Bonus Cultura

500 euro cultura

Cosa è il bonus cultura?

Il bonus cultura è un contributo di 500 EURO che il Governo mette a disposizione di chi compie 18 anni nel 2016.

Se sei residente in Italia e se sei nato nel 1998 puoi spendere il tuo buono in cultura.

È una iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dedicata a promuovere la cultura.

può essere utilizzato per l’acquisto di:

  • biglietti per assistere a rappresentazioni teatrali , cinematografiche e spettacoli dal vivo;
  • ingresso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali;
  • libri

Cosa puoi comprare su Mondadori Store?

Puoi comprare libri di ogni genere, sia italiani che in lingua straniera e testi scolastici.

libro

Quando scade il Bonus?

Hai tempo fino al 30 giugno 2017 per registrarti e richiedere il bonus e fino al 31 dicembre 2017 per spenderlo.

Cosa fare per ottenere 500 euro:

  1. Avere le tue credenziali SPID

Devi essere in possesso delle tue credenziali SPID.
SPID (il sistema pubblico di identità digitale) è la tua nuova identità digitale composta da credenziali (nome utente e password) che puoi richiedere dal giorno del tuo diciottesimo compleanno e che dovrai utilizzare tutte le volte che vorrai accedere a 18app.

Per richiedere e ottenere le tue credenziali SPID hai bisogno di:

documento di identità valido (carta di identità o passaporto);

tessera sanitaria;

indirizzo e-mail;

numero di telefono del cellulare che usi normalmente (anche se non sei tu l’intestatario del contratto);

Per ottenere le tue credenziali SPID devi rivolgerti a Poste Italiane, Infocert, Sielte o Tim.

I quattro soggetti (che vengono chiamati Identity Provider) ti offrono diverse modalità per richiedere ed ottenere le tue credenziali.

  • ad ogni beneficiario è attribuita una Carta elettronica utilizzabile, attraverso buoni di spesa, entro il 31 dicembre 2017 presso le strutture inserite in un apposito elenco consultabile sulla piattaforma informatica dedicata;
  • i buoni di spesa sono generati dal beneficiario, che deve inserire i dati richiesti sulla piattaforma elettronica e possono essere anche stampati;
  • quando l’esercizio commerciale o il luogo culturale accreditato accetta il voucher si riduce il credito disponibile.

2. Avere il bonus e richiedere i voucher

Con le tue credenziali SPID loggati sul sito www.18app.it  scegli il bene da acquistare, l’esercente e dove acquistarlo indicando quantità e importo totale del bene.

Si visualizzerà un voucher con un codice unico per singola operazione effettuata.

3. Usare il voucher

Scegli i tuoi libri su mondadoristore.it, quando arrivi alla Cassa inserisci il tuo voucher in corrispondenza della voce “Ho una gift card o un buono prepagato” ed effettua il tuo acquisto.

banconota

Termini e condizioni

Il Bonus è destinato a chi compie 18 anni nel 2016.

Hai tempo fino al 30 giugno 2017 per registrarti e, fino al 31 dicembre 2017, per spendere il bonus

Il bonus è spendibile anche su libri scolastici

Sono esclusi gli eBook

Riferimento art.1 comma 979 L. n. 208 del 28.12.2015

N.B. La Legge di Bilancio 2017 (L.11 dicembre 2016, n. 232, comma 626), in vigore dal 1 gennaio 2017, ha confermato il bonus per i diciottenni che quindi potrà essere richiesto anche da coloro che compiono 18 anni nel 2017, con modalità che saranno stabilite attraverso modifiche al  DPCM 15 settembre 2016, n. 187

La Macina Magazine è onorata di essere partner Mondadoristore e, fedele alla tradizione culturale del giornale, invita i suoi lettori ad utilizzare il voucher per Bonus Cultura direttamente dal link sul nostro giornale.

Stress scolastico

La notizia non è certamente una novità ma i dati diffusi il 28 marzo 2016 dal rapporto quadriennale sulla salute ed il benessere dei giovani, realizzato dall’ufficio europeo dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), confermano una triste verità: lo “Stress scolastico” è ancora diffusissimo ed in preoccupante crescita tra gli studenti.

La ricerca dell’OMS fa riferimento ai dati raccolti nel triennio 2013 –  2015 ed ha coinvolto i giovani nella fascia di età tra gli 11 e i 15 anni.

In Italia i numeri sono più preoccupanti rispetto al resto dell’Europa tuttavia i dati relativi al Belgio, al Portogallo e all’ Ungheria dovrebbero imporre una immediata riflessione ed un rapido avvio di una azione correttiva.

Più i ragazzi crescono meno hanno voglia di studiare; tra gli undicenni solo il 26% delle studentesse ed il 17% dei colleghi maschi afferma di essere felice di andare a scuola.

Con gli adolescenti, cioè con i quindicenni, va ancora peggio: la scuola piace solo al 10% delle ragazze e all’8% dei ragazzi.

Sono numeri lontanissimi da quelli riscontrati presso i giovani liceali armeni ed albanesi che vantano un sorprendente amore verso la scuola tanto da meritare il titolo di “primi della classe” in Europa; quasi il 68% delle studentesse ed il 48% dei colleghi studenti registrano un positivo rapporto con il sistema di insegnamento.

Uno dei motivi della disaffezione verso la scuola, in Italia, è probabilmente dovuto allo “Stress scolastico”: ne soffre ben il 72% delle ragazze di 15 anni ed il 51% dei ragazzi della stessa età.

La pressione è avvertita anche dai più piccoli; risulta infatti che un undicenne su due soffre per una scuola considerata troppo faticosa.

Le cause di “Stress scolastico” sono numerose: dal carico di studio ritenuto eccessivo alla preoccupazione per i compiti in classe, dalle interrogazioni ai cattivi rapporti con compagni e professori.

Tutto ciò affievolisce le motivazioni dello studente.

Lo “Stress scolastico” può portare a conseguenze dannose – a livello psichico e fisico – per il giovane in crescita: depressione, nervosismo, mal di testa e dolori addominali sono i disturbi più diffusi tra i ragazzi che non vivono serenamente nell’ambiente scolastico.

Per il professore Franco Cavallo, Ordinario di Epidemiologia dell’Università di Torino che ha curato i dati italiani raccolti dalla ricerca dell’OMS, una soluzione efficace potrebbe essere quella di riformare e “ritarare” i programmi scolastici che sono ancora legati a un modello di insegnamento ritenuto ormai superato.

Di fondamentale importanza è anche il ruolo dei genitori: il loro rapporto con gli insegnanti e le pressioni che alcune volte maldestramente esercitano sui figli possono condizionare il lavoro e la serenità degli studenti, soprattutto quelli frequentanti gli istituti superiori.

Lo stress condiziona, conseguentemente, l’andamento scolastico dei giovani italiani: solo il 50% delle quindicenni ed il 39% dei coetanei maschi consegue votazioni considerate buone o eccellenti.

A poco serve la solidarietà e l’aiuto tra compagni di classe per migliorare la situazione: il supporto tra colleghi è solamente “percepito” dal 75% degli studenti di scuole elementari e medie ma vediamo che il dato scende al 60% quando si affronta la scuola superiore.

L’approfondita ricerca svolta dall’OMS, i cui dati abbiamo necessariamente sintetizzato, dovrebbe indurre il sistema scolastico e tutti gli attori coinvolti (insegnanti, alunni e famiglie) ad approcciare con modalità differenti l’universo scuola che deve essere un luogo dove crescere ed imparare senza però perdere benessere e serenità.

Perseguendo l’obiettivo di trasmettere cultura e conoscenza nel benessere e nella serenità avremo le nuove generazioni capaci di gestire con equilibrio e saggezza il nostro supremo bene: “la res pubblica”

Giuseppe Loris Ienco

I RAGAZZI LEGGONO?

Questa è la domanda che molto spesso ci rivolgiamo: I ragazzi leggono?

Come mai i nostri ragazzi leggono molto meno rispetto agli anni passati?

Certamente il trend negativo è in parte dovuto al costante calo demografico ed al conseguente minore ingresso dei “lettori” nella c.d. fascia di apprendimento della lettura ma, tuttavia, questa prima considerazione non è l’unica motivazione.

Scorrendo il panorama editoriale si riscontra un sostanziale calo dei titoli di narrativa destinati ai ragazzi pur avendo registrato, nel 2014/2015, l’esplosione di titoli che vanno da “Violetta” a “Peppa Pig” fino a “”Hunger Games” ma questo fenomeno, a nostro modesto avviso, è in gran parte dovuto al massiccio “battage” pubblicitario accompagnato da altrettanto massicci eventi TV.

L’ultimo libro di narrativa classica che scalò le vette delle classifiche fu “Harry Potter” della scrittrice britannica J.K.Rowling e, più recentemente,  “After” della scrittrice statunitense Anna Todd.

Tra gli altri autori di successo non possiamo dimenticare John Green e Jamie Mc Guire che sono riusciti ad appassionare i teen ager di mezzo mondo; speriamo non sia solo un momentaneo avvicinamento dei giovani al mondo del libro.

D’altronde, ed ormai è una realtà inoppugnabile, il più potente “competitor” dell’editoria tradizionale è il mondo digitale ed è con questo mondo che l’intero comparto dell’editoria si deve confrontare.

Ormai i nostri ragazzi interagiscono in maniera assoluta in questo mondo (digitale) prima inesistente ma che li rappresenta e rappresenta lo sviluppo del loro orizzonte.

E’ un mondo veloce, immediato, interattivo, anche creativo ma, per contro, sottrae tempo prezioso alla lettura “tradizionale”.

Un po’ come accade anche agli adulti perennemente impegnati sui vari Social.

Forse gli editori hanno supinamente assecondato questa nuova tendenza pubblicando anche libri-gioco che, nella realtà, avevano poco di libri e molto di gioco; questione di nuove tendenze culturali o difesa del fatturato?

Ci rivolgiamo nuovamente la domanda: I ragazzi leggono?

Nell’attuale realtà mediatica la risposta appare negativa.

I ragazzi, che saranno uomini in futuro, dovrebbero avere il loro quotidiano spazio dedicato alla narrativa.

Quale è il ruolo della scuola e dei genitori?

I ragazzi di oggi saranno i lettori di domani e dovrebbero essere quindi “avvolti” dal piacere della lettura che viene trasmesso loro dall’ambiente familiare e dalla scuola.

Se a casa i ragazzi trovano dei libri, se i genitori sono essi stessi dei lettori si crea il benefico effetto del “virus della lettura”; mancando ciò il luogo deputato è la scuola che- purtroppo – non è sempre in grado di promuovere la lettura tra i ragazzi; questo importante compito è spesso affidata alla buona volontà ed allo spirito di dedizione degli insegnanti.

Un plauso particolare merita il meritorio ed ambizioso progetto di lettura , commento e discussione con gli autori, che si svolge all’interno dei plessi scolastici, dal titolo “Libriamoci a scuola” promosso dal MIBACT .

Anche i Social Network potrebbero aiutare la diffusione della cultura del leggere creando comunità, presentando la lettura come un gioco, mettendo in contatto i ragazzi con gli autori attraverso un blog interattivo ecc.

Altro aspetto importante che influisce sull’aumento o sulla diminuzione dei ragazzi lettori è determinato anche dalle politiche sociali e culturali che il Paese si dà; sia i ragazzi che gli adulti leggono in base alla qualità delle proposte culturali a loro dedicate.

Non possiamo frettolosamente affermare “i giovani non leggono” quando gli adulti leggono ancora meno negando così – nella sostanza – il valore che merita l’esercizio della lettura.

La politica culturale deve essere di qualità, diffusa e condivisa, deve infiltrarsi con pazienza e lungimiranza in tutti gli strati sociali, costantemente.

Solo così, con una offerta di proposte qualitativamente eccellenti, presentate con serietà e passione e principalmente seguite nel tempo, potremo contare nel futuro su una società migliore.

Allora ci riproporremo la domanda: I ragazzi leggono?

Con orgoglio diremo Si.

 

 

 

 

 

 

“Amici in Fiore”: insegnare l’etica ambientale con i fiori

Amici in FioreQuando si dice “il linguaggio dei fiori”. I fiori e la loro bellezza, i fiori con tutto ciò che trasmettono. Una semplice gentilezza, un’infinità di emozioni, sentimenti….perchè no? duraturi e intramontabili. Regalare un fiore: gesto considerato di altri tempi, ma non tramontato del tutto. L’album dei ricordi è ancora lontano. “Amici in Fiore”; interessantissima iniziativa che ha inaugurato ieri mattina la sua seconda edizione. Una nuova sfida salutata con ottimismo da Sandro Braghettoni, Presidente di Interflora Italia, partner del progetto e dall’Onorevole, Luca Iannarone, amministratore delegato e direttore generale di InterFlora Italia, l’Onorevole Chiara Braga, deputata e membro della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati.

75.000 i bambini delle scuole elementari d’Italia che vi hanno aderito lo scorso anno. Non solo i piccoli studenti, gli uomini e le donne del “domani”, ma anche insegnanti e genitori coinvolti tutti insieme per insegnare un significativo messaggio. Chi studia i fiori, ne comprende le loro potenzialità e li regala anche, come atto di bon ton, fa del bene alla nostra natura e al nostro ambiente. Educazione ambientale, etica ambientale: importanti valori rigorosamente da diffondere, a cominciare dai nostri bambini. L’Italia, anche in questo campo, è rimasta parecchio indietro; troppe le questioni date per scontato, ma i presupposti per migliorarsi e fare bene, anche in questo campo, ci sono tutti.

“Partire dalla bellezza dei fiori per scoprire il valore del nostro ambiente e la necessità impellente di una sua difesa”. Questo il significato, seppur espresso con parole diverse, dall’On. Chiara Braga, nel corso dell’apertura della presentazione, svoltasi nella Sala Stampa della Camera dei Deputati. I fiori e le loro caratteristiche, le loro potenzialità, i loro effetti benefici: ne hanno parlato il Dr. e Prof. Paolo Ospici, esperto in Erboristeria e Naturopatia e la Bioeticista, Dr. ssa Giordana Pagliarani. Non solo un semplice progetto! “Amici in Fiore” si pone, come scopo secondario, il tornare a riscoprire un vecchio metodo di insegnamento e studio che ha fatto la storia, il metodo Montessori. Studiare e apprendere non dalle pagine dei nostri libri, ma dagli oggetti, da tutte le cose belle, natura in primis, che ci circondano.

“Amici in Fiore” ricomincia con giochi creativi e kit che saranno consegnati a studenti e insegnanti. Il tutto trova il pieno appoggio di CSE Italia srl che ha moderato la conferenza stampa di ieri, la stessa Interflora, e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Salute del Territorio e del Mare. L’Ambiente, il nostro paesaggio, le infinite bellezze nostrane rigorsamente da proteggere. “Anche solo accarezzando un petalo di rosa, si può”.

Libriamoci…a scuola

Libriamoci…a scuola

Dal 26 al 31 ottobre 2015 si svolgerà la seconda edizione di Libriamoci: giornate di lettura nelle scuole.

La manifestazione è promossa dal Centro per il libro e la lettura (MiBACT) e dalla Direzione Generale per lo Studente (MIUR)

L’iniziativa ha il preciso e meritevole obiettivo di avvicinare alla lettura il mondo della scuola, da quella dell’infanzia alle secondarie, al mondo “esterno” costituito dagli scrittori, autori, giornalisti, personaggi della cultura e dello spettacolo, Associazioni culturali, Editori affinchè la cittadinanza tutta e le famiglie possano accedere nelle aule scolastiche e leggere o commentare o ascoltare la lettura delle opere.

Libriamoci non è una rigida iniziativa destinata ad una elite minoritaria di studenti ma è quanto di più culturalmente fantasioso possa svilupparsi nei ragazzi.

Gli studenti, con il supporto degli insegnanti, potranno dare spazio alla loro fantasia, creare schemi di lettura creativa, cimentarsi in “sfide” tra classi, interpretare in  veste teatrale un’opera, leggere alcuni brani e commentare insieme allo scrittore il suo componimento; questo e tanto altro.

L’Associazione Il Mulino Onlus Editore parteciperà all’evento Libriamoci mettendo a disposizione sia le opere già edite che gli autori delle stesse;  gli argomenti che verranno proposti riguarderanno il sociale (terzo settore) ,  una rivisitazione in chiave moderna di un argomento filosofico ed una opera che tocca il fenomeno dell’integrazione socio culturale.

A far data dal 21 settembre tutte le scuole potranno accedere all’indirizzo  http://risorse.cepell.it/libriamoci  e,  seguendo le opportune istruzioni,  iscriversi all’iniziativa Libriamoci ed illustrare il programma previsto.

Nessun timore: qualora necessario è a disposizione una efficiente segreteria organizzativa a cui rivolgersi : libriamoci@stilema-to.it nonché la Dott.ssa Alessandra Verrienti 389 9291692 e Stilema 389 9298219 (please , ore ufficio, grazie)

Ogni scuola partecipante concorrerà all’estrazione di 5 premi librari qualora registratasi tra le prime 1000 registrazioni;

Ogni insegnante che aderisce al progetto riceverà un Attestato di partecipazione.

E allora, coraggio, Libriamoci