La Danza Classica

 Una rigida disciplina che è alla base della tecnica di ogni altro stile

La Danza Classica, quella che noi  conosciamo, è l’armonioso risultato di una pluralità di regole applicate alla danza che veniva già praticata presso le corti nel periodo rinascimentale.

Il Balletto, inteso come espressione teatrale nel quale il linguaggio della danza si coniuga mirabilmente a quello della musica e a quello delle arti figurative, trae la sua origine dagli intermezzi danzanti che venivano eseguiti tra le innumerevoli portate durante i lauti banchetti.
Il Balletto, sempre più codificato nei “passi base” , si fuse poi con elementi della danza “popolare” e venne perfezionato in Italia e -successivamente- in Francia ove raggiunse nel corso del 1700 la sua massima espressione artistica.
Da quanto sopra detto è quindi intuitivo affermare che tutta la terminologia adottata sia in lingua francese e che sia francese  colui che codificò i passi della tecnica accademica (Monsieur Beauchamps, maestro di ballo dell’Académie de Musique et de Danse)

Nel corso del 1800 il Balletto Classico subì una importante evoluzione dovuta a due fattori: l’utilizzo sistematico della “scarpetta a punta” , gioia e dolore delle danzatrici poiché indossare “le punte” attesta il raggiungimento di un primo ambito obiettivo professionale ma – nel contempo – il loro utilizzo provoca piaghe, dolore, callosità; il secondo fattore evolutivo è dato dall’adozione di nuovi accordi e temi musicali che accompagnano il Balletto Classico.

Il Balletto Classico, come lo ammiriamo noi oggi, nasce dall’unione del c.d. libretto (cioè la storia che viene rappresentata sul palco) e della coreografia che lo accompagna.
Il risultato eccelso si raggiunge quando la coreografia e la musica si fondono mirabilmente insieme.
La maggior parte dei balletti si compone di quattro parti principali:

1. adagio
2. variazione femminile 
3. variazione maschile 
4. allegro

affinchè tutti i ballerini possano mostrare il loro talento sia singolo che di gruppo.
Nelle più importanti scuole di danza ( Francia, Russia, Inghilterra, Danimarca, Italia) si crearono differenze prevalentemente stilistiche ma anche se i metodi e gli stili adottati si differenziavano tra loro, tutte le scuole avevano in comune sia la terminologia che i passi base.

Il Balletto Classico in genere si incentra sulla ballerina o etoile mettendo quasi in secondo piano gli altri ruoli e focalizza su di lei l’attenzione del pubblico; diventare ballerina e poi etoile implica un continuo e faticoso lavoro  sulle punte, sulla tecnica e, di base, su una non comune capacità di sacrificio.

Da un lato, dunque, una tecnica specifica, rigorosa, che plasma il fisico e la mente, dall’altra una carica emotiva che rende spontaneo e quasi naturale ogni  movimento.

Lo studio della Danza Classica  è consigliato dagli 8 anni d’età ma dai 4 agli 8 anni i bambini possono seguire un corso propedeutico necessario a predisporre il corpo alla tecnica accademica.

E’ appunto con la ginnastica propedeutica che si accompagna il bambino al movimento senza forzarlo verso posizioni estreme o agonistiche assolutamente sconsigliate ad una fase di crescita così delicata.
Una lezione di Danza Classica inizia con gli esercizi alla sbarra (pliébattement tendu, jeté) che vengono poi riproposti al centro sala, senza il supporto della sbarra e con uno scopo essenzialmente coreografico: al centro si studiano le basi dei giri (pirouettes) e molti dei passi si studiano anche effettuando la “diagonale” in cui il ballerino esegue dei giri e dei passi in sequenza preordinata attraversando in diagonale la sala.
Tutti i passi della Danza Classica, che sono centinaia, vengono armonizzati tra loro in molteplici combinazioni artistiche.

Danza Classica: la base di ogni altro stile

La Danza Classica è una scuola di assoluto rigore e una disciplina che non tutti i fisici riescono ad interpretare nel modo più perfetto.
Pur essendo destinato a tutti lo studio di questa rigorosa disciplina  non sono molti coloro che riescono a trarre la loro maggiore ispirazione e realizzazione nell’eseguire esercizi che richiedono anni di seria e costante preparazione.
Diventare un eccellente ballerino classico è cosa davvero complessa ma è altrettanto vero che la Danza Classica costituisce una base imprescindibile per tutti gli altri stili di ballo.
L’impostazione delle spalle, del tronco, delle gambe, la consapevolezza del movimento e il dominio del proprio corpo non possono prescindere dallo studio e dalla ricerca di una postura “pulita, morbida, naturale, plasmata” che solo la Danza Classica può offrire.

Come diventare ballerina classica

ballerina classica

Diventare ballerina classica in qualche teatro famoso del mondo è il sogno di diverse adolescenti che indossano per la prima volta le scarpette da danza. Da giovanissimi si hanno una miriade di sogni che con il crescere svaniscono ma a volte, però, se si ha molta volontà per seguire duri allenamenti e una dieta ferrea si può raggiungere tale obiettivo. Continua a leggere

Legge 104 Diritto al trasferimento?

Legge 104 e mobilità

Non è ancora il caso di gridare “vittoria” in quanto è ben noto che la complessità della macchina burocratica e, con essa, le Istituzioni, male si adeguano alle sentenze dei Tribunali.

Vedremo… in ogni caso è bene gioire per una importante e storica sentenza che la Corte d’Appello di Sassari ha emesso e che sancisce il diritto al trasferimento di un familiare che assiste un disabile, in una sede lavorativa quanto più vicina al domicilio dell’assistito.

Veniamo ai fatti   

  • A febbraio 2014 una impiegata aveva chiesto all’Ufficio Scolastico il trasferimento, motivato e documentato, da Palau a Sassari per accudire il figlio portatore di handicap grave;
  • L’Ufficio Scolastico, attenendosi al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, ha negato il trasferimento;
  • A maggio del 2015 il Giudice del Lavoro concordò con quanto affermato dall’Ufficio Scolastico negando la sussistenza di tale diritto a favore del lavoratore ed attribuendo tale materia alla trattazione in sede di C.C.N.L. integrativo;
  • Il ricorso promosso dall’impiegata è stato esaminato dai Giudici che hanno stabilito il diritto della madre di avvicinarsi alla città di residenza per continuare a svolgere la propria attività lavorativa ed assistere il figlio; l’Ufficio Scolastico è stato inoltre condannato a pagare le spese legali e risarcire l’impiegata;
  • L’impiegata lavorerà nella sede scolastica da lei indicata al momento del bando relativo alla mobilità del personale

Le motivazioni della sentenza, che ha visto riconosciuto il diritto dell’interessata al trasferimento espressamente previsto dall’art. 33 della Legge 104/92 quinto comma, pongono in particolare evidenza la  discrasia tra le norme contenute nel C.C.N.L. e la Legge;  non si tiene conto di quanto  previsto per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti dei disabili che rappresentano i supremi interessi garantiti dalla Costituzione i quali – affermano i Giudici – non possono essere disattesi.

Gli stessi Giudici, pur comprendendo le importanti esigenze organizzative dell’Amministrazione, tesa a dare un ordinato e strutturato assetto all’intero sistema, affermano che “l’esigenza del datore di lavoro” non può in ogni caso comprimere l’inalienabile diritto alla tutela del disabile e che appellarsi alle esigenze organizzative cancella- di fatto – le previsioni contenute nella sopra citata Legge 104

La Corte d’Appello ha inoltre annullato, essendo in contrasto con una norma imperativa, l’art. 7 del C.C.N.L. del 2014 per la mobilità del personale docente e ATA e di tutte le norme ad esso collegate. L’azione legale promossa e portata avanti da questa coraggiosa madre l’ha vista vincitrice  ma, cosa ben più importante e meritoria, ha visto affermare con forza il diritto di suo figlio all’assistenza di cui ha necessità.

 

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Sono trascorsi solo 6 mesi dalla nomina della grande Eleonora Abbagnato, étoile dell’Opera di Parigi, nel ruolo di Direttrice del balletto del Teatro dell’Opera di Roma ed ecco che viene impressa una epocale svolta alla programmazione ed alla qualità delle rappresentazioni artistiche in cartellone.

Il prestigio dell’ultra centenario Teatro Costanzi (dal nome del suo costruttore che lo realizzò nel 1880) e che, dal 1947,  ha assunto l’attuale importante denominazione “Teatro dell’Opera di Roma” verrà ancora di più esaltato con la presentazione di eccellenti opereballetti e concerti;  il Teatro è destinato ad essere sempre più il fulcro di una attività culturale di eccellenza in campo nazionale ed internazionale.

GISELLE, forse il più classico dei balletti romantici, è presentato nella coreografia di Patricia Ruanne già principal dancer al Royal Ballet e al London Festival Ballet dove fu partner nientemeno che di Rudolf Nureyev. La rappresentazione ha visto il suo debutto il 20 ottobre e l’appassionato pubblico ha mostrato grande partecipazione e soddisfazione per l’eccellente esibizione.

Le repliche sono previste fino al 27 ottobre.

Les ètoiles dell’Opera di Parigi, Amandine Albisson  e Mathias Heymamm, interpreteranno per alcune rappresentazioni il ruolo di Giselle e Albrecht.

Nel balletto la figura di Giselle  sarà anche affidato a Gaia Straccamore, Susanna Salvi e Rebecca Bianchi mentre, il ruolo di Albrecht , sarà portato sul palcoscenico anche da Giacomo Luci, Alessio Rezza e Claudio Coviello il quale interpretando proprio il ruolo di Albrecht  fu nominato primo ballerino al Teatro alla Scala di Milano.

Tornando alle parole che Eleonora Abbagnato pronunciò il giorno del suo insediamento al Teatro dell’Opera di Roma “Porterò il nostro corpo di ballo al livello della Scala” possiamo affermare con entusiasmo che con queste rappresentazioni si vedono concretamente e qualitativamente i risultati attesi.

Ma non è tutto

Dal 30 ottobre al 7 novembre andrà in scena  Coppèlia nella versione di Roland Petit il quale trasferisce la classica versione in una più moderna ambientazione ma avremo, comunque, la gioia di poter ammirare i suoi passi di valzer con la bambola Coppèlia.

Dal 20 dicembre al 8 gennaio 2016 potremo ammirare l’intramontabile, il classico e sempre amato “Lo Schiaccianoci” con la musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij

Un’altra meritevole iniziativa è “Anteprima Giovani” , Vietato ai maggiori di 26 anni, ed offre a soli 15 euro una recita in anteprima o, un abbonamento per 9 rappresentazioni, a soli 100 euro.

Per maggiori informazioni rivolgersi alla Biglietteria del Teatro dell’Opera di Roma

Sig. Leonardo Magno
Piazza Beniamino Gigli, 1
00184 Roma
Tel. 06 4817003 – Fax 06 4881755
ufficio.biglietteria@operaroma.it

Libriamoci…a scuola

Libriamoci…a scuola

Dal 26 al 31 ottobre 2015 si svolgerà la seconda edizione di Libriamoci: giornate di lettura nelle scuole.

La manifestazione è promossa dal Centro per il libro e la lettura (MiBACT) e dalla Direzione Generale per lo Studente (MIUR)

L’iniziativa ha il preciso e meritevole obiettivo di avvicinare alla lettura il mondo della scuola, da quella dell’infanzia alle secondarie, al mondo “esterno” costituito dagli scrittori, autori, giornalisti, personaggi della cultura e dello spettacolo, Associazioni culturali, Editori affinchè la cittadinanza tutta e le famiglie possano accedere nelle aule scolastiche e leggere o commentare o ascoltare la lettura delle opere.

Libriamoci non è una rigida iniziativa destinata ad una elite minoritaria di studenti ma è quanto di più culturalmente fantasioso possa svilupparsi nei ragazzi.

Gli studenti, con il supporto degli insegnanti, potranno dare spazio alla loro fantasia, creare schemi di lettura creativa, cimentarsi in “sfide” tra classi, interpretare in  veste teatrale un’opera, leggere alcuni brani e commentare insieme allo scrittore il suo componimento; questo e tanto altro.

L’Associazione Il Mulino Onlus Editore parteciperà all’evento Libriamoci mettendo a disposizione sia le opere già edite che gli autori delle stesse;  gli argomenti che verranno proposti riguarderanno il sociale (terzo settore) ,  una rivisitazione in chiave moderna di un argomento filosofico ed una opera che tocca il fenomeno dell’integrazione socio culturale.

A far data dal 21 settembre tutte le scuole potranno accedere all’indirizzo  http://risorse.cepell.it/libriamoci  e,  seguendo le opportune istruzioni,  iscriversi all’iniziativa Libriamoci ed illustrare il programma previsto.

Nessun timore: qualora necessario è a disposizione una efficiente segreteria organizzativa a cui rivolgersi : libriamoci@stilema-to.it nonché la Dott.ssa Alessandra Verrienti 389 9291692 e Stilema 389 9298219 (please , ore ufficio, grazie)

Ogni scuola partecipante concorrerà all’estrazione di 5 premi librari qualora registratasi tra le prime 1000 registrazioni;

Ogni insegnante che aderisce al progetto riceverà un Attestato di partecipazione.

E allora, coraggio, Libriamoci