Perché attribuire ad un vero e proprio spettacolo ricco nei costumi, nelle coreografie ben studiate, frutto di una attenta e rigorosa preparazione fornita dai docenti, nella esecuzione appassionata e partecipata delle danzatrici e dei danzatori il termine abbastanza riduttivo e semplicistico di “saggio”?
Lo spettacolo che l’Accademia delle Arti ci presenterà il 25/06/2022 al Teatro Ambra Jovinelli di Roma è in linea con l’alto profilo professionale sempre perseguito dalla Direttrice Artistica Catia Di Gaetano.
D’altronde il suo percorso artistico professionale è ben conosciuto ed ammirato: è Membro ufficiale CID (Conseil International De La Danse) e la sua prima insegnante è stata la Maestra Katia Dimitri del Teatro Bolshoi di Mosca.
Presso la Royal Ballet School a Londra ha seguito l’intero percorso professionalizzante fino a conquistare il livello Advanced sia come ballerina che insegnante. Il suo diploma di laurea in Advanced Teacher ha ricevuto l’onore di essere firmato dalla compianta “Dame”Margot Fonteyn,; Catia si perfeziona in danza contemporanea e, poi, non manca di diplomarsi in danza modern jazz.
Cosa dire di più?
Affiderei con estrema fiducia a Catia Di Gaetano le mie figlie o nipoti se ancora avessero l’età adatta.
Ma tutto questo non basta a realizzare uno spettacolo perché è anche necessario circondarsi di un corpo Docenti altamente preparato e professionale, che sappia interagire con ogni singolo elemento del corpo di ballo e legato da un forte spirito di squadra.
Ed anche in questo Catia ha dedicato la massima attenzione avendo con se Docenti del calibro di:
Gabriele Cupelli, Federica Campanaro, Yari Molinari, Rosario Marotta e – ovviamente – la stessa Catia Di Gaetano.
Sarà uno spettacolo entusiasmante al quale non mancherò di assistere per rendere omaggio alle giovani danzatrici e danzatori che meritano i nostri applausi per la loro dedizione e perseveranza.
Loro sapranno emozionarci.
Ciascuno di noi si sofferma, molto spesso, a fare un tuffo nei migliori e profondi ricordi che hanno accompagnato la nostra vita in modo particolare le foto e i video e – in questo mondo altamente tecnologico – possiamo scattare foto…a più non posso ma con risultati forse deludenti.
Inquadratura mossa, troppo lontana, non in primo piano, troppo banale ecc ecc
Viene in soccorso un grande professionista specializzato in fotografia coreutica che è vera Arte racchiusa in una nicchia particolare nel grande mondo della fotografia: Massimo Danza.
Conteso dai più grandi produttori ed organizzatori di eventi coreutici non solo in Italia e, di lui, mi sono rimaste scolpite nella memoria queste sue parole espresse durante una precedente intervista:
”…Quando vi fotografo io danzo con voi.
Trattengo il respiro per quell’attimo quasi inesistente, che dura meno di un secondo, nel quale raggiungete l’apice del salto, l’apogeo della gamba e che è l’unico vero momento da immortalare. Attimo che mi restituisce una gioia, profonda ed infinita nel cuore quando riesco a coglierlo con l’obiettivo fotografico.”
Il servizio fotografico sarà affidato a Massimo Danza e le sue foto dello spettacolo ci indurranno ad aprire, nel corso degli anni, la ..valigia dei ricordi emozionanti.
E’ sempre più difficile scrivere un articolo sui Maneskin e non cadere nel banale, nella ripetizione di quanto già scritto, nel non descriverli sotto altre angolazioni.
Diciamoci la verità, ben pochi ed anche coloro profondamente conoscitori del mondo dello spettacolo e della musica, avrebbero predetto il successo universale che questi ragazzi avrebbero conquistato in pochi – pochissimi – anni.
Dal cantare in strada nel 2015 ad essere i dominatori incontrastati di tutti i palcoscenici mondiali!
La loro ascesa da rockstar è stata inarrestabile e i Måneskin hanno presentato l’attesissimo videoclip di “Supermodel”; la band si è inoltre aggiudicata il secondo disco di platino nel Regno Unito con la loro hit “Beggin“.
Girato a Londra e diretto dal duo Bedroom Projects (The 1975) e Ben Chappell (Arctic Monkeys, Nine Inch Nails), il videoclip vede i Måneskin, in total look Gucci, protagonisti della loro stessa sceneggiatura per il singolo “Supermodel”. Combinando gli elementi classici del cinema di Tarantino e Hitchcock la band cattura perfettamente il mood feroce della canzone e i testi giocosi, mentre si susseguono una serie di eventi catastrofici.
Raccontano i Måneskin: “Nel videoclip di “Supermodel” volevamo rendere omaggio ai nostri film preferiti degli anni ’90. Nel brano abbiamo cercato di catturare un’atmosfera cinematografica su un personaggio enigmatico e volevamo che anche il video riflettesse questo stile. Dopo aver avuto l’idea abbiamo lavorato a stretto contatto con i registi e Ben per ricreare inquadrature e sequenze dei nostri film preferiti di quegli anni. Ci siamo divertiti molto a girare a Londra, in scene divertenti, che ci hanno ricordato un B-movie poliziesco”.
Il duo Bedroom commenta: “Il video dei Måneskin è un progetto ispirato da un misto di riferimenti a film degli anni ’90 come “Run Lola Run”, “Le Iene”, e ancora Hitchcock e un po’ di Hollywood degli anni ’50. Lo scippo della borsa misteriosa ricorda “Marnie” o “Pulp fiction”. È stato girato in Super 16”.
“Questo video è nato dopo aver trascorso una settimana in piscina a Los Angeles con la band, che sfogliava le riviste Vogue degli anni ’90 e parlava dei propri film preferiti di quegli anni. Abbiamo cercato di inserire nel video il maggior numero possibile di piccoli riferimenti” aggiunge Ben Chappell.
Prodotto dal prodigioso Max Martin e dal suo team, la band ha presentato “Supermodel” all’inizio di questo mese con un’esibizione a sorpresa all’Eurovision Song Contest a Torino. L’inno rock dal sound californiano è nato pensando a una serie di personaggi che la band ha incontrato durante il periodo vissuto a Los Angeles. “You want to hang out with this supermodel, but you might get in trouble. It’s like cigarettes: you love them but you know they’re gonna fucking kill you” la band ha dichiarato nella loro recente intervista di copertina a NME Big Read.
La band partirà con il tour mondiale “LOUD KIDS TOUR” il 31 ottobre 2022 a Seattle, che ha registrato il tutto esaurito, e toccherà molte altre città USA; sono già Sold Out i concerti di New York, di San Francisco, di Atlanta e Washington ed è stata anche aggiunta una nuova data a Los Angeles. I Måneskin partiranno poi per il tour europeo con diverse date già Sold Out, nel 2023 – durante il quale si esibiranno in location iconiche come il London’s O2 Arena, l’Accor Arena a Parigi e la Mercedes Benz Arena di Berlino.
L’estate 2022 li vedrà protagonisti di un tour dei più prestigiosi festival mondiali come il Rock Am Ring & Rock Im Park, Reading & Leeds Festival, Lollapalooza (a Stoccolma, Parigi e infine Chicago), Rock Werchter, passando anche per il Rock in Rio, in Brasile, e molti altri. Torneranno nuovamente in Italia per le due date previste giovedì 23 giugno allo Stadio Comunale G. Teghil di Lignano Sabbiadoro e sabato 9 luglio al Circo Massimo di Roma (Sold Out).
Con un sound classico e allo stesso tempo assolutamente moderno, i Måneskin hanno riportato il rock‘n’roll in cima alle classifiche internazionali, mescolandolo perfettamente con un’attitudine contemporanea. Supportati da grandi artisti del calibro di Iggy Pop, The Rolling Stones, Mark Ronson e altri, Victoria (basso), Damiano (voce), Thomas (chitarra) e Ethan (batteria) hanno iniziato a suonare per le strade di Roma nel 2015 e, in pochissimi anni, hanno conquistato il mondo diventando uno dei gruppi rock più celebri della loro generazione. Al momento la band conta oltre 5 miliardi di stream su tutte le piattaforme digitali. Con il nuovo singolo “Supermodel”, i Måneskin continuano a confermarsi una delle più entusiasmanti rock band dei nostri tempi.
Dopo 2 anni di Stop forzato a causa pandemia torna finalmente la prestigiosa rassegna Umbria Jazz che si svolgerà a Perugia dal 8 al 17 luglio 2022. Anche questa nona edizione del concorso Conad Jazz Contest vedrà gli storici partner: Conad e Fondazione Umbria Jazz.
Umbria Jazz è il più importante festival musicale jazzistico italiano che ha visto la partecipazione di musicisti del calibro di George Coleman, Art Blakey, Dizzy Gillespie, Chet Baker e dal 1980 al 2000 ha accolto divagazioni rock, blues e gospel mantenendo però sempre alta l’attenzione al jazz italiano. Tuttavia questa apertura a differenti musicalità ha consentito la partecipazione di Elton John, Carlos Santana, James Brown, Donna Summer, Eric Clapton…
Torniamo al Conad Jazz Contest & Umbria Jazzper ricordare le modalità di iscrizione:
il concorso è dedicato ai musicisti emergenti con età compresa tra i 18 e 28 anni al momento dell’iscrizione;
di qualunque nazionalità purchè residenti in Italia;
sono ammessi sia solisti che band;
l’iscrizione è gratuita e scade il 8 giugno 2022;
è necessario caricare 3 brani direttamente sul sito conadjazzcontest.it oltre alle informazioni relative a tutti i membri della band e ad una fotografia o immagine che li rappresenti.
Solo se vengono assolte queste semplici regole la partecipazione al contest è completata.
Al termine della fase di iscrizione, a partire dalle ore 11 del 9 giugno inizierà la fase delle votazioni; una giuria tecnica presieduta da Manuele Morbidini, sassofonista e compositore nonché direttore musicale della Umbria Jazz Orchestra, selezionerà 9 dei 10 finalisti e una giuria popolare, composta da chiunque voglia votare le band iscritte direttamente sul sito del contest, decreterà il 10^ finalista.
Le 10 band finaliste così individuate si esibiranno sul palco di Umbria Jazz e saranno quindi giudicate da una giuria artistica – presieduta da Stefano Bragatto, Direttore di Radio Monte Carlo – che decreterà il vincitore assoluto del Contest, il quale si aggiudicherà i 5000€ come contributo alla carriera ed avrà la possibilità di esibirsi durante tutto il resto del 2022 sui palchi jazz più prestigiosi in giro per l’Italia.
E’ in corso il Forum economico di Davos che si chiuderà il 26 maggio 2022 e i lavori hanno posto in primo piano, come era prevedibile, il conflitto Russo Ucraino con le immancabili ricadute sul piano economico che vanno ad aggiungersi agli altri argomenti quali le pandemie, i mutamenti climatici, la transizione ecologica.
Probabilmente il mondo intero si trova per la prima volta, dopo la II guerra mondiale, ad aver paura del proprio domani.
L’apertura dei lavori è stata affidata al Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e alla sua dichiarazione:
“Questo è il momento in cui si decide se la forza bruta dominerà il mondo; la comunità internazionale intervenga per eliminare il blocco imposto ai nostri porti se vuole evitare a moltissimi paesi una crisi alimentare subito dopo l’attuale crisi energetica”.
Ed interviene il Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen:
“I Depositi di cereali sono stati bombardati e le navi da guerra russe nel Mar Nero stanno bloccando le navi ucrainepiene di grano e semi di girasole. Le conseguenze di questi atti vergognosi sono sotto gli occhi di tutti, i prezzi globali del grano sono alle stelle e sono i Paesi fragili e le popolazioni vulnerabili a soffrirne di più. La Russia sta ora accumulando le proprie esportazioni di cibo come una forma di ricatto, trattenendo le forniture per aumentare i prezzi globali o scambiando grano in cambio di sostegno politico. Questo significa usare la fame come un’arma, l’impatto si sente non solo sull’Ucraina ma anche in Africa e Asia”
Nei porti ucraini sono oggi bloccate 25 milioni di tonnellate di grano del precedente raccolto e, con il raccolto nuovo, si aggiungeranno altre 30-35 milioni di tonnellate tra grano e colture oleose per un totale di circa 60 milioni di tonnellate di prodotto che deve essere esportato.
COME?
Una prima ipotesi al vaglio degli Stati Uniti e del blocco occidentale consiste nel far “scortare” i convogli che trasportano grano dall’Ucraina attraverso il Mar Nero da una coalizione navale su base volontaria ma questa ipotesi, altamente rischiosa, è resa ancor più irrealizzabile per effetto della applicazione del Trattato di Montreux da parte della Turchia che ha precluso il traffico attraverso gli stretti del Bosforo e Dardanelli alle navi da guerra.
Potrebbe essere utilizzata la cosiddetta “rotta ferroviaria” ma è un percorso estremamente lungo in termini chilometrici, pericoloso perché esposto agli attacchi missilistici russi, costoso e presenta difficoltà oggettive poiché l’Ucraina utilizza uno “scartamento ferroviario” differente dal resto d’Europa.
Un carico di grano di circa 800 tonnellate è partito dall’ Ucraina giungendo, con mille vicissitudini, in Lituania attraverso la Polonia ed ha raggiunto la città di confine di Sheshtokai per poi proseguire verso il porto di Klaipeda dove sarà caricato su navi mercantili.
Questa rotta consente di aggirare la Bielorussia, alleata della Russia.
La possibile “rotta autostradale” verso Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Moldavia è altrettanto pericolosa se non di più, martellata da bombardamenti aerei e missilistici a lungo raggio, dissestata, intasata dai profughi, con i prezzi del trasporto saliti alle stelle e con le infrastrutture europee impreparate ed insufficienti a gestire un volume di traffico incrementato esponenzialmente.
Dall’inizio delle ostilità il prezzo del grano è aumentato del 45% mentre la produzione dell’Ucraina è scesa – ovviamente – del 43%
Per contro la produzione in Russia è aumentata del 3%
Chi ha il controllo delle scorte alimentari ha, di fatto, il controllo degli equilibri geopolitici mondiali.
LA CINA
Il ministro degli Esteri Wang Yi ha proposto di creare un “canale verde” per l’export di grano da parte di Ucraina e Russia dicendosi inoltre disposta a mantenere aperta la comunicazione con le 2 parti coinvolte nel conflitto in Ucraina.
Il blocco delle esportazioni del grano: una tempesta perfetta.
I Grandi della Terra sapranno tornare ad un tavolo negoziale?
Sono troppo giovane per aver vissuto l’epoca dei cantautori di “scuola genovese” che in 10 anni, dal 1969 al 1979 circa, ha radicalmente sovvertito la maniera di fare musica e presentare le proprie canzoni.
Luigi Tenco, Fabrizio De André, Gino Paoli, Sergio Endrigo, Bruno Lauzi e Umberto Bindi; questi sono i nomi di spicco che segnarono il decennio forse più prolifico della storia musicale italiana.
Focalizziamo la figura di Umberto Bindi: un grande artista emarginato dai critici, dalla stampa e dal mondo dello spettacolo di cui faceva parte, a causa della sua dichiarata omosessualità arrivando a denunciare in diretta TV le ingiustizie subite nel corso degli anni.
Schivo e introverso trova grande conforto nella musica e intraprende lo studio del pianoforte e della fisarmonica.
Le sue composizioni sono pervase da una nota malinconica ma sono di assoluta eleganza nella composizione che poggia – prevalentemente – sulle note di pianoforte che accompagna la sua voce la quale, quasi sussurrando, entra in punta di piedi.
Interprete raffinato così come sono raffinati i suoi movimenti del corpo e delle braccia per sottolineare – dolcemente – i passaggi più importanti della canzone.
Compone, tra le altre, “Riviera”, “Arrivederci”, “Io e il mare“, “D’ora in poi”, ed i capolavori assoluti “Il nostro concerto”, “Il mio mondo”, “La musica è finita”
Termina la sua vita terrena a Roma il 23 maggio 2002 avendo appena i mezzi minimi per sopravvivere grazie alla legge Bacchelli, quasi dimenticato da tutti, anche da coloro che erano stati beneficiati dall’artista.
E’ tempo quindi di ricordare Umberto Bindi, giovedi’ 12 maggio 2022 a Roma, per il 90° anniversario della nascita con una lezione spettacolo al Conservatorio Santa Cecilia e una serata-tributo a Officina Pasolini
Prima parte dello spettacolo:
“OVUNQUE SEI”
“una lezione” su Umberto Bindi
ore 11.30 – Conservatorio di Santa Cecilia
con Morgan voce e piano , intervengono Ernesto Assante, Ernesto Bassignano, Enrica Corsi e Miguel Gotor (assessore alla Cultura di Roma Capitale)
Seconda parte
“IL NOSTRO CONCERTO”
Buon compleanno Umberto
ore 21.00 – Officina Pasolini – Teatro Eduardo De Filippo
evento organizzato da Officina Pasolini in collaborazione con
il Club Tenco e il Premio Bindi conduce Ernesto Assante con Ernesto Bassignano, Bungaro, Sergio Cammariere, Giovanna Famulari, Sasà Calabrese, Stefania Ambrosio, Stefano Di Battista, Barbara Eramo, Roberta Giallo, Pino Marino, Gabriella Martinelli, Morgan, Giovanni Pelosi, Cristiana Polegri con Stefano Fresi, Franco Simone
Il Club Tenco intende ricordare Umberto Bindi cantautore tra i più importanti compositori della sua generazione con un doppio appuntamento a Roma a lui dedicato: una lezione spettacolo al Conservatorio Santa Cecilia e una serata-tributo a Officina Pasolini.
Con “Arrivederci”, nel 1959, è stato il primo dei cantautori genovesi a debuttare discograficamente e il primo ad arrivare all’affermazione come compositore – ha detto il Responsabile artistico del Club Tenco Sergio Secondiano Sacchi e, in tale veste, ha inciso la canzone degli anni Sessanta.
Si parte quindi la mattina alle ore11.30 al Conservatorio Santa Cecilia di Roma (Sala Accademica, via dei Greci, 18) con un incontro dal titolo “Ovunque sei – «lezione» su Umberto Bindi”, di cui sarà protagonista Morgan (che si esibirà anche al concerto serale a Officina Pasolini) al piano e voce e in cui interverranno il cantautore Ernesto Bassignano, il giornalista Ernesto Assante ed Enrica Corsi ideatrice del Premio Bindi.
Per l’occasione sarà presente anche l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor. Un incontro culturale in cui si avrà modo di ascoltare passaggi della carriera del cantautore e di approfondire il significato di alcune sue preziose canzoni.
Alle ore 21 l’appuntamento è al Teatro Eduardo De Filippo di Officina Pasolini, HUB culturale della Regione Lazio per “Il nostro concerto – Buon Compleanno Umberto” una serata evento a cura di Ernesto Bassignano e Alberto Zeppieri in cui molti cantautori renderanno omaggio a Bindi che con le sue composizioni colte e i testi coraggiosi e poetici ha lasciato una traccia profonda nella storia della canzone italiana.
Tanti sono i colleghi di Umberto Bindi che saliranno sul palco: Ernesto Bassignano, Bungaro, Sergio Cammariere con Giovanna Famulari, Sasà Calabrese, Stefania Ambrosio, Stefano Di Battista, Barbara Eramo, Roberta Giallo, Pino Marino, Gabriella Martinelli, Morgan, Giovanni Pelosi, Cristiana Polegri con Stefano Fresi e Franco Simone. Condurrà la serata Ernesto Assante.
L’incontro “Ovunque sei– «lezione» su Umberto Bindi” è organizzato dal Club Tenco, in collaborazione con il Comune di Roma, il Premio Bindi e il Conservatorio Santa Cecilia. Ingresso libero.
L’evento “Il nostro concerto – Buon Compleanno Umberto” è organizzato con la preziosa collaborazione del Club Tenco, del Premio Bindi, di Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini che ringraziamo per avere accolto l’evento e curato l’organizzazione. Si potrà assistere alla serata in live streaming e in presenza con prenotazione al sito: http://officina-pasolini.eventbrite.com.
Per entrambi gli appuntamenti l’ingresso al pubblico è consentito con la mascherina FFP2
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