World Press Photo: la mostra al PdE

world press photo 2017

Un’immagine riesce talvolta a racchiudere in sé una tale forza narrativa, un tale fascino o suggestione, da diventare un’icona. Ed è questo lo spirito alla base della World Press Photo, mostra fotografica in corso presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma (Via Nazionale, 194) ed aperta al pubblico fino al 28 maggio: esposte ci sono le foto vincitrici del celebre concorso internazionale, annunciate lo scorso febbraio ed ora oggetto di questa mostra itinerante. In autunno arriverà a Lucca a Palazzo Ducale (18 novembre – 8 dicembre) e poi in Valle D’Aosta al Forte di Bard (7 dicembre 2017 – 7 gennaio 2018).

La mostra in corso a Roma è una prima mondiale: promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, è ideata dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam (istituzione internazionale indipendente per il fotogiornalismo senza fini di lucro nata nel 1955) e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography (centro polifunzionale interamente dedicato alla fotografia professionale).

Quest’anno hanno partecipato al concorso 80.408 foto inviate da 5.034 fotografi di 125 nazionalità: la giuria di qualità, composta da esperti di rilievo internazionale, ha suddiviso il tutto in 8 categorie e premiato 45 fotografi provenienti da 25 Paesi: Australia, Brasile, Canada, Cile, Cina, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, India, Iran, Italia, Pakistan, Filippine, Romania, Russia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Siria, Nuova Zelanda, Turchia, UK, USA.

Sono oltre 60 anni che i fotogiornalisti di tutto il mondo sottopongono all’attenzione della giuria i loro lavori, la cui valenza sta sia nell’aspetto tecnico che in quello documentaristico: molte di esse, infatti, sono preziose testimonianze di momenti storici e dunque consentono di ripercorrere gli eventi cruciali del mondo, anno dopo anno. Questo è proprio il caso della foto vincitrice, diventata un simbolo, un’icona.

World Press Photo of the Year

Quest’anno ad aggiudicarsi il titolo di foto dell’anno è stato il fotoreporter di Associated Press Burhan Ozbilici, il quale con non poco sangue freddo è riuscito ad immortalare un momento drammatico e di grande tensione. Il suo progetto fotografico An assassination in Turkey ha fatto in poco tempo il giro del mondo, suscitando scalpore.

Era il 19 dicembre 2016 quando ad Ankara (Turchia), durante l’inaugurazione di una mostra, il poliziotto fuori servizio appena 22enne Mevlut Mert Altintas assassinava, colpendolo ripetutamente alle spalle con colpi di arma da fuoco, l’ambasciatore russo in Turchia, Andrei Karlov, al grido di “Non dimenticate Aleppo! Non dimenticate la Siria! Vendetta!“. Prima di essere ucciso dai poliziotti Atlintas feriva altre tre persone.

Così la giuria ha commentato la fotografia vincitrice:

“E’ stata una decisione molto difficile, ma alla fine abbiamo ritenuto che la foto dell’anno doveva essere un’immagine esplosiva che parla dell’odio dei nostri tempi. Ogni volta che quella immagine appariva sullo schermo dovevamo fermarci, era talmente forte che abbiamo davvero sentito che poteva incarnare la definizione di ciò che il World Press Photo of the Year rappresenta”.

Presenti alla mostra World Press Photo anche gli scatti dei quattro italiani premiati al concorso: Giovanni Capriotti (Boys will be boys), Antonio Gibotta (Enfarinat), Alessio Romenzi (We are not taking any prisoners) e Francesco Comello (L’isola della salvezza).

Il tempo resterà: il film su Pino Daniele

il tempo resterà

A due anni di distanza dalla scomparsa di Pino Daniele, le sale cinematografiche italiane ospiteranno il film Il tempo resterà, diretto da Giorgio Verdelli, prodotto da Rai Cinema e Sud Ovest Produzioni e distribuito da Nexo Digital. Una lunga e paziente ricerca ha permesso che la voce narrante del film fosse quella dello stesso Pino Daniele, col contributo di Claudio Amendola; la fotografia è di Francesca Amitrano, il montaggio di Emiliano Portone.

Il tempo resterà sarà nei cinema aderenti nei giorni 20, 21 e 22 marzo, dopo l’anteprima ufficiale del 19 al San Carlo di Napoli, giorno particolarmente significativo e non scelto a caso, visto che è quello della nascita del musicista partenopeo nonché del suo onomastico.

Il tempo resterà è una narrazione fatta di immagini, musica e parole, contenente anche materiali inediti, come un filmato amatoriale realizzato nella casa romana di Massimo Troisi in cui Pino Daniele propone all’amico, attore e regista, una bozza di Quando, futura colonna sonora del film Pensavo fosse amore invece era un calesse.

A raccontare Pino Daniele ci pensano i suoi amici di sempre, artisti con cui ha condiviso il palco più importante, quello della vita: James Senese, Tullio De Piscopo, Peppe Lanzetta, Joe Amoroso, per fare alcuni nomi. A loro si aggiungono i tanti artisti con cui ha collaborato nella sua lunga carriera, ma anche quelli che lo hanno sempre seguito e ammirato, come Vasco Rossi, Clementino, Stefano Bollani, che hanno comunque voluto ricordarlo con le loro testimonianze ne Il tempo resterà.

La voce soffiata di Pino ha accompagnato gli italiani per quarant’anni, dando vita a un genere tutto suo, in cui si trova il jazz, il blues, il rock, la musica popolare. Il tempo resterà ripercorre la sua carriera dagli esordi con Na tazzulella ‘e cafè al tour del 2014 in cui portò sul palco l’album Nero a metà. Una storia fatta di tanta passione per la musica, di una grande sensibilità per le parole e di un amore spropositato per la sua città, Napoli. Tutto questo lo si ritrova nelle sue canzoni, mai banali, apprezzate e conosciute in tutto il mondo per il loro grande potere evocativo, per la loro delicatezza mista e profondità, per la cura del sound e l’ironia.

Tra i contributi del docu-film ci sono anche interviste allo stesso Pino Daniele registrate tra il 1978 ed il 2014 mentre gran parte dei materiali privati sono stati reperiti dai suoi figli.

Proprio Sara Daniele ha così annunciato sulla sua pagina Facebook l’uscita di Il tempo resterà:

Un giorno una persona mi disse: Non potete tenerlo solo per voi, lui é anche nostro. All’inizio non capivo cosa intendesse, poi ho cominciato a pensarci sù. Con noi era in casa, ma in contemporanea la sua voce in quante case, macchine, e locali era? Quante persone con la sua musica ha confortato in momenti di dolore, e a quante altre ha fatto ridere e sognare? Un musicista esprime le proprie emozioni tramite una canzone, e noi da ascoltatori ci emozioniamo rendendo la canzone parte della nostra vita quotidiana. Quindi signore se non le dispiace le rispondo adesso: Pino sará sempre di tutti, non é mai stato solo per noi. Quando andava in tour, la sua famiglia privata rimaneva a casa, andava in giro a suonare assieme alla sua altra grande famiglia, voi.

É con grande emozione che dal 20-21-22 Marzo, Papá/Zio Pino/Pinuccio sarà al cinema ad aspettarvi, per cantare assieme a voi un’altra volta.

 Il tempo resterà: elenco cinema aderenti a Roma

Questo l’elenco delle sale cinematografiche che nei giorni 20, 21 e 22 proietteranno Il tempo resterà a Roma. La lista completa è consultabile sul sito nexodigital.it.

Alhambra

Andromeda

Barberini

Farnese Persol

Giulio Cesare

Intrastevere

Lux

Madison

Odeon

Savoy

Stardust Village

Starplex

The Space Cinema Moderno

The Space Parco De Medici Tibur

Trianon

UCI Cinemas Porta di Roma

UCI Cinemas RomaEst Roma

DNA, storia e segreti in mostra a Roma

mostra DNA

Ormai è universalmente riconosciuto come il padre della genetica e del DNA: Gregor Mendel, “un genio troppo avanti per i suoi tempi”, come lo definisce il curatore Telmo Pievani, ha il merito di aver gettato le basi della scienza che ha trasformato per sempre il nostro modo di intendere la natura. Una storia di curiosità, la sua, iniziata a metà Ottocento, ma anche una storia di diffidenza, visto che bisognerà aspettare diversi anni affinché le sue leggi sull’ereditarietà vengano riscoperte, accettate e approfondite.

Gregor Mendel è solo uno dei protagonisti della mostra DNA. Il grande libro della vita da Mendel alla genomica, a cura di Bernardino Fantini, Telmo Pievani, in corso presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma (Via Nazionale 194) e aperta fino al 18 giugno.

La mostra è suddivisa in un percorso storico in cui dove vengono ripercorse tutte le tappe fondamentali della pionieristica avventura scientifica cominciata con Gregor Mendel e proseguita con gli studi di Hugo de Vries, Carl Correns, Erich von Tschermak, William Bateson, Wilhelm Johannsen, Thomas Hunt Morgan, Ronald Fisher, Sewall Wright, J.B.S. Haldane, Rosalind Franklin, James Watson e Francis Crick.

La seconda parte, invece, racconta le tecnologie più avvenieristiche e le sfide contemporanee della genetica, dalla biologia sintetica alla clonazione.

Sette, le sezioni, dove si alternano narrazioni testuali e reperti originali, alcuni assolutamente inediti in Italia, come le parti del modello originale che Watson e Crick usarono per descrivere la struttura del DNA a doppia elica e un cranio fossile originale di Neanderthal da cui si sta provando ad estrarre il DNA. Accanto a questi reperti provenienti da ogni parte del mondo, anche video, apparati iconografici, ricostruzioni: una mostra interattiva e immersiva insomma, dall’elevato valore didattico e capace di stimolare la curiosità su una tematica di per sé molto affascinante e in continua evoluzione, capace di avere un grande impatto sul nostro futuro.

Etica e DNA: il labile confine

Il determinismo genetico e il libero arbitrio, le relazioni fra geni e ambiente, la sintetizzazione in laboratorio di genoma umano, il naturale che diventa artificiale: fin dove può spingersi l’uomo? La genetica è un campo di studi che apre a domande dalle implicazioni non solo scientifiche, ma anche etiche e tutte molto attuali, visto che il DNA è entrato nel linguaggio comune ed è diventato, oggi più che mai, un elemento determinante nelle indagini antropologiche e giudiziarie, nonché negli studi sull’evoluzione.

Basti pensare a questioni controverse come la modifica della linea germinale, di cui si è nuovamente parlato proprio di recente: significa agire su ovuli, spermatozoi ed embrioni nelle prime fasi di sviluppo, così da intervenire e modificare la progenie di un individuo e di quelli a venire.

Questo significa dare un’opportunità concreta ai portatori di difetti genetici di avere figli biologici sani, ma significa anche la possibilità di potenziare alcune caratteristiche della specie umana e modificarne il corso dell’evoluzione.

La sesta e settima sezione di DNA. Il grande libro della vita da Mendel alla genomica sono quelle che si soffermano di più sulle implicazioni etiche degli sviluppi futuri della genetica: vediamole tutte e sette.

DNA. Il grande libro della vita da Mendel alla genomica

Queste le sette sezioni della mostra:

1. Il monaco nell’orto: uno scienziato troppo in anticipo sui tempi

2. Un moscerino del tutto speciale

3. DNA. Il testo della vita

4. Dolly e le altre: Cloning Hall of Fame

5. Grazie Henrietta. La medicina su misura

6. DNA & CSI: cacciatori di fossili e di molecole

7. Leggere il codice, riscrivere il codice: io sono davvero il mio genoma?

L’ARTE DELLA PAROLA

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Grazie, un forte grazie a tutti gli autori – e sono tanti – che ci hanno inviato le loro opere per partecipare al nostro Concorso Letterario L’Arte della Parola il cui termine di invio delle opere si è concluso il 28 febbraio 2017.

Questa massiccia partecipazione è un incisivo messaggio di fiducia che ci è stato riservato; sapremo rispondere con la nostra serietà, imparzialità e porremo la massima attenzione a tutte le opere pervenute.

Quanto prima, come già scritto su https://www.concorsiletterari.it , formeremo la commissione di valutazione alla quale verranno consegnate le opere in forma assolutamente anonima cioè prive del nome dell’autore.

Riteniamo che, così facendo, sia massimamente tutelato ogni singolo autore eliminando l’ipotetica e remota possibilità di una valutazione “personalizzata”.

Vi aggiorneremo sul procedere dei lavori della commissione ed avremo il piacere di conoscervi in occasione delle premiazioni del Concorso L’Arte della Parola presso il Teatro Barnum nostro sponsor.

barnumseminteatro

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Libri Come: torna la Festa della Lettura

libri come 2017

Libri Come, la Festa del Libro e della Lettura, torna a Roma: anche quest’anno un programma ricco di ospiti ed eventi animerà per 4 giorni l’Auditorium Parco della Musica, dal 16 al 19 marzo.

Libri Come, organizzata dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con le Biblioteche di Roma, con Rai Radio 3 e con l’Agenzia di Stampa DIRE, a cura di Marino Sinibaldi, Michele De Mieri e Rosa Polacco, giunge quest’anno alla sua ottava edizione: il tema scelto è particolarmente attuale e delicato e verrà affrontato con personalità di spicco del panorama culturale internazionale.

Libri Come parlerà di Confini e lo farà in modi diversi, guardando a tutte le sfaccettature che questa parola possiede, a tutti i suoi echi: l’integrazione, la globalizzazione, le frontiere, i limiti, le disuguaglianze, la libertà, le contraddizioni, le barriere, i conflitti, le connessioni, l’accoglienza. Confini è una parola che racchiude speranze e sfide, perché se da un lato fa pensare a qualcosa che separa e allontana, dall’altro è anche definizione e identità, dunque deve essere considerata come qualcosa di mutevole e aperto, in cui muoversi nell’ottica del confronto e dello scambio. 

Giovedì 16 marzo si svolgerà l’inaugurazione di Libri Come in 14 biblioteche della città: in tutte si affronterà il tema dei Confini, quelli territoriali e geografici, ma anche quelli interpersonali, di genere, della legalità, etico-culturali, intergenerazionali. Presso l’Auditorium Parco della Musica, invece, si svolgeranno tutti gli altri incontri in programma.

Libri Come: gli appuntamenti per gli studenti

Secondo l’Istat circa il 60% degli italiani non legge più libri e sono circa 3 milioni e 300 mila i lettori persi dal 2010 ad oggi. L’Italia occupa posizioni imbarazzanti nelle classifiche europee riguardanti il mercato librario e i tassi di lettura e a preoccupare è soprattutto il panorama rilevato tra i giovanissimi, perché sono proprio loro a non leggere più: i lettori maschi tra gli 11 e i 14 anni sono diminuiti in questi anni addirittura del 25%.

Proprio per questo Libri Come anche quest’anno mostra un’attenzione particolare agli studenti e si rivolge a quelli delle scuole superiori con tre incontri molto interessanti: tre esperienze didattiche affidate a Mario Calabresi, Andrea Marcolongo e Licia Troisi.

Il Direttore di Repubblica terrà una lezione di Giornalismo e porterà gli studenti nella macchina operativa del suo giornale, per raccontare come nasce e come vive l’informazione al di là della carta stampata, nel web e sui social network.

Con Andrea Marcolongo, grecista e autrice del libro La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco stuzzicherà la curiosità degli studenti e li solleciterà a guardare al greco in un modo nuovo, in un’ottica diversa: non una lingua morta, odiata e spesso insegnata male, ma un vero e proprio modo di vedere il mondo, una lingua più attuale, utile e intelligente di quanto si pensi.

Licia Troisi scrittrice e astrofisica, terrà una lezione poetica sui confini del cielo e dello spazio, accompagnando gli studenti in un percorso fatto non di numeri e formule, ma di emozioni, paure, stupori e meraviglie.

Libri Come: il programma

17/03/2017 ore 18:00
Ilaria Capua, Rossella Panarese

17/03/2017 ore 18:00, ore 19:00, ore 20:00
Autori, Lettori, Editori

17/03/2017 ore 19:00
Giuseppe Montesano, Andrea Cortellessa

17/03/2017 ore 21:00
Mauro Covacich, Emanuele Trevi

17/03/2017 ore 22:00
Francesco Piccolo, Elena Stancanelli

18/03/2017 ore 11:00, ore 12:00, ore 13:00
Autori, Lettori, Editori

18/03/2017 ore 12:00
Massimo Recalcati

18/03/2017 ore 12:00
Gary Shteyngart, Gianni Riotta

18/03/2017 ore 15:00
Maurizio de Giovanni, Carlo Lucarelli

18/03/2017 ore 15:00
Rainer Stach

18/03/2017 ore 16:00
Sergio Romano, Lucia Annunziata

18/03/2017 ore 17:00
Diego Bianchi

18/03/2017 ore 17:00
Patrick Ourednik, Ermanno Cavazzoni

18/03/2017 ore 18:00
Alan Friedman, Antonio Di Bella, Gerardo Greco, Gianni Riotta

18/03/2017 ore 19:00
Emmanuel Carrère, Sandro Veronesi

18/03/2017 ore 19:00
Eric Jozsef, Paolo Rumiz

18/03/2017 ore 20:00
Teju Cole, Maria Nadotti, Giovanni De Mauro

18/03/2017 ore 21:00
Ian McEwan

18/03/2017 ore 22:00
Donpasta, Salvatore Fundarò

19/03/2017 ore 11:00, ore 12:00, ore 13:00
Autori, Lettori, Editori

19/03/2017 ore 12:00
Vladimir Sorokin, Francesca Sforza

19/03/2017 ore 12:00
Franco Arminio, Paolo Cognetti

19/03/2017 ore 12:00
Luigi Lo Cascio

19/03/2017 ore 15:00
Zerocalcare, L. Lipperini, T. Giagni, E. Caruso

19/03/2017 ore 15:00
Giulio Giorello, Guido Tonelli, Pino Donghi

19/03/2017 ore 15:00
Shukri al-Mabkhout, Parisa Reza, Burhan Sönmez

19/03/2017 ore 16:00
Sandro Ferri, Nicola Lagioia, Chiara Valerio

19/03/2017 ore 16:00
Eshkol Nevo, Wlodek Goldkorn

19/03/2017 ore 17:00
Juan Pablo Escobar, Giancarlo De Cataldo

19/03/2017 ore 17:00
Hisham Matar, Benedetta Tobagi

19/03/2017 ore 18:00
Paul Beatty, Elena Stancanelli

19/03/2017 ore 18:00
Enrico Terrinoni e Fabio Pedone

19/03/2017 ore 18:00
Senza Confini – Maratona

19/03/2017 ore 19:00
Carlos Ruiz Zafon