SOPRAVVIVERE AI FIGLI? UNA COSA DA RIDERE

SOPRAVVIVERE AI FIGLI? UNA COSA DA RIDERE

By Martina Servidio

SOPRAVVIVERE AI FIGLI? UNA COSA DA RIDERE

Reduci dalla seconda stagione del Comedy Show LoL – Chi Ride è Fuori e dopo il successo del tour d’esordio A-Live! Perché Sopravvivere ai Figli è una Cosa da Ridere! che ha registrato il tutto esaurito nel 2019, THE POZZOLI’S FAMILY annunciano le date primaverili del tour LA GRANDE FUGA prodotto da Vivo Concerti e Show Reel Factory in partenza il 5 maggio.

Gli spettacoli toccheranno molte città del Nord e porteranno il duo a Como (Teatro Sociale, 5 maggio), Varese (Teatro di Varese, 12 maggio), Bologna (Teatro Celebrazioni – 20 maggio), Milano (Teatro Nazionale, 21 maggio), Brescia (Teatro Morato – 25 maggio), Trento (Auditorium Santa Chiara, 29 maggio) e Belluno (Teatro Comunale  – 30 maggio).

I social network e gli spettacoli teatrali li hanno già consacrati tra i più importanti family influencer in Italia; THE POZZOLI’S FAMILY, che sono nella reale vita quotidiana Alice Mangione (moglie) e Gianmarco Pozzoli (marito) insieme ai due figli Giosuè e Olivia, raccontano la loro vita quotidiana e trattano tematiche correlate al mondo della genitorialità con un tono assolutamente veritiero, ironico, quasi irriverente e decisamente lontano dagli stucchevoli stereotipi della “famiglia perfetta”.

Conosciamo meglio Gianmarco Pozzoli che inizia la sua carriera come comico assieme a Gianluca De Angelis a fine ‘90 ed insieme formano i Sagapò. Il duo appare in vari programmi televisivi come ConvenscionZelig OffZelig CircusPaperissima SprintColorado e Geppi Hour; tra il 2010 e il 2012 il duo diviene un trio grazie alla new entry Marta Zoboli. Inoltre Pozzoli appare da solo nel programma Scorie. Oltre alla carriera da comico Pozzoli ne porta avanti anche una da attore teatrale e cinematografico: esordisce infatti nel mondo del cinema con il film Tutti gli uomini del deficiente e interpreta due serie televisive: Un passo dal cielo e Talent High School – Il sogno di Sofia. Ritorna nel mondo del cinema ed interpreta i due film Benvenuti al Nord e Mi rifaccio vivo. Gianmarco è anche pittore, illustratore e fumettista.

Nel 2016, con la moglie Alice Mangione fonda The Pozzolis Family, un progetto editoriale social che racconta, con brevi video comici, la vita della propria famiglia, affrontando le tematiche relative alla genitorialità vista e vissuta nel nostro tempo.

Alice Mangione debutta sul piccolo schermo nel programma Mai dire Martedì in onda su Italia1 all’età di soli 22 anni e prende poi parte al film Oggi Sposi e alla commedia Un fidanzato per mia moglie; è una apprezzata YouTuber e nel suo canale interpreta il ruolo, spassoso, di Alyce Make Up.

Biglietti in vendita su www.vivoconcerti.com.

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SWIFT, QUESTO TERMINE MISTERIOSO

SWIFT, QUESTO TERMINE MISTERIOSO

Ma ora non è più ignoto alla maggior parte di noi perché è prepotentemente balzato agli onori della cronaca da appena 4 giorni, solo da quando è iniziato l’ingresso delle truppe Russe nel territorio dell’Ucraina.

Il termine SWIFT si è diffuso con una velocità impressionante poiché questo sistema di comunicazione interbancaria mondiale, e trasferimento di valuta, è una parte consistente del pacchetto di sanzioni che la quasi totalità degli Stati hanno contemplato nei confronti della Russia.

SWIFT, QUESTO TERMINE MISTERIOSO

Espellendo la Russia dal circuito SWIFT si impediscono, di fatto, le transazioni economiche da e verso la Russia; si ingessa la possibilità di effettuare operazioni monetarie necessarie per la sua economia.

Fino al 1980 circa le banche comunicavano tra loro, in tutto il mondo, attraverso i tradizionali servizi postali quali lettere e telegrammi oppure mediante le telescriventi o telex che in pratica erano 2 apparecchiature collegate via radio tali che, quanto scriveva il primo telex, veniva stampato immediatamente dall’altro.

In ogni caso ciò non era immediatamente operativo poiché il messaggio e/o la disposizione doveva essere tradotta sia nel linguaggio locale che nella applicazione contabile.

Era indubbiamente difficoltoso effettuare una operazione bancaria tra una banca (ad esempio) cinese ed altra banca ubicata nel resto del mondo.

Per non parlare dei ritardi nel recapito della corrispondenza, degli errori ortografici e di traduzione, dei tentativi di mettere un telex in comunicazione con l’altro, delle cadute della linea…

Tutto ciò si traduceva in disguidi, errori ai quali dover porre rimedio, ritardi insostenibili delle transazioni internazionali che andavano anche ad influire sulle comunicazioni, spesso altalenanti, del valore delle valute nelle Borse mondiali.

Ed ecco che è apparso Internet e le banche hanno sfruttato questa meraviglia ed hanno realizzato, tra di loro, una rete di comunicazione specifica su cui hanno poggiato il Sistema SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications)

Questo Sistema SWIFT si è dotato di una standardizzazione dei vari tipi di messaggi che sono univoci per tutti nei quali basta inserire solo le parti “variabili” quali l’ importo, il mittente, il destinatario, il motivo del pagamento e la modalità di pagamento.

Il gioco è fatto; in tempo pressochè reale la disposizione raggiunge il destinatario.

Essere escluso dal Sistema SWIFT significa, per lo Stato che lo subisce, essere isolato economicamente dal resto del mondo non avendo più la possibilità di compiere transazioni finanziarie, commerciali o anche personali e private.

Certamente l’esclusione dal Sistema SWIFT è una sanzione possente ma è un’arma a doppio taglio per cui deve essere opportunamente calibrata nei minimi dettagli e limiti fermo restando che le conseguenze, per chi la subisce, sono pesantissime.

Ci auguriamo che il buon senso, la diplomazia, la volontà di dialogo per giungere ad un accordo onorevole e dignitoso che rispetti l’essere umano prevalga sui missili e sui cannoni.

PH free foto https://jooinn.com/internet.html (Stuart Miles)

IL CATAMARANO VOLA A 110

By Martina Servidio

Sabato 12 febbraio 2022 ore 21,00 il Teatro Nastri di Subiaco ospiterà la replica n. 110 dello spettacolo “Il Catamarano”

Il monologo, scritto da Gabriele Mazzucco

IL CATAMARANO VOLA A 110che è autore anche di altri prestigiosi successi quali ”La storia di mezzo”, “Ciancicagnocchi”, “M’iscrivo ai terroristi”, “Angie”…  è magistralmente interpretato da Andrea Alesio.

IL CATAMARANO VOLA A 110

E’ uno spettacolo brioso che sa creare profondi, assoluti e riflessivi momenti di silenzio in sala e momenti di gioiosa allegria per le sue battute che non sono mai scontate o banali.

Su tutto lo spettacolo aleggia la meravigliosa figura del nonno sempre vivo nel cuore di Andrea e suo costante punto di riferimento.

Questa la sinossi:

il giovane Andrea è un ragazzo come tanti che coltiva il grande sogno di diventare attore. E’ lui a raccontare la sua storia corale in prima persona, unico interlocutore, seppure assente per tutta la scena, è suo nonno Angelo Mario.
Tra le varie figure che Andrea Alesio interpreta emerge l’improbabile Peppe er monnezzaro e il giovane regista naif che si crede proiettato verso l’immancabile successo grazie alla sua versione contemporanea e un po’ strampalata dell’opera “Il Catamarano”.

IL CATAMARANO VOLA A 110

Ed è proprio “Il Catamarano” a rappresentare il legame che unisce le esistenze di nonno e nipote e di tutto ciò che ruota intorno a loro.

Lo spettacolo ha all’attivo ben 109 repliche in tutta Italia e la prossima rappresentazione in calendario il 12 febbraio 2022 ore 21,00 al Teatro Narzi di Subiaco segnerà un altro invidiabile traguardo.

Andrea, 40 anni, abruzzese con un grande amore per Napoli e la napoletanità, arriva a Roma, da Ortona, giovanissimo, per completare gli studi universitari alla Sapienza
(Scienze economiche per la cooperazione internazionale e lo sviluppo) per poi
proseguire il percorso con uno stage.

Dopo gli studi e le prime importanti esperienze di attore, arriva l’incontro con l’autore e regista Gabriele Mazzucco con cui Andrea Alesio collabora da ormai 10 anni.

IL CATAMARANO VOLA A 110IL CATAMARANO VOLA A 110

“Il Catamarano” ha ricevuto – tra le altre –  la segnalazione e la menzione di merito da parte di Giulio Baffi, Presidente Associazione Nazionale Critici di Teatro (ANCT)

IL CATAMARANO VOLA A 110

Buona visione

IL CIGNO BIANCO E IL CIGNO NERO

IL CIGNO BIANCO E IL CIGNO NERO

By Martina Servidio

IL CIGNO BIANCO E IL CIGNO NERO

Le cose sono sempre e decisamente bianche o nere?

NO, sono nel contempo tutte e due.

Il Cigno Bianco “Odette” e il Cigno Nero “Odile”, le due iconiche creature non a caso danzate dalla stessa ballerina ne Il Lago dei cigni, rappresentano ed in esse coesistono i due volti dell’essere umano.

Ci potremmo immergere nel dialogare sulle molteplici sfumature di bianco, di nero, di grigio, della illimitata sinfonia di colori ma – ora – vogliamo sottolineare la spinta propulsiva delle considerazioni che hanno ispirato “Il Cigno Nero”.

 E’ uno dei gala cult di Daniele Cipriani, organizzatore e curatore di grandi eventi di danza di respiro internazionale.

Ora, con un nuovo e brillante cast che, accanto a stelle internazionali come Sergio Bernal

IL CIGNO BIANCO E IL CIGNO NERO(già Ballet Nacional de España) e Ana Sophia Scheller

IL CIGNO BIANCO E IL CIGNO NERO(già New York City Ballet), include anche étoile e primi ballerini italiani.

Si esibiranno anche alcuni giovani ballerini italiani di grande talento che attualmente sono in forza presso importanti compagnie estere; Il Cigno Nero è un programma rinnovato ed approda al Teatro Coccia di Novara sabato 12 febbraio 2022 ore 20.30 e domenica 13 febbraio ore 16.

La rappresentazione sarà accompagnata dalle affascinanti proiezioni dei video degli artisti Ginevra Napoleoni e Massimiliano Siccardi, la cui itinerante mostra immersiva su Van Gogh ha incantato un numero enorme di visitatori in tutto il mondo .

Il Cigno Nero è un’indagine sui contrasti che costituiscono il fascino imperituro de Il Lago dei cigni

Le emozioni che emana e su cui poggia questo balletto – amore tormentato, seduzione, tradimento, incantesimi e trasformazioni – finirono sotto la lente d’ingrandimento nel film Black Swan di Darren Aronofsky che valse un Oscar, quale Miglior Attrice, a Natalie Portman.

La pellicola volle però guardare tali contrasti da un’angolazione sinistra mentre Il Cigno Nero ne fa un raffinato gioco di contrasti, serenamente accettati come componenti racchiusi in tutti gli esseri umani, eternamente sospesi nel contrasto tra luci e ombre, tra purezza e seduzione, tra maschile e femminile.

Se la pellicola spiava le vite e le nevrosi dei danzatori, Il Cigno Nero ci mostra il loro quotidiano percorso in un piccolo capolavoro del secondo Novecento, Three Preludes di Ben Stevenson interpretato da Andrea Sarri e Bianca Scudamore dell’Opéra di Parigi.

È questo il primo contrasto del gala: quello tra il costante e faticoso lavoro in sala e alla sbarra e lo scintillante sfoggio, di lì a poco, nei brani di virtuosismo. Three Preludes ci mostra inoltre l’eterno confronto o l’accordo tra ‘lui’ e ‘lei’, tra il ballerino e il suo doppio alla specchio e – con la sbarra – che assume il significato di “ponte” tra due mondi e due epoche: un balletto americano degli anni ’70 su una sognante musica russa (Serghei Rachmaninov) dei primi del ‘900.

Il contrasto principale, comunque, resta quello interno al Lago dei cigni, ovvero tra il lirismo del passo a due dell’angelico Cigno Bianco, emblematico dei sentimenti più nobili nella versione Rudolf Nureyev, da Lev Ivanov, e quello virtuosistico del Cigno Nero che qui, nella versione Benjamin Pech, da Marius Petipa, diventa un passo a tre, piuttosto che a due, irresistibile e fascinosa creatura infernale dalla forte carica di erotismo.

I due brani che mandano sempre in visibilio il pubblico saranno rispettivamente interpretati dai due ballerini dell’Opéra di Parigi per il Cigno Bianco mentre il Cigno Nero da Ana Sophia Scheller IL CIGNO BIANCO E IL CIGNO NEROaccompagnata dalle stelle del Teatro dell’Opera di Roma, Claudio Cocino e Alessio Rezza.

I due “Cigni” fanno ormai parte dell’immaginario collettivo ed hanno recentemente ispirato, in occasione del gala Les Étoiles di Daniele Cipriani, sia i primi tutù della carriera dello stilista Roberto Capucci, che i due profumi “abbinati” di Laura Bosetti Tonatto: “White Swan” e “Black Swan”.

Altro contrasto de Il Cigno Nero sarà quello tra coreografia di tradizione e rielaborazioni moderne, come Black Swan del contemporaneo Marco Goecke, interpretata da Vittoria Girelli e Matteo Miccini del Balletto di Stoccarda; è una novità per il pubblico italiano.

Il Cigno Nero presenta altri momenti tratti da Il Lago dei Cigni come, ad esempio, la celebre Danza dei Quattro Cignetti con Rebecca Storani (già prima ballerina presso il Balletto di Catalonia) insieme a Maria Vittoria Frascarelli, Chiara Ranca e Sofia Masi della Compagnia Daniele Cipriani, il passo a tre con Alessio Rezza del Teatro dell’Opera di Roma, Rebecca Storani e Chiara Ranca e i ritmi incalzanti della Danza Spagnola che prepara l’atmosfera per l’entrata del Cigno Nero.

C’è qualcosa di dark insito nella Danza Spagnola: sarà perché già aleggia il famoso “Duende”, lo spirito che prende possesso dei ballerini di flamenco e di cui non possiamo non avvertire la presenza nello Zapateado di Sergio Bernal?

Che contrasto tra questo rovente Zapateado e il crepuscolare Cigno maschile (una coreografia creata alcuni anni fa da Ricardo Cue), interpretato sempre da Bernal sulla musica di Camille Saint-Saëns. Ma il gioco dei contrasti continua frapponendo questo “Cigno” maschile a quello femminile (La morte del cigno, creato da Mikhail Fokine – sempre sulla struggente musica di Camille Saint-Saëns – per la ballerina Anna Pavlova nel 1907), interpretato da Ana Sophia Scheller.

La trasformazione dell’eterea ballerina in spietata maliarda, del danseur noble in spirito indemoniato (e vice-versa): contrasti che faranno vibrare il palcoscenico del Teatro Coccia; in fondo sono l’espressione, nel linguaggio della scena, delle infinite sfaccettature e contraddizioni che rendono preziose e interessanti anche le nostre vite, e che ne Il Cigno Nero troveranno la loro sintesi nello scoppiettante Défilé finale.

Ufficio Stampa Daniele Cipriani Entertainment 

Simonetta Allder

ufficio stampa@danielecipriani.it

339 7523505

Ufficio Stampa Teatro Coccia – Novara 

Serena Galasso

ufficio.stampa@fondazioneteatrococcia.it

392 3020533

 

GRAN GALA IL CIGNO NERO

a cura di Daniele Cipriani

Video artisti Ginevra Napoleoni e Massimiliano Siccardi

TEATRO COCCIA DI NOVARA

12 e 13 febbraio 2022

danzano

Sergio Bernal (già Balletto Nazionale di Spagna)

Claudio Cocino (Teatro dell’Opera di Roma)

Vittoria Girelli (Balletto di Stoccarda)

Matteo Miccini (Balletto di Stoccarda)

Alessio Rezza (Teatro dell’Opera di Roma)

Andrea Sarri (Opéra di Parigi)

Ana Sophia Scheller (già New York City Ballet)

Bianca Scudamore (Opéra di Parigi)

Rebecca Storani (già Balletto di Catalunya)

Maria Vittoria Frascarelli, Sofia Masi, Chiara Ranca (Compagnia Daniele Cipriani)

Maitre de Ballet Stefania Di Cosmo Direttore di scena Annamaria Bruzzese,

costumi a cura di Anna Biagiotti si ringrazia la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma

 

PROGRAMMA

Tre Preludi

coreografia Ben Stevenson

musica Sergei Rachmaninov

danzano Bianca Scudamore e Andrea Sarri

Pas de Trois da Il Lago dei Cigni

coreografia Marius Petipa

rimontata da Stefania Di Cosmo

musica Piotr I. Ciaikovsky

danzano Alessio Rezza, Rebecca Storani (Prima variazione), Chiara Ranca (Seconda variazione)

Black Swan

Coreografia Marco Goecke

Musica PIotr I. Ciaikovsky

danzano Vittoria Girelli, Matteo Miccini

 Zapateado

coreografia Sergio Bernal

musica Coetus

danza Sergio Bernal

La morte del cigno

coreografia Michel Fokine

musica Camille Saint-Saëns

danza Ana Sophia Scheller

Pas de quatre da Il Lago dei Cigni

coreografia Lev Ivanov

rimontata da Stefania Di Cosmo

musica Piotr I. Ciaikovsky

danzano Maria Vittoria Frascarelli, Sofia Masi, Chiara Ranca, Rebecca Storani

Pas de deux Il Cigno Bianco da Il Lago dei Cigni

coreografia Rudolf Nureyev da Lev Ivanov

musica Piotr I. Ciaikovsky

danzano Bianca Scudamore, Andrea Sarri

Il Cigno

coreografia Ricardo Cue

musica Camille Saint-Saëns

danza Sergio Bernal

Danza Spagnola da Il Lago dei Cigni

Coreografia Marius Petipa

rimontata da Stefania Di Cosmo

Musica Piotr I. Ciaikovsky

danzano Alessio Rezza con Maria Vittoria Frascarelli, Sofia Masi, Chiara Ranca, Rebecca Storani

Pas de deux (trois) Il Cigno Nero da Il Lago dei Cigni  

coreografia Benjamin Pech da Marius Petipa

musica Piotr I. Ciaikovsky

danzano: Ana Sophia Scheller (Odile), Claudio Cocino (Siegfried), Alessio Rezza (Rothbart)

 Défile finale

danzano tutti gli artisti

 

TOUCHÉ: L’UNIVERSALITÀ DELL’AMORE

By Martina Servidio

TOUCHÉ: L’UNIVERSALITÀ DELL’AMOREDa Christopher Rudd con amore… e dedica speciale a Papa Francesco

“Il mio sogno è che Papa Francesco venga a Les Étoiles, magari insieme all’Onorevole Alessandro Zan, e veda il mio balletto Touché. Sarebbe testimone di un momento di toccante bellezza e del messaggio che il lavoro vuole impartire: ovvero che siamo tutti esseri umani. Che emozione se, in seguito, fosse questo Papa a portare tale messaggio al mondo.”

 Queste sono le parore espresse dal coreografo americano Christopher Rudd il cui balletto Touché sarà rappresentato, con il permesso dell’American Ballet Theatre, in prima europea durante il gala internazionale di danza Les Étoilesa cura di Daniele Cipriani, in scena 30 e 31 gennaio 2022 all’Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia – Roma.

Sarà danzato da Calvin Royal III

TOUCHÉ: L’UNIVERSALITÀ DELL’AMORE principal dell’American Ballet Theatre, nonché uno dei due interpreti originari del lavoro, insieme a Sergio Bernal

TOUCHÉ: L’UNIVERSALITÀ DELL’AMORE beniamino del pubblico di Les Étoiles che il ballerino madrileno – già stella del Ballet Nacional de España – è solito mandare in visibilio con le sue incandescenti danze di matrice flamenca.

La costante presenza di coreografie del giorno d’oggi come, appunto, Touchè, fanno si che Les Étoiles non sia il “solito” gala di danza. Certamente non mancano i passi a due dal repertorio tradizionale – Lago dei Cigni, Don Chisciotte, Corsaro – ma accanto ad essi a fine gennaio vedremo un lavoro di grande attualità che si inserisce in un dibattito che anima la società più illuminata.

Touché, celebrazione dell’amore gay, anzi dell’universalità dell’amore, ha debuttato l’ottobre scorso nell’ambito del gala autunnale dell’American Ballet Theatre al Lincoln Centre di New York con repliche durante le “Pride Nights”. Il successo è stato travolgente, ogni recita accolta da un tifo quasi da stadio.

“Un passo a due al maschile di rara sensibilità, purezza, onesto e avvincente, ma anche un passo deciso nel sensibilizzare l’opinione pubblica all’assoluta normalità dell’amore in tutte le sue declinazioni.

“Les Étoiles si inserisce in un dibattito che dovrebbe essere superato ma che tanti recenti fatti di cronaca mostrano essere ancora tristemente irrisolto. Per questo motivo continua ad essere importante ed educativo parlarne qui in Italia”

Daniele Cipriani ha così motivato la sua scelta di includere Touché nel programma di Les Étoiles.

“Non mi è parso vero quando Daniele Cipriani mi ha chiesto di portare Touché Les Étoiles perché Roma è il centro del mondo cattolico; l’impatto sociale di rappresentare Touché nella Città Eterna è enorme”, aggiunge Christopher Rudd che lo ha creato durante il primo lockdown allo scopo di mostrare che l’amore omosessuale, spesso censurato nei film e nei media, ha la sua bellezza e meriti piena dignità.

La creazione, nata originariamente come film, ha visto la presenza durante le prove e per la prima volta nella storia della danza, di una “intimacy director” ovvero una professionista che si è coordinata con il coreografo e con gli interpreti affinchè il contenuto e l’esibizione danzante fosse racchiusa nella delicatezza dei movimenti scenici.

Rudd rassicura che Touché è un lavoro che può essere visto anche dagli spettatori più piccoli; non vi è nulla che sia inadatto agli occhi innocenti.

Touché racconta una tenera storia di amore ma, soprattutto, un viaggio interiore: il trauma della scoperta della propria omosessualità, il superamento delle difficoltà, l’accettazione e, in seguito, la gioia di potersi innamorare liberamente e vivere l’amore con gratitudine.

Un lavoro catartico sia per il coreografo, che per gli interpreti; è un balletto che vuole superare le divisioni che ancora attanagliano la società.

Touché, come annuncia il titolo, toccherà le menti e i cuori del pubblico ed è un altro motivo per non perdere Les Étoiles.

 Touché viene presentato con il permesso dell’American Ballet Theatre

 Daniele Cipriani Entertainment è riconosciuta dal Ministero della cultura come organismo di produzione per la danza

 PH Credit

Ufficio Stampa Daniele Cipriani Entertainment 

Simonetta Allder

ufficiostampa@danielecipriani.it

339 7523505

Ufficio Stampa Musica per Roma: ufficiostampa@musicaperroma.it

Biglietti per Les Étoiles da € 35 a € 88

Acquisto online: https://www.ticketone.it/artist/les-etoiles/

Biglietteria Auditorium: tutti i giorni dalle 11 alle 20 – via Pietro de Coubertin, 30 Roma – tel. 06 80241281

Per informazioni e prenotazioni per scuole, gruppi organizzati e cral:

danza@danielecipriani.it

tel. 06 93663062