LA DANZA CLASSICA NEL 800

L’800 è stato il secolo che ha visto la diffusione del Balletto Romantico basato su una nuova sensibilità, su una nuova visione del mondo più libera ed appassionata, che dà voce ai moti dell’animo, ai sentimenti, al sogno romantico, alla passione amorosa che causa dolori e sofferenze; questa è la Danza Classica nel 800

Nel Balletto Romantico si nota la caratterizzazione di due stili di Danza: il Romantico, nato a fine 700 /  inizi dell’800 ed il Classico vero e proprio.

La Sylphide (1830) è stata la prima opera che, di fatto, ha dato inizio al periodo Romantico nel balletto caratterizzato da coreografie brillanti che miravano ad esaltare la bellezza dei movimenti e la virtuosa tecnica della prima ballerina che, con un sapiente uso dei passi sulle punte, enfatizzava la leggerezza, la grazia eterea, ben distante dai tipici movimenti “agonistici” dei ballerini.

La prima ballerina, Marie Taglioni, indossò per la prima volta quello che sarebbe diventato – da lì in poi – il costume tipico del balletto classico così come diventarono poi di uso comune le scarpe da punta con il gesso ed il tutù.

A metà secolo fu portata in scena una rappresentazione che segnò  la storia della danza come una delle massime espressioni dell’arte coreutica; presso l’Her Magesty’s Theatre di Londra si esibirono in un unico spettacolo, il “Pas de Quatre” le più acclamate ballerine dell’epoca: Marie Taglioni, Carlotta Grisi, Fanny Cerrito e Lucile Grahn.

Il successo fu clamoroso ed anche la Regina Vittoria ne rimase entusiasta.

Mentre le antiche e tradizionali Accademie europee segnavano il passo vediamo che la Russia, nel tardo 800, diviene la seconda patria della danza ed è in Russia che nasce lo Stile Classico nel balletto facendo così da spartiacque alla Danza Classica nel 800.

Artefice di questa nuova vita del balletto è il francese Marius Petipa che divenne il coreografo   del Balletto Imperiale Russo e Maitre del Balletto dello Zar.

Le sue coreografie combinavano sapientemente scene ballate e scene mimate secondo precise proporzioni, le scarpe da punta con gesso diventavano parte essenziale del balletto perché la ballerina doveva completare tutti i passi sulle punte, l’ordine delle danze che compongono il “pas de deux” fu rigidamente regolamentato.

I balletti di Marius Petipa  furono sempre accompagnati da successo e la Russia raggiunse l’apice per l’eccellenza delle sue Accademie che attrassero i migliori coreografi e ballerine europee.

In questo periodo nasce la Scuola Coreografica di S. Pietroburgo che diventò la più importante Accademia di Danza europea grazie all’impulso della grande artista Agrippina J. Vaganova il cui metodo fu seguito da altre eccellenti Accademie non solo in Russia ma in tutto il mondo.

Forse è gran merito della Russia aver fatto rinascere la Danza Classica nel 800 ed averla diffusa nel mondo grazie ai suoi artisti formatisi nelle varie Accademie.

Arrivederci al prossimo articolo.

LA RETE…PARALLELA

Ormai tutti noi quando sentiamo la parola “Rete” pensiamo immediatamente ad Internet ma, in questo caso, NO.

Vogliamo parlare di Rete Parallela intendendo quella che offrono ormai tutte le prestigiose Compagnie Petrolifere e dove l’automobilista può fare rifornimento di benzina, gasolio, LPG a prezzi ridotti rispetto a quelli praticati – dalla stessa Compagnia – presso la Rete Ordinaria.

Perché questo beneficio?

I fattori sono molti ed interessano tutta la c.d. “Filiera Distributiva”.

Proviamo ad elencare i principali elementi che concorrono a formare il prezzo di vendita presso la Rete Parallela più vantaggioso rispetto a quelli praticati – a listino –  in vigore presso la Rete Ordinaria.

Naturalmente l’elenco non è esaustivo in quanto concorrono molteplici voci, in assoluto marginali, ma che la somma delle quali produce il prezzo finale più favorevole.

La gestione dell’impianto carburanti è solitamente affidata ad una Azienda Collaterale a quella Petrolifera e viene impiegato personale interno anziché utilizzare un imprenditore esterno all’Azienda; ciò si traduce in una significativa economia di scala;

I costi di trasporto dei prodotti petroliferi sono ottimizzati poiché una sola autocisterna esce dalla raffineria a pieno carico e rifornisce 1 o 2 impianti stradali della Rete Parallela mentre sulla Rete Ordinaria si verifica che l’autocisterna rifornisce 4 o 6 impianti stradali con quantitativi minimi (dipende dall’ordine dell’imprenditore esterno) e ripetuti nel corso della settimana.

E’  facile quindi intuire che, in quest’ultimo caso,  i costi sono amplificati.

La Rete Parallela è informatizzata al massimo grado intendendo che tutte le attrezzature, compresi i livelli dei serbatoi, sono monitorati on line presso l’Azienda Collaterale che valuta con appositi e sofisticati programmi informatici  le vendite degli impianti a lei affidati, il trend delle stesse, i giorni previsti di maggiore richiesta… e procede  a far uscire le autocisterne programmando gli orari, l’itinerario del percorso che deve essere il minore possibile, non deve creare intralcio alla normale circolazione cittadina e che si deve – tendenzialmente – svolgere negli orari di minore impatto veicolare.

Le spese di manutenzione degli impianti sono razionalizzate in quanto gli impianti della “Rete Parallela” sono generalmente moderni e con un unico design e look; anche qui si ottiene una razionalizzazione dei costi essendo le attrezzature tutte uguali, al contrario di quanto possiamo notare sulla Rete Ordinaria dove esistono attrezzature…le più disparate.

Anche le spese amministrative nella gestione di un impianto incidono in misura ridotta poiché le stesse sono attribuite all’ Azienda Collaterale nella sua unicità ottenendo, anche qui , una significativa economia di scala.

Queste, e molte altre, sono le motivazioni che ci spiegano come mai noi automobilisti riscontriamo che per lo stesso prodotto petrolifero venduto dalla stessa Azienda Petrolifera troviamo prezzi allettanti se ci rivolgiamo alla Rete Parallela della Compagnia Petrolifera.

Naturalmente il fenomeno è ricco di luci ma anche di ombre e ne riparleremo a breve.

CHIAMATA ALLE ARTI !

Questo importante evento intende fare il punto, a distanza di 1 anno dalla entrata in vigore della Legge c.d. “Art Bonus”, sui risultati ottenuti e, principalmente, a sensibilizzare i vertici del mondo manageriale ed industriale delle opportunità fiscali  loro offerte con la donazione in denaro a favore della cultura.

Il donatore può usufruire di un credito di imposta del 65%

L’incontro è organizzato da Arcus,  Federmanager e Vises Onlus in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Polo Museale del Lazio.

Tutti i relatori sono di eccellente profilo ed avranno l’opportunità di lanciare il messaggio di “Chiamata alle Arti”  diretto all’imprenditoria la Dott.ssa Edith Gabrielli Direttrice del Polo Museale del Lazio, il Dr. Ludovico Ortona Amministratore Unico Arcus, il Dr. Stefano Cuzzilla Presidente Federmanager, la Dott.ssa Rita Santarelli Presidente Vises Onlus.

Anticipiamo solo alcuni degli interessanti argomenti che saranno esposti più diffusamente nel corso dell’evento:

 

  • Art Bonus: contenuti e ambiti di applicazione;
  • Come rispondono le Aziende a quella che possiamo definire una vera e propria “Chiamata alle Arti” per imprese e società civile?
  • L’Arte, il patrimonio del futuro;
  • Cultura e mecenatismo delle istituzione private: progetti e prospettive;

 

Interverranno nell’opera di divulgazione dell’ “Art Bonus” anche illustri giornalisti, rappresentanti del mondo politico, universitario ed economico.

Chiuderà i lavori di “Chiamata alle Arti” il Ministro Dario Franceschini.

L’appuntamento, con ingresso gratuito, è per martedi 2 febbraio 2016 a Roma, Museo nazionale del Palazzo di Venezia – Via del Plebiscito 118 dalle 9,00 alle 13,00

Per maggiori informazioni scrivere a: pm-laz.ufficiostampa@beniculturali.it   o telefonare al numero 06 69994347

Il Ride Sharing di BlaBlaCar

Per condividere le spese del viaggio in macchina basta pubblicare l’annuncio su Internet ed aspettare di essere contattato da chi ha bisogno di un passaggio; l’attesa non sarà lunga.

Questo sistema si chiama “Ride Sharing” (condivisione del viaggio) ed il sito più famoso e completo che svolge questo servizio è BlaBlaCar che in Europa sta “macinando” numeri inimmaginabili in termini di iscritti ed utilizzatori.

BlaBlaCar è oggi la piattaforma di “Ride Sharing” leader in Europa e nel mondo intero e poggia su una Community che conta più di 25 milioni di utenti distribuiti in 22 paesi; si stima che in Italia il “Ride Sharing” sia utilizzato da oltre 1 milione di utenti.

In pratica BlaBlaCar è una Community on line che mette in contatto  e riunisce conducenti e passeggeri diretti verso una medesima destinazione;  uno degli aspetti più interessanti del “Ride Sharing” è la Comunità che si crea in macchina, durante il viaggio, dove è possibile conoscere un gran numero di persone – peraltro tutte verificate dall’Azienda – ed accrescere così la socialità e l’interscambio esperienziale.

In Italia, a seguito di una crescita esponenziale del numero degli utilizzatori, BlaBlaCar è oggi considerata una vera e propria rivoluzione  della mobilità tradizionale che punta nella direzione “smart & social”; si stà affermando come un nuovo stile di vita.

Quale è il fine ?

Viaggiare in compagnia, socializzare e condividere i costi.

Quale è il segreto del  suo indubbio successo ?

  • L’iscrizione per l’utente è completamente gratuita;
  • Sono richieste poche ma basilari informazioni quali nome e cognome, email, età, numero di telefono; tutte le informazioni saranno sottoposte a verifica per ovvie ragioni di sicurezza;
  • I suoi evidenti vantaggi in termini di eco sostenibilità, risparmio economico e, principalmente, in termini di ampliamento della socialità diffusa;
  • Le regole sono semplici, chiare ma debbono essere rispettate affinchè il servizio funzioni alla perfezione a beneficio di tutta l’utenza.

Come fare ?

  • Se cerchi un passaggio devi collegarti al sito BlaBlaCar, cercare la tratta di tuo interesse e contattare il conducente per prendere accordi (appuntamento, orario…);
  • Se offri un passaggio devi seguire la stessa procedura.

BlaBlaCar  suggerisce, per ogni tratta, un prezzo equo ed indicativo in funzione del percorso, dei costi annessi (es. tariffe autostradali) e di altri parametri rinvenibili nel singolo profilo del conducente;  è quindi opportuno  completare il profilo con la dovuta attenzione (foto dell’auto…).

Affidabilità e sicurezza

  • BlaBlaCar tiene in gran conto e divulga i commenti di FeedBack di tutti gli utilizzatori e pertanto la Community può effettuare una scelta consapevole e trasparente;
  • Nessun utente può utilizzare Nickname, pseudonimi, alias ma solo il reale nome e cognome;
  • Foto, indirizzi mail, numeri telefonici sono preventivamente sottoposti a verifica;
  • Laddove il servizio prenotazioni on line è già attivo (tutto il Nord Italia, Emilia e Toscana) BlaBlaCar offre una copertura assicurativa aggiuntiva – gratuita – sia per il conducente che per i passeggeri.

I costi ?

I passeggeri pagano il loro posto in macchina prima del viaggio mediante carta di credito a favore di BlaBlaCar che girerà poi gli importi al conducente, a fine viaggio, al netto di circa il 10% di commissioni, sempre a carico del passeggero, che rimarranno a BlaBlaCar.

Beh, visto il successo, forse è una esperienza da provare.

LA DANZA CLASSICA NEL 700

La danza classica nel 700 si affrancò completamente da quella che possiamo ben definire la “danza di corte” nella quale  i danzatori erano posti al centro di un apposito spazio e circondati dai cortigiani.

Assistiamo invece, ora,  ad un nuovo concetto di visione ed esecuzione delle danze che si svolgono su un palcoscenico posto di fronte agli spettatori.

La coreografia doveva seguire delle linee prospettiche tali da favorire la migliore visione al pubblico.

La scenografia usava linee diagonali ed anche i movimenti e gli atteggiamenti degli artisti dovevano assumere posizioni denominate in “èpaulement” cioè di rotazione del busto in linea diagonale.

Scopo principale era stupire il pubblico e quindi fu data particolare, e forse eccessiva attenzione, alla mera eleganza delle linee, alla creazione di passi sempre più complessi capaci di colpire lo spettatore.

La danza classica nel 700 sviluppo la sua tecnica ed ampliò i virtuosismi , prevalentemente maschili, fino al punto di scadere in pura acrobazia spinta.

Fu  quindi creato il “divo” del palcoscenico alla stessa stregua del “divo” della lirica.

La danza, la nobile arte, si tramutò  in una pura esibizione di virtuosismi tecnici, in un esercizio artificioso.

Questa nuova visione della danza che tendeva ad una perfetta imitazione della natura per  trasmettere così  allo spettatore le emozioni naturali generò invece un nuovo concetto di esibizione, anch’esso artificioso.

La concezione dell’arte era basata sui concetti naturalistici; pittori, scultori, musicisti erano considerati eccelsi solo se sapevano imitare la natura.

Non a caso il settecento è chiamato il secolo delle riforme che influenzarono tutti gli aspetti umani;  anche nell’ambito della danza fu avvertita la necessità di uscire dai canoni pre costituiti, rigidamente codificati ed artificiali per avvicinarsi all’essenza intima dell’uomo.

La danza classica nel 700 ha giovato dell’Illuminismo ed in questo periodo Jean Georges Noverre in Francia  e Gaspare Angiolini in Italia ruppero con il passato  esortando a liberare il corpo della ballerina dai pesanti ed ingombranti vestiti, dalle maschere, dalle scarpe con il tacco e dalle “molto improbabili” parrucche .

Furono due grandi ballerine dell’epoca , Marie Anne de Cupis de Camargo e la sua rivale artistica Marie Sallè,  ad accogliere questa esortazione adottando leggeri  abiti di velo eliminando anche le altre “sovrastrutture”.

Solo nei primi anni dell’ 800 un coreografo napoletano, Salvatore Viganò, mise mano ad una rielaborazione radicale del pensiero ma, di questo, ne parleremo in un prossimo servizio che tratterà la danza nell’ 800

Ringraziamo l’Accademia delle Arti di Roma, Via Isacco Newton e la sua Direttrice Catia Di Gaetano per la consulenza fornitaci.

A presto.