di entrarti nel sangue e nel cuore con una saggezza spiazzante.

Stiamo parlando di Domenico Turchi che ha scritto la sua opera libraria “La mia vita è un mosaico”

Questo gustoso racconto, “Nonno e il cane Carina” tratto da YouTube, ci consente da subito di scacciare la malinconia:

Il libro è una vera e propria lezione di vita, una sorta di carpe diem in grado di mettere in luce lo spaccato di una regione ed una comunità colta e ricca non solo dal punto di vista linguistico, ma che esprime quella cultura che affonda le radici nella sana e solida realtà contadina, nella diversità tra le genti di mare che lambisce il territorio e quelle della vicina montagna.

Domenico Turchi con “La Mia vita è un mosaico” ci racconta la sua vita, la sua realtà che si incastona perfettamente con quella di tutti noi che sentiamo fortemente il senso di appartenenza alla nostra terra ed alle sue tradizioni.

Dal racconto: “Il miracolo del sedano”

“…Preso da una sconosciuta emozione mi avvicinai ai carri della maggiolata e con il dito più lungo che avevo, l’indice, toccai le chiappe di una ragazza…Papà prese 2 piante di sedano e mi disse: lu lacce (il sedano) è afrodisiaco. Mingo lu lacce ti fa rizzà la picche”

Semplicità unita ad una sana ingenuità giovanile.

L’opera descrive scene vive e tangibili, fortemente descrittive ed evocative; chiudendo gli occhi si avvertono gli odori, i profumi, si percepiscono i colori e i sapori del cibo contadino.

La lettura del libro ci proietta in quel preciso contesto descritto: ci si ritrova immersi tra i profumi della nostra montagna, la Majella, si assapora il gusto degli arrosticini, rigorosamente a multipli di 10, accompagnati da un buon vino cotto mentre lo sguardo si perde tra le acque del nostro mare.

LA MIA VITA E’ UN MOSAICO

Tutti i racconti sono lezione di vita ed illustrano un vissuto reale, concreto, genuino, umano, sensibile e, principalmente, rispettoso e curioso.

Dal racconto: “Luoghi”

“…come si fa ad abbandonare questi luoghi? Apparteniamo ad essi come l’asparago selvatico appartiene a noi”

La madre terra a cui dobbiamo portare rispetto.

Domenico Turchi con “La Mia vita è un mosaico” riesce ad affascinarci con i suoi racconti che rappresentano il perfetto incastro tra le esperienze semplici e genuine della gente e del suo territorio.

Si confessa Domenico TurchiMingo per gli amici e mi auguro sia considerato tale, “la mia non è una grammatica corretta, uso i puntini più che una virgola perché quando scrivo recito”

Ed è proprio questo il gran merito di Domenico, rimanere fedele al “Suo” teatro.

Nella stesura dell’opera libraria “La mia vita è un mosaico”, Domenico ha vissuto, respirato e recitato come se ci fosse il pubblico seduto in platea.

Ed il suo pubblico, tutti noi, sapremo ancora una volta essere vicini a Domenico Turchi e potremo godere della lettura del suo libro “La Mia vita è un mosaico”

Buona lettura.

Complimenti sinceri Domenico Turchi da parte di tutti noi.

LA MIA VITA E’ UN MOSAICO

“La Mia vita è un mosaico” di Domenico Turchi

Per informazioni complete sull’autore e per un contatto diretto visitare la pagina:

https://www.facebook.com/domenico.turchi.9

Edito da Streetlib Write edizione cartacea e eBook    http://write.streetlib.com

Edizioni eBook on line:

https://www.amazon.it/mia-vita-mosaico-Racconti-Domenico-ebook/dp/B087M8TJ9Q

https://www.ibs.it/mia-vita-mosaico-ebook-domenico-turchi/e/9788835807667#

https://www.mondadoristore.it/La-mia-vita-e-un-mosaico-Domenico-Turchi/eai978883580766/

 

 

LES ETOILES 2020: DANIELE CIPRIANI E IL MAESTRO ROBERTO CAPUCCI

LES ETOILES 2020: DANIELE CIPRIANI E IL MAESTRO ROBERTO CAPUCCI

 

LES ETOILES 2020: DANIELE CIPRIANI E IL MAESTRO ROBERTO CAPUCCI

Il 24, 25 e 26 gennaio 2020 si svolgerà nella Sala S. Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma l’atteso Gala Internazionale di Danza che ci riserva non solo grandi emozioni ma anche novità di valenza internazionale.

Assisteremo al “giro del mondo del balletto” con i suoi straordinari interpreti che rappresentano la massima espressione dell’Arte della Danza; essa unisce tutti gli artisti e favorisce scambi professionali e culturali.

Ed è proprio questo il pensiero che ha espresso Sergio Bernal primo ballerino del Ballet Nacional de Espana nel corso della conferenza stampa tenuta nel nuovo spazio di Daniele Cipriani Entertainment nel cuore del rione Monti insieme a Daniele Cipriani stesso e alla Dott.ssa Simonetta Allder Responsabile Ufficio Stampa.

Nella circostanza è stata comunicata una importante novità riguardante non solo Sergio Bernal ma anche del coreano Young Gyu Choi del Balletto Nazionale Olandese; i due artisti – nei loro brani – indosseranno dei magnifici costumi creati per l’occasione dall’inarrivabile Maestro Roberto Capucci.

LES ETOILES 2020: DANIELE CIPRIANI E IL MAESTRO ROBERTO CAPUCCI

Così Daniele Cipriani sintetizza con efficacia le opere del Maestro Capucci: “Le creazioni di Capucci? Sono dei veri e propri balletti!”

Il Maestro è stato definito da Christian Dior “il miglior creatore della moda italiana” e non è solo una icona dell’alta moda ma è annoverato tra i più grandi artisti mondiali.

Le sue creazioni sono presenti nei musei di tutto il mondo, sono impreziosite da plissè, taffetà, sete, giochi di movimento e stupefacenti sfumature dei toni.

Il balletto è un insieme armonioso di pose plastiche e proprio questa peculiarità ha suggerito a Daniele Cipriani di chiedere al Maestro Roberto Capucci di creare alcuni costumi per Les Etoiles 2020

“E lui ha accettato”, afferma sorridente Daniele Cipriani. E’ la prima volta che il Maestro Roberto Capucci crea per la Danza ed è un immenso onore poter presentare al mondo le sue creazioni nelle 3 serate di Les Etoiles 2020

Due saranno i costumi firmati dal Maestro Capucci esclusivamente per il Gala Internazionale di Danza; il primo sarà indossato da Sergio Bernal che danzerà un rovente Zapateado che non mancherà di entusiasmare il pubblico ed il secondo costume indossato da Young Gyu Choi sarà degno di una divinità visto che si esibirà nel ruolo dell’ ”Idolo d’Oro

 

LES ETOILES 2020: DANIELE CIPRIANI E IL MAESTRO ROBERTO CAPUCCI

 

 

 

La Danza è Arte così come lo è l’Alta Moda e questo felice connubio è nato ai primi del Novecento grazie alla geniale intuizione di Sergei Diaghilev che solitamente commissionava i costumi alle grandi firme dell’epoca quali Paul Poiret, Mariano Fortuny e Coco Chanel.

Ed ora il Maestro Roberto Capucci ha creato per Les Etoiles 2020!

Ci confida, il Maestro, che in passato ha sperimentato una esperienza di collaborazione con il Teatro S. Carlo nella rappresentazione del “Capriccio” di Richard Strauss e – principalmente – con il soprano Raina Kabaivanska ma erano prevalentemente riproduzioni di sue creazioni destinate all’alta moda non cimentandosi però nel creare costumi per la scena.

Tuttavia il costume teatrale gli è rimasto nel cuore e, nel tempo libero, ha creato bozzetti peraltro esposti in occasione di eventi: “Sovrana Eleganza” (Castello della Principessa Odescalchi), “Capucci Dionisiaco. Disegni per il Teatro (Palazzo Pitti) e “Spettacolo Onirico. Disegni per il Teatro” (Napoli, Palazzo Scarpetta)

Conclude il Maestro Roberto Capucci:

“E’ quindi con forte emozione ed energia che mi sono immerso in questo progetto. Un incontro meraviglioso, simpatico e di amicizia con Daniele Cipriani, direttore artistico di Les Etoiles, mi ha incoraggiato a vestire due danzatori del Gala. Il tempo non è passato e ci sono altri progetti in vista…”

Non possiamo che essere grati a Daniele Cipriani Entertainment, alla Dott.ssa Simonetta Allder e Sergio Bernal di averci accolto nel nuovo spazio che tante emozioni ci ha riservato.

LES ETOILES 2020: DANIELE CIPRIANI E IL MAESTRO ROBERTO CAPUCCI

Grazie e arrivederci nella Sala S. Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma per assistere a Les Etoiles 2020

  • Ufficio Stampa Daniele Cipriani Entertainment

Simonetta Allder

ufficiostampa@danielecipriani

  • Auditorium Parco della Musica

Viale Pietro De Coubertin, Roma

Info 06 80241281

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