Parla una Maestra della Scuola Materna: Un’affascinante Viaggio nell’Educazione dei Più Piccoli

Parla una Maestra della Scuola Materna

Nel più grande universo della didattica di ogni ordine e grado, tra colori vivaci e sorrisi genuini, si cela il mondo quasi incantato della scuola materna. In un’intervista esclusiva, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare la voce di una maestra, Martina, custode dei sogni e delle prime scoperte dei nostri piccoli studenti.

La maestra Martina inizia con una tenera riflessione sulla sua… professione? lavoro? missione?: “Insegnare nella scuola materna è un impegno che ritengo vada ben oltre una semplice e ripetitiva trasmissione di nozioni. È un viaggio emozionante che mi vede coinvolta nella impercettibile ma continua crescita dei bambini che mostrano sempre una curiosità incontenibile e una naturale voglia di apprendere.

Parlando della sua routine quotidiana, la maestra sottolinea l’importanza di creare un ambiente accogliente e stimolante. “I bambini sono come spugne desiderose di conoscenza. Creare un ambiente in cui si sentano sicuri ed esplorino liberamente è cruciale per il loro sviluppo emotivo e cognitivo.

Un sorriso gioioso si dipinge sul suo volto mentre condivide aneddoti che raccontano momenti indimenticabili trascorsi con i suoi giovani studenti. “La spontaneità dei bambini è un vero tesoro. Ogni giorno è un’avventura diversa, fatta di domande curiose, disegni colorati e atteggiamenti affettuosi.

Sulla questione della creatività e dell’arte nella didattica, la maestra sottolinea: “La creatività è il cuore pulsante della scuola materna. Attraverso l’arte e il gioco, i bambini esplorano il mondo e sviluppano le proprie capacità espressive. È un processo che va al di là del risultato finale; è il viaggio che conta ed i risultati certamente verranno.”

Pensando alle sfide della professione, la maestra Martina riconosce la grande responsabilità di “plasmare” le menti giovani. “Ogni bambino è un individuo unico con il proprio ritmo di apprendimento. La sfida sta nel comprendere e rispettare le loro diversità, incoraggiandoli a crescere in modo sano e felice.

Concludendo l’intervista, la maestra esprime il suo entusiasmo per i suoi piccoli allievi. “Sono semi piantati con amore e cura che ogni giorno “annaffiamo” con la nostra presenza, la nostra attenzione, le nostre cure. Guardare questi semi crescere e poi fiorire è la ricompensa più grande per ogni insegnante di scuola materna.”

Da questo incontro con una maestra della scuola materna, emerge un mondo di dedizione e passione per l’educazione dei bambini.

Elogiamo tutte le insegnanti che, con amore e pazienza, plasmano il futuro dei nostri figli fornendo loro il prezioso dono dell’istruzione.

Ringraziamo la maestra Martina per il tempo che ci ha dedicato e le auguriamo Buon Natale.

PILLOLE DI “SAGGEZZA” IN DAD

PILLOLE DI “SAGGEZZA” IN DAD

PILLOLE DI “SAGGEZZA” IN DAD

By Martina Servidio

Ecco, siamo di nuovo in DAD, le scuole sono chiuse anche per i più piccini della materna.

Essere in DAD significa passare lunghe ore davanti al computer poichè gli orari sono esattamente come quelli scolastici in presenza.

Si avverte mal di testa, bruciore agli occhi e, la forzata interruzione dell’attività motoria che solitamente pratichiamo, può facilitare rigidità muscolari, contratture ed anche un senso di spossatezza generale.

La DAD amplifica i problemi visivi generati dal lungo uso degli strumenti informatici necessari allo svolgimento delle lezioni; le fonti luminose sono le più disparate e dannose; Led (diodo ad emissione di luce), Lcd (cristalli liquidi) Oled (diodi) e Display opaco o lucido.

PILLOLE DI “SAGGEZZA” IN DAD

Per i Tablet troviamo lo schermo TFT, l’IPS LCD, l’Amoled

Da quanto sopra si deduce che tutte queste diverse emissioni di luce aumentano le patologie da miopia, da visione corta e quella cosiddetta da occhio secco.

E’ quindi oltremodo consigliata una visita oculistica.  

Se possibile utilizzare schermi grandi a quelli piccoli posizionandoli a circa 35 cm, sfruttare la luce naturale e non indossare le lenti a contatto che tendono a seccare l’occhio.

Quel minuscolo “essere” chiamato Covid 19 ha rivoluzionato la nostra esistenza e la sua apparizione, ed il suo incontrollabile e mortale sviluppo, ha imposto modalità di vita a cui non eravamo pronti.

Una di queste, oltre allo Smart Working, è proprio la DAD che ci ha insegnato i termini modalità sincrona (lezione in diretta on line) e asincrona (es. verifiche scritte) con l’utilizzo di piattaforme per lo svolgimento della lezione a distanza ma, per contro, si è assopito il fondamentale valore aggiunto costituito dalla interazione empatica docente – alunno che è invece vivo ed attivo nella lezione in presenza.

Sia i docenti che gli alunni si sono trovati improvvisamente ad affrontare questa “nuova” modalità didattica incapaci, tutti gli attori, di gestire un carico di attività soffocante e disequilibrato che ha relegato in secondo piano il principio cardine dell’insegnamento e cioè quello di fornire sostegno e comprensione.

PILLOLE DI “SAGGEZZA” IN DAD

La DAD è prepotentemente entrata nella scuola e nelle famiglie alterando le dinamiche relazionali ed organizzative imponendo ai genitori, peraltro occupati in attività lavorativa tramite Smart Working, di seguire nel contempo i figli.

E’ molto probabile che anche i docenti, messi di fronte ad una modalità di fare scuola del tutto estranea e lontana dai principi che hanno sempre guidato l’insegnamento, si siano trovati a doversi “reinventare” nel ruolo soffrendo nel doversi adeguare a questa nuova scuola.

Si è modificata una “routine” consolidata nel tempo nel rapporto docente-alunno-famiglia, si sono susseguiti messaggi ambigui e confusionari e tutto ha contribuito ad amplificare le enormi difficoltà di un sereno dialogo generate dal Covid 19 nel tessuto scolastico.

Concludo osservando che la Scuola è il primo contesto sociale, dopo la famiglia, dove l’alunno vive e rappresenta per esso un posto unico ed insostituibile nel suo percorso di crescita e di formazione; è l’adulto del nostro futuro nei confronti del quale dobbiamo porre la massima attenzione.

Grazie, Martina

PH da Web ad uso non commerciale

 

 

 

Alternanza scuola-lavoro: fare giornalismo

Alternanza scuola-lavoro: fare giornalismo

Alternanza scuola-lavoro: fare giornalismo

Da aprile 2018 l’Associazione La Macina Onlus ha implementato il percorso Alternanza Scuola – Lavoro riferito al progetto Danza in collaborazione con la prestigiosa Accademia delle Arti di Roma.

Vedi i nostri precedenti articoli:

https://www.lamacinamagazine.it/alternanza-scuola-lavoro/   del 18/04/2018

https://www.lamacinamagazine.it/danza-e-alternanza-scuola-lavoro/       del 22/04/2018

Abbiamo voluto soddisfare, ora, diverse richieste provenienti da giovani del triennio superiore e da alcuni docenti interessati ad ampliare le opportunità offerte dal ben più vasto Progetto Alternanza Scuola – Lavoro e, quindi, abbiamo varato il nuovo progetto di Alternanza dedicato alla Sezione Giornalismo.

E’ pertanto operativo, in quanto già accreditato, il percorso Alternanza Scuola – Lavoro rivolto ai giornalisti…in erba.

Alternanza scuola-lavoro: fare giornalismo

La scheda di presentazione dell’offerta, liberamente consultabile da tutti gli interessati (scuole, docenti, studenti) è reperibile seguendo questo link

https://scuolalavoro.registroimprese.it/rasl/profiloEntePrivato?4&id=KXU3bCJQBfS92AJOXqJVKg%2BWPu7oDComxqwiXQfhow%3D%3D&pageId=3

E’ un percorso innovativo, professionalizzante, con una visione aperta verso tutti i fenomeni sociali, culturali, dove ciascuno può trovare e sviluppare l’argomento di suo interesse e pubblicarlo sul giornale.

E’ inoltre un percorso in grado di potenziare le capacità di analisi e di scrittura del candidato, di esaltare i suoi interessi ed aiuta a capire se il giornalismo possa essere una scelta percorribile per le future scelte universitarie.

Alternanza scuola-lavoro: fare giornalismo con i giovani

Danza e Alternanza (Scuola – Lavoro)

Danza e Alternanza (Scuola – Lavoro)

Danza e Alternanza (Scuola – Lavoro)

Non è un oscuro intreccio di parole ma un chiaro percorso che è stato attivato in collaborazione con l’Accademia delle Arti di Roma.

Danza e Alternanza (Scuola – Lavoro)

La proposta interessa sia i ballerini “già in attività” (uomini e donne) che i giovani interessati a fare il loro ingresso nel mondo della Danza e che frequentano l’ultimo triennio degli istituti superiori.

E’ un percorso professionalizzante, appagante che illustra ed immerge nel “training on the job” il lavoro del ballerino di danza classica, moderna, contemporanea; non sono soltanto presenze da spettatore ma effettiva attività e studio in sala.

Danza e Alternanza (Scuola – Lavoro)

Vi è la terza figura indispensabile per l’attivazione del progetto di Alternanza Scuola –  Lavoro e cioè l’istituto scolastico che sovraintende alla valutazione del percorso proposto, alla stipula degli accordi ed al monitoraggio dello stesso tramite Tutor scolastico.

Con il nostro precedente articolo:

https://www.lamacinamagazine.it/alternanza-scuola-lavoro/

abbiamo fornito maggiori indicazioni ed i link utili che illustrano la “nostra”  Danza e Alternanza (Scuola – Lavoro).

Le istituzioni scolastiche ed i giovani interessati possono avere maggiori informazioni rivolgendosi a Accademia delle Arti di Roma, Via Isacco Newton n. 9 tel. 06-6571702

https://www.accademiadelleartiroma.com/

Alternanza Scuola – Lavoro

Alternanza Scuola – Lavoro  …e la Danza

È una modalità didattica innovativa che, attraverso l’esperienza pratica presso Aziende, Industrie, Enti opportunamente selezionati, consente agli studenti di testare “sul campo” le conoscenze acquisite durante il percorso scolastico e “misurarsi” con le realtà professionali esterne alla scuola.

Permette di scoprire o capire meglio le proprie attitudini arricchendo, nel contempo, la formazione e l’orientamento nel percorso di crescita attraverso progetti operativi in linea con il piano di studi.

L’Alternanza Scuola – Lavoro è obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, ed è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015

Non possiamo ignorare le molteplici difformità di applicazione dell’Alternanza Scuola – Lavoro, rispetto allo spirito fondante della legge, che si sono registrate in diverse situazioni ove era in corso l’attività dell’alternanza; ciò ha creato anche momenti di tensione e contestazione.

Alternanza Scuola – Lavoro

Ciò non deve accadere e l’Alternanza Scuola – Lavoro deve essere basata su un reciproco rispetto tra i 3 interlocutori (scuola, studente, struttura ospitante), su una dignitosa attività proposta e sul suo alto profilo professionalizzante.

Questo è lo spirito con cui l’Accademia delle Arti di Roma, in collaborazione con l’Associazione La Macina Onlus, ha inteso partecipare al progetto.

E’ stato ottenuto l’accredito, siamo inseriti nel Registro Nazionale Alternanza Scuola Lavoro e siamo già operativi per attuare l’Alternanza Scuola – Lavoro nel settore Danza.

Alternanza Scuola – Lavoro

La scheda di presentazione dell’offerta, liberamente consultabile da tutti gli interessati (scuole, docenti, studenti) è reperibile seguendo questo link

https://scuolalavoro.registroimprese.it/rasl/home

ed è sufficiente digitare La Macina Onlus, località Roma, togliere il segno di spunta da Apprendistato e…Cerca

Apparirà la scheda completa con le informazioni necessarie.

E’ un percorso innovativo, professionalizzante, in linea con la consolidata qualità artistica espressa dall’Accademia delle Arti.

Come noto, per poter accedere al percorso di Alternanza Scuola – Lavoro in Accademia delle Arti, è necessario sottoscrivere l’apposita Convenzione tra l’istituzione scolastica e la struttura ospitante ed il Patto Formativo dello studente e siamo pronti ad incontrare le scuole e gli studenti per iniziare questo percorso in comune.