Corso di Recitazione per Principianti

CORSO DI RECITAZIONE PER PRINCIPIANTI PRESSO IL TEATRO TESTACCIO

Il Corso di Recitazione per Principianti si rivolge a tutti coloro che desiderano avere un approccio di base alla teoria ed alla tecnica della recitazione.
Il lavoro permetterà ai partecipanti di scoprire le proprie attitudini e potenzialità espressive partendo dalla conoscenza di se e degli altri attraverso il gioco del teatro nonchè lo studio dei principali argomenti necessari alla formazione dell’attore.

Possiamo così riassumerli:

Uso della voce, fonetica, articolazione;
Respirazione diaframmatica;
Immedesimazione;
Ritmo e movimento scenico;
Rilassamento, mimica facciale, presenza scenica;
Improvvisazione, studio del personaggio.

A completamento del percorso formativo è’ prevista la preparazione e la messa in scena di uno spettacolo di fine anno che consentirà di sperimentare un primo contatto con il pubblico.

Il Corso di Recitazione per Principianti si terrà da Dicembre 2016 a Giugno 2017 a Roma presso il Teatro Testaccio in Via Romolo Gessi 8, (zona Testaccio).

I POSTI SONO LIMITATI ed è quindi importante la prenotazione

La PRIMA LEZIONE è gratuita

Viene richiesta la presenza di due ore a settimana a scelta tra le seguente fasce orarie:

Martedì 19:00 – 21:00 o, in alternativa, 21:00 – 23:00

I primi incontri gratuiti si svolgeranno Martedi 6 dicembre nelle medesime fasce orarie cioè 19:00 – 21:00 o 21:00 -23:00.

Per info, iscrizioni o per qualunque domanda telefona al 349 0573178

Vuoi scriverci una mail?  scriba100@tiscali.it

Allora, cosa aspetti?

Vieni a scoprire insieme a noi le tue potenzialità espressive con il Corso di Recitazione per Principianti.

Morto il Nobel Dario Fo, aveva 90 anni

dario fo

Avere 90 anni e non sentirli e ancora darsi per il teatro, per la cultura, per le arti, per la satira politica, instancabilmente e con passione. Attore, regista, pittore, scrittore: Dario Fo la sua rivoluzione l’ha portata avanti per una vita intera. Sessant’anni sul piccolo schermo e sui palcoscenici, un Premio Nobel per la Letteratura nel 1997 (già candidato nel 1975), rappresentazioni acclamate in tutto il mondo, diverse lauree honoris causa: con Dario Fo oggi se ne va un immenso protagonista della cultura italiana.

Morto all’ospedale Sacco di Milano, dove era ricoverato da una decina di giorni per problemi polmonari, Dario Fo lascia un vuoto incolmabile nel teatro del nostro Paese, lo stesso lasciato, nel 2013, da Franca Rame, sua compagna di vita e di spettacolo, coppia unita anche dall’impegno politico di sinistra.

“Con Dario Fo l’Italia perde uno dei grandi protagonisti del teatro, della cultura, della vita civile del nostro paese. La sua satira, la ricerca, il lavoro sulla scena, la sua poliedrica attività artistica restano l’eredità di un grande italiano nel mondo. Ai suoi familiari il cordoglio mio personale e del governo italiano”

ha scritto in una nota il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, commento a cui hanno fatto seguito quelli di tutti i maggiori esponenti della politica, dello spettacolo e della cultura italiana, tutti mondi, questi, che spesso avevano criticato la figura del poliedrico artista, arrivando a mettere in discussione anche il suo Nobel.

“Non è difficile essere ribelli a 20 anni, ma se sei considerato ancora un nemico irriducibile dopo gli 80, sei veramente un grandissimo rompicoglioni”

aveva scritto tempo fa Jacopo Fo, figlio di Dario e Franca Rame, ripercorrendo in un articolo il difficile rapporto dei suoi genitori con le reti televisive italiane, che più volte li avevano “censurati“.

E Dario Fo è stato certamente un personaggio un po’ scomodo, certo controcorrente, un “giullare” che col suo linguaggio che mescolava francese, italiano, veneziano, suoni e onomatopee (il grammelot, che si rifà, appunto, alle medioevali improvvisazioni giullaresche) raccontava di sacro e profano, raccontava ciò che qualcuno non voleva sentire o non era pronto a sapere, spesso prendendosi gioco del mondo ecclesiastico o criticando la morale borghese, rivolgendosi soprattutto al pubblico delle classi più deboli.

“Perché, seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”:

era stata proprio questa la motivazione fornita dall’Accademia per l’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura, nel 1997, che dedicò alla moglie Franca e ai suoi “maestri” Ruzzante e Moliere.

https://www.youtube.com/watch?v=qgr3xecacZU

Laboratorio di Scrittura Teatrale

Il Laboratorio di Scrittura Teatrale si rivolge ad aspiranti drammaturghi, sceneggiatori e a tutti coloro che desiderano misurarsi con la teoria e la tecnica della scrittura teatrale.

Partendo dalla conoscenza dei metodi e delle regole drammaturgiche, il lavoro permetterà ai partecipanti di scoprire le proprie potenzialità creative, molto spesso inespresse, e di sperimentare le diverse possibilità di scrittura finalizzate alla rappresentazione di un testo originale.

A completamento del percorso formativo è prevista la messa in scena del proprio testo teatrale attraverso un saggio di fine corso che consente di sperimentare l’emozione del primo contatto con il pubblico.

Gli argomenti trattati nel Laboratorio di Scrittura Teatrale 

Linguaggio narrativo, nascita di una storia, possibili fonti di ispirazione, “urgenza” dello scrivere, struttura del testo, vita ed evoluzione dei personaggi, dialogo, sottotesto.

Sede
Il corso si terrà presso il Barnum Seminteatro
Via Adelaide Bono Cairoli, 3 – Garbatella – Roma

barnumseminteatro

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Durata
Il corso avrà una durata complessiva di 16 incontri a partire da venerdì 28 e sabato 29 ottobre 2016 – (2 classi a disposizione tra cui scegliere)

Lezioni

Le lezioni avranno una durata di 2 ore al costo di Euro 60/mese

N.B.  LA PRIMA LEZIONE E’ DI PROVA

POSTI LIMITATI!

Per info e prenotazioni
degliarti@tiscali.it – 349 0573178

Ancora una volta Gabriele Mazzucco, di cui abbiamo diffusamente presentato con i nostri precedenti servizi le varie opere teatrali da lui scritte ed anche dirette nella regia, presenta questo interessante Laboratorio di Scrittura Teatrale da lui  ideato e diretto e che si distingue per la capacità di presentare l’Arte della Scrittura Teatrale in maniera accessibile a tutti.

Non ho detto “semplice” nell’accezione “goliardica” ma – sottolineo – accessibile in quanto, dedicando la giusta attenzione all’insegnamento che Gabriele Mazzucco propone e richiede agli allievi, Il Laboratorio di Scrittura Teatrale  sarà in grado di darci intime e profonde soddisfazioni e, perchè no, scoprire forse che nel nostro animo “vive” uno scrittore.

Gabriele Mazzucco

Gabriele Mazzucco, scrittore e regista teatrale, attore, docente sottile e raffinato dissacratore mette in campo un’altra sua iniziativa artistica che scaturisce dal suo grande amore per il teatro:

un Workshop: Roma e il teatro dedicato alla tradizione teatrale romana

che si terrà sabato 9 luglio e domenica 10 luglio dalle ore 11:00 alle ore 19:00

teatroromano

gmazzucco

Nel corso dei due giorni di lavoro si analizzeranno monologhi e poesie degli autori più rappresentativi della cultura romana:

Giacomo Giachino Belli
Trilussa 
Amerigo Giuliani
Natale Polci
– Giggi Zanazzo

Tra le opere che Gabriele Mazzucco intende affrontare troviamo:

Er fattacio der vicolo der moro
La passatella
Er terremoro d’Avezzano
Er passero ferito
La ninna nanna de la guerra

Nel primo incontro i testi verrano analizzati nei loro significati e nella loro storia, saranno affrontati in una chiave dialettale coerente, una contemporanea ed una italianizzata da ciascuno dei partecipanti !

Nel secondo incontro verrà assegnato ai partecipanti un testo tra quelli analizzati e sui quali si lavorerà per l’intera giornata.

Il testo sarà portato in scena per uno spettacolo di classe previsto per la prossima stagione teatrale presso il Barnum Seminteatro.

I posti sono limitati
Importante la prenotazione

Per info e prenotazioni
Gabriele Mazzucco

scriba100@tiscali.it
3490573178

Ugo Bentivegna

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…il palcoscenico è il mio mondo

applausiugo

ugosaggio

Anche per un articolista come il sottoscritto, che ha ormai diverse primavere alle spalle, a volte si prova imbarazzo nello scrivere un articolo dedicato ad Ugo Bentivegna.

Giornalisti di tutto riguardo, testate giornalistiche importanti hanno già scritto su di lui; intervistatori da “prime time” nazionali hanno presentato Ugo Bentivegna accompagnandolo nelle nostre case mettendo in luce le sue eccelse qualità artistiche, culturali, professionali.

Ed allora?

Semplice, noi viviamo quotidianamente nel meraviglioso mondo della Danza e nel mondo dell’Arte teatrale e desideriamo evidenziare alcuni aspetti della figura di Ugo Bentivegna che – forse – al gran pubblico non sono stati adeguatamente presentati.

Ripercorriamo, in estrema sintesi, il percorso artistico di Ugo che, laureatosi in Lettere Moderne e discipline dello spettacolo, traccia da subito il solco che indicherà ed illuminerà la sua vita artistica.

Si trasferisce a Londra e studia recitazione in lingua originale, conquista la responsabilità di assistente alla regia all’interno del prestigioso teatro Globe Theatre di Londra e vince una ambita borsa di studio per l’Actor’s Studio di Los Angeles.

Ed è solo l’incipit.

Il suo ardore nel cimentarsi in esperienze artistiche sempre più arricchenti e stimolanti lo ha condotto nel piccolo schermo partecipando alle produzioni televisive Don Matteo, I Cesaroni, Un medico in famiglia, Nati ieri, Squadra antimafia, Provaci ancora prof.4 ; ha diretto anche cortometraggi quali – ad esempio – Il ragazzo senza luce.

Il teatro, il suo amore, lo vede assistente di figure del calibro di Maurizio Scaparro, Krzysztof Zanussi, Accursio Di Leo, Gianfranco Perriera, Antonella Lombardo nelle messe in scena di Riflessioni sulla vita, Sei personaggi in cerca d’autore, Così è se vi pare, l’Avaro, l’Aida

Poliedrico, altamente professionale, volitivo, crede nel teatro e nella cultura, nella sua diffusione alle giovani generazioni, questo è stato il commento di un nostro amico Assessore alla Cultura di Lugnano in Teverina.

Dobbiamo dare atto ad Ugo Bentivegna che, malgrado i continui tagli economici di cui è vittima la cultura italiana, egli si batte per far comprendere il ruolo sociale che essa svolge; tutti noi dobbiamo difendere la nostra cultura e la capacità della stessa di essere portavoce della integrazione interculturale.

Il suo impegno sociale si realizza, nel 2015, quando Ugo porta in scena al Teatro Quirino di Roma (vedi nostro precedente articolo https://www.lamacinamagazine.it/refugees-a-roma-levento-in-tema-immigrati-e-rifugiati-politici/) lo spettacolo Refugees da lui stesso ideato e condotto e con la recitazione di Claudia Koll.

Attualmente lo spettacolo è in tournèe in varie città italiane.

Ugo Bentivegna crede fermamente nelle nuove generazioni e si dedica a trasmettere loro l’amore, il fascino dell’arte teatrale; egli è docente di Storia del teatro e del cinema presso la Star Rose Academy, è Consulente artistico del Golden Graal ed insegna Recitazione per bambini, adolescenti ed adulti presso la Caracciolo Junior Music School (vedi nostro precedente articolo https://www.lamacinamagazine.it/barcelona-dance-award-2015/)

Ed è proprio Ugo Bentivegna il docente in recitazione che l’Accademia delle Arti propone per un Stage, libero ed aperto a tutti, che si svolgerà il 18 luglio dalle ore 11,00 alle 19,00

…ma non solo

Martina Stavolo e lo Stage di Canto

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Tutti noi ricordiamo Martina per il successo conseguito nell’ottava edizione di Amici di Maria De Filippi e della sua travolgente espressione “scialla” divenuta parola comune nel linguaggio dei giovani.

Noi l’abbiamo conosciuta, è ormai una professionista del canto, ha trascorso due anni durissimi per perfezionare lo studio, ha un forte carattere che l’ha aiutata a superare tutte le difficoltà.

E’ stata prescelta dal noto critico d’arte e giornalista Gian Paolo Serino, collaboratore di Vasco Rossi, per cantare “Semplicemente stupendo”, in una inedita versione rocker, dedicata proprio al monumento musicale quale è Vasco.

Sarà Martina Stavolo a condurre lo Stage di Canto che l’Accademia delle Arti propone, anch’esso libero ed aperto a tutti, il 18 luglio dalle ore 11,00 alle 19,00

La Direttrice Artistica dell’Accademia delle Arti, Catia Di Gaetano, ancora una volta propone incontri di eccellente qualità artistica che si pongono ad un livello inconsueto nel panorama dell’Arte.

L’Accademia delle Arti si trova in Roma, Via Isacco Newton 33 con telefono 06 6571702 con indirizzo mail: segreteriaaccademia@tiscali.it

Ugo Bentivegna e Martina Stavolo vi aspettano