113 E…ANDIAMO AVANTI

113 E…ANDIAMO AVANTI

113 E…ANDIAMO AVANTI113 E…ANDIAMO AVANTIE’ stato il caloroso ed emozionato pubblico del Teatro Comunale di Civitella Roveto a festeggiare con visibile partecipazione la replica numero 113 dello spettacolo Il Catamarano, il monologo scritto da Gabriele Mazzucco e recitato da Andrea Alesio che si è tenuta il 24 aprile’22

Raggiungere le 113 repliche, destinate nel breve ad aumentare grazie alle prossime imminenti programmazioni, è un fenomeno inconsueto – forse unico nel panorama teatrale – e indica gli “ingredienti” necessari a confezionare una rappresentazione che è sempre più viva ed apprezzata dallo spettatore.

IL TESTO

113 E…ANDIAMO AVANTI

Gabriele è scrittore e regista teatrale, attore, docente, sottile e raffinato dissacratore, ricco di iniziative artistiche, autore anche di molti altri prestigiosi successi quali ”La storia di mezzo”, “Ciancicagnocchi”, “M’iscrivo ai terroristi”, “Il fantasma della Garbatella”, “Angie”

Ha dato vita ad uno spettacolo brioso che sa creare profondi, assoluti e riflessivi momenti di silenzio in sala e momenti di gioiosa allegria per le sue battute che non sono mai scontate o banali.

Gabriele si confessa e dice di non sentirsi mai pronto prima di un debutto o di una replica; è come se fosse sempre la prima volta, con la normale ansia e la voglia di fare sempre meglio. Sono il primo giudice di me stesso e vivo in modo profondo e viscerale ogni rappresentazione, dalle prime fasi fino all’ultima replica. Quando seguo gli spettacoli dalla regia ripeto una dopo l’altra le battute in parallelo agli attori in scena. Spesso mi lascio andare a digressioni e valutazioni in tempo reale. Molti colleghi o amici che hanno vissuto con me in regia i miei spettacoli parlano del mio modo di vivere le repliche come “di uno spettacolo nello spettacolo”: il bello è che in quel momento non me ne accorgo assolutamente

L’ATTORE

113 E…ANDIAMO AVANTI

Andrea, magnifico e poliedrico interprete del monologo al quale trasmette i molteplici stati d’animo che provengono dai vari personaggi evocati nella pièce i quali, pur essendo materialmente assenti, prendono vita attraverso l’interpretazione di Andrea.

Assistiamo così alla improbabile figura di “Peppe er monnezzaro” rozzo di animo e di abitudini, del giovane regista naif che si crede proiettato verso l’immancabile successo grazie alla sua versione contemporanea e un po’ strampalata dell’opera Il Catamarano, della “bidella bigotta” che…arriva direttamente dal 1400 e, infine, viviamo il suo delicato e rasserenante amore ritrovato nei confronti di Francesca, mai dimenticata compagna di scuola delle elementari.

Su tutto lo spettacolo aleggia, seppur assente, la meravigliosa figura del nonno Angelo Mario sempre vivo nel cuore di Andrea e suo costante punto di riferimento.

Ed è proprio Il Catamarano a rappresentare il legame che unisce le esistenze di nonno e nipote e di tutto ciò che ruota intorno a loro.

IL PARTNER

PH Silvia Salvatore

 

Teatranti tra Tanti https://www.teatrantitratanti.it/ E’ una Compagnia che porta in scena spettacoli di livello grazie all’opera instancabile dei Direttori Artistici Alessandro Martorelli e Antonio Pellegrini con Cinzia Pace nel ruolo di Project Manager; insieme ad essi abbiamo riscoperto molti punti di affinità artistica.

Essi sono la spinta propulsiva della Compagnia e artefici della diffusione culturale nel territorio.

Li ringraziamo per il supporto che ha consentito di vivere insieme al pubblico la rappresentazione n. 113 de Il Catamarano

Ma “l’ingrediente” principale a cui riconoscere la massima attenzione, con il quale è fondamentale stabilire quel sottile e scambievole legame di sentimenti è lo SPETTATORE che vive in simbiosi la rappresentazione insieme all’autore e all’attore.

Grazie

 

 

 

LA DAREC ACADEMY E IL MUSICAL

LA DAREC ACADEMY E IL MUSICAL

di Flaminio Boni

LA DAREC ACADEMY STRINGE NUOVE PARTNERSHIP CON PRESTIGIOSI ENTI CERTIFICATORI E UNIVERSITA’

LA DAREC ACADEMY E IL MUSICALPER LA FORMAZIONE AL MUSICAL E PROSEGUE LE SELEZIONI DEI NUOVI ALLIEVI

Video Promo: https://www.youtube.com/watch?v=hR4aSSwxYdI

Orgogliosa dei nuovi obiettivi raggiunti attraverso la partnership con importantissimi Enti certificatori e Università italiane e straniere, la Darec Academy prosegue le selezioni per l’accesso all’Accademia di Formazione Professionale al Musical.

Grazie agli accordi con queste nuove e autorevoli istituzioni, l’offerta formativa proposta dall’Accademia diventa ancora più appetibile per quei giovani che aspirano a lavorare nel mondo dello spettacolo dal vivo, dando un valore aggiunto alla formazione dei propri allievi.

L’incontro tra DAREC ACADEMY E UNIVERSITY OF WEST LONDON 

LA DAREC ACADEMY E IL MUSICAL

consentirà agli allievi di intraprendere un percorso di studi con esame finale sul CANTO MUSIC THEATRE.

La partnership tra DAREC ACADEMY E RSL – AWARDING THE CONTEMPORARY ARTS permetterà agli allievi di approcciarsi a qualsiasi disciplina a scelta, con particolare attenzione al PAA – PERFORMANCE ARTS AWARDS.

Le suddette partnership consentiranno agli allievi di ottenere  CERTIFICAZIONI DI LIVELLO UNIVERSITARIO RICONOSCIUTE DALLA COMUNITA’ EUROPEA

Grazie all’accordo con UNIARES – E _CAMPUS UNIVERSITA

LA DAREC ACADEMY E IL MUSICAL

gli allievi potranno conseguire la Laurea in Letteratura, Musica e Spettacolo indirizzo Artistico Audiovisivo e dello Spettacolo e accedere a questo e altri corsi con un SCONTO ESCLUSIVO.

I prossimi provini si terranno su PRENOTAZIONE il 5 e il 15 ottobre presso la sede della DAREC ACADEMY, Via Lucio Elio Seiano, 21 (Zona Tuscolana – Metro A – Giulio Agricola).

Per prenotare la tua audizione clicca qui e compila il form:

https://www.darec-academy.it/audizioni/

Il comitato direttivo offre l’opportunità di ottenere borse di studio.

Per tutte le informazioni sull’Accademia, visita il sito https://www.darec-academy.it/ 

Darec Academy

Via Lucio Elio Seiano, 21 (Zona Tuscolana – Metro A – Giulio Agricola)

06.71049953

3453448882

info@darec-academy.it

Ufficio Stampa

Flaminio Boni

flaminioboni@gmail.com

 

IL NUOVO CAMILLERI E’…GIANNI MONTALTO

IL NUOVO CAMILLERI E’…GIANNI MONTALTO

A cura di Ilaria Solazzo.

Gianni Montalto è nato a Formia in provincia di Latina il 16 dicembre 1961. Sin da ragazzo la cultura egizia, e la storia millenaria che la alimenta, non ha mai smesso di affascinarlo. “La figlia del re” è il suo romanzo di esordio.

E’ uno scrittore contemporaneo bravissimo che tutti dovremmo conoscere… capace di suscitare grande ammirazione e feroci critiche, ma mai di lasciare indifferenti i suoi lettori. Il modo migliore per “scoprirlo” è, ovviamente, leggere il suo libro.

IL NUOVO CAMILLERI E’…GIANNI MONTALTO

I protagonisti di questa storia sono un uomo ed una donna Mary e Richard, i quali si trovano in Egitto, nella Valle dei Re, per una missione unica nel suo genere: il loro scopo è ritrovare un antichissimo manoscritto che dimostrerebbe l’esistenza di una figlia avuta dal faraone Tutankhamon a soli diciassette anni.

Informazioni concrete e leggenda si intrecciano intorno alla storia del manoscritto, ma i due archeologi sono convinti della sua esistenza e non intendono deludere il loro finanziatore. Non sono, però, gli unici ad avere intrapreso la ricerca del prezioso reperto: poco lontano dal loro campo, infatti, un’altra squadra ha il loro medesimo obiettivo. Gli scavi non portano alla luce granché, finché iniziano a manifestarsi degli eventi strani e inspiegabili: un vento furioso si abbatte sulla Valle scardinando le tende degli operai, e proprio quella notte Mary ritrova casualmente uno strano manoscritto.

Che sia quello che tutti stanno cercando? Qualcuno, però, sta seguendo nell’ombra ogni loro mossa, e da quel momento nessuno sarà più al sicuro. Tra continue sparizioni del manoscritto e brutali uccisioni, sarà arduo ricomporre i pezzi di questo intricato puzzle. Chi intende far conoscere la verità, e chi invece vuole solo confonderla?

La lettura scorre tra fortissime emozioni, enigmi da svelare, riferimenti storici e descrizioni affascinanti dei luoghi e dei personaggi che vengono sapientemente avvolti da un’aura che trasmette al lettore forti sensazioni visive ed emotive. La soluzione dell’enigma principale viene dispensata a piccole gocce, tramite la risoluzione di enigmi minori.

Oggi, abbiamo contattato l’autore, al quale abbia rivolto quattro domande per voi.

IL NUOVO CAMILLERI E’…GIANNI MONTALTO

ILARIA – Quando hai maturato l’idea di scrivere un romanzo?

GIANNI – Covavo da tempo l’idea di scrivere un romanzo, così circa due anni fa ho voluto dare sfogo alla mia immaginazione. Sono un appassionato della cultura egizia da quando ero ragazzo e mi piaceva l’idea di una storia che traesse origine dalle gesta di uno dei faraoni più famosi agli occhi del mondo, Tutankhamon. Il suo regno è durato molto poco, ma la scoperta della sua tomba, avvenuta nel 1922, lo ha fatto assurgere a gloria imperitura. Desideravo far muovere i personaggi in un ambiente reale ma con richiami al passato e spero d’esserci riuscito. Ho voluto dare un’impronta molto dinamica alla storia con un ritmo serrato, per invogliare il lettore a restare incollato al libro, sorprendendolo con frequenti colpi di scena, trascinandolo a un finale inaspettato. In buona sostanza, si tratta di un thriller moderno che si presta a più soluzioni perché ritengo che il lettore debba “interpretare” la storia come meglio desidera senza subire influenze esterne cercando tuttavia di cogliere il pensiero dell’autore.

ILARIA – Com’è nata in te l’idea di scrivere questa brillante storia?

GIANNI – La cultura egizia mi affascina da sempre. Ho avuto modo di leggere molti romanzi ambientati nell’antico Egitto e non volevo emulare altri autori, anche se molto blasonati, e così la mia storia l’ho ambientata ai giorni nostri. I luoghi in cui si muovono i personaggi sono in parte inventati anche se la loro descrizione, a volte molto particolareggiata, potrebbe far pensare a siti esistenti. Io penso che, al di là della storia narrata, il lettore dovrebbe essere lui stesso protagonista, tanto quanto i personaggi che ne fanno parte, catapultandolo in essa per renderlo partecipe di ogni situazione, diventando padrone dell’azione. Soltanto così potrà determinare gli eventi fino a prevederli ancor prima che glieli si rendano noti. Credo che ogni autore voglia che questo accada: sorprendere il lettore è il risultato migliore che uno possa aspettarsi.

ILARIA – Leggendo il tuo libro ho avuto la sensazione che tu abbia voluto lasciare aperta una porta al lettore affinché potesse dare una propria e personale interpretazione alla narrazione; sbaglio?

GIANNI – Hai perfettamente ragione. Ho voluto mettere il lettore al centro della scena, lasciandogli la libertà di interpretare a suo piacimento il racconto, sperando di averne condiviso molte aspettative.

ILARIA – Hai scritto “La figlia del re” con un obiettivo ben preciso?

GIANNI – L’idea era quella di propormi con una storia che poteva suscitare l’interesse del pubblico. La cultura egizia affascina da sempre il mondo e così ho pensato di metterla alla base di un racconto che avrebbe potuto incuriosire il lettore. Questo era l’auspicio. Solo il tempo mi dirà se avrò raggiunto l’obiettivo.

Dettagli sul libro

Titolo del libro: “La figlia del re”.
Autore: Gianni Montalto.
Genere: romanzo.
Editore: Europa Edizioni.
Formato: brossura.
Pubblicato: 31/03/2021.
Pagine: 346.
Lingua: italiana.
Isbn o codice id: 9791220108010.
https://www.europaedizioni.com/prodotti/la-figlia-del-re-gianni-montalto/

Auguriamo a Gianni Montalto tanto successo e vi invitiamo a comprare e leggere il suo eccellente libro.

 

ADDIO A RAFFAELLA CARRA’

ADDIO A RAFFAELLA CARRA’

Regina indiscussa della tv.
A cura di Ilaria Solazzo.

Raffaella ci ha lasciati. E’ andata in un mondo migliore dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”.

Con queste parole Sergio Japino ha dato l’annuncio unendosi al dolore dei nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici e dei collaboratori più stretti.

Cantante, conduttrice, ballerina, il suo successo non ha avuto confini arrivando in Sud America, in Francia, in Spagna. Attrice, grande comunicatrice ed icona di stile. Aveva 78 anni. L’ultimo suo post risale al 18 giugno scorso giorno del suo compleanno “Il vostro affetto mi commuove, vi abbraccio e vi auguro un estate con ritorno alla normalità“, con queste parole ha ringraziato tutti i suoi fans e colleghi che le hanno voluto lasciare un messaggio di auguri.

La notizia della sua scomparsa è arrivata come un temporale nel pomeriggio degli italiani. A dare il senso di cosa ha rappresentato la Raffa nazionale le parole di Renzo Arbore: “Gli storici parleranno della fine della bella epoque del piccolo schermo. Io provo un grande dolore per aver perso un’amica” e di Claudio Lippi su Facebook: “Dolcissima Raffaella, sei ferma, nell’ultimo tuo viaggio, davanti al palazzo RAI di Viale Mazzini che hai conosciuto e diretto da chi ti ha aiutato a diventare, grazie alla tua straordinaria professionalità, quella che sei diventata. Oggi parlano di te personaggi che non avrebbero mai saputo scoprire il tuo talento. Per fortuna hai milioni di persone ai quali mancherai davvero e che ti hanno accompagnato crescendo con te. Con tutto l’amore che posso ti abbraccio e mi inchino alla tua umanità”.

Pippo Baudo di lei ha detto: “L’ultima, grande, vera soubrette

ADDIO A RAFFAELLA CARRA’Raffaella Carrà è stata probabilmente la soubrette più amata di sempre, con decine di programmi televisivi, canzoni hit nelle classifiche di ascolto, film. Almeno tre generazioni sono cresciute con lei. Si è spenta, dopo che una malattia aveva, purtroppo, attaccato quel suo corpo minuto eppure così pieno di straripante energia. Il suo talento, l’ombelico di fuori e i brani per l’epoca trasgressivi per la tv, come il Tuca Tuca, la consacrano nelle case degli italiani; indimenticabile anche lo schetch con Alberto Sordi nella Canzonissima del 1971 che gli sfiorava l’ombelico con garbo ballando.

E poi arrivano “Ma che musica maestro”, “A far l’amore comincia tu” e poi il brioso “Fiesta”. Gli anni Ottanta sono quelli di Fantastico con Corrado, Gigi Sabani e Renato Zero: una media di 25 milioni di spettatori ad ascoltare la sua sigla di apertura “Ballo Ballo”. È anche il periodo in cui nasce il sodalizio con Gianni Boncompagni, che la accompagnerà per tutta la sua carriera. Sempre nello stesso periodo arriva “Pronto, Raffaella?” Dopo un periodo di due anni in Fininvest, Raffaella torna a ‘casa’ in RAI negli anni Novanta dove raccoglie di nuovo successi con “Carramba! Che sorpresa”, inventato insieme a Sergio Japino. Poi ancora tanta TV, non solo in Italia ma anche in Spagna, dove rimane per quattro anni popolarissima con il suo “Hola Raffaella”. Poi il ritorno in Italia nel 1995 riproponendosi con successo in “Carramba! Che sorpresa” (1995-97 e 2002).

Poi ancora “Carramba! Che fortuna” (1998-2000 e 2008) e “Segreti e bugie” (1999), sempre su RAI1. Una volta è chiamata alla conduzione del Festival di Sanremo, nel 2001, affiancata da Piero Chiambretti. Nel 2004 conduce il programma Sogni, mentre – dedicato alle adozioni a distanza – è stato Amore del 2006. Nel 2007 è uscito “Raffica” una raccolta videomusicale delle numerose sigle televisive che ha interpretato. Nel 2013 è tornata sul piccolo schermo su RAI2 nelle vesti di coach del talent show The Voice of Italy ed è uscito il suo ultimo album “Replay”. Nel 2015 ha condotto su Raiuno il talent “Forte forte forte” interrompendo la sua partecipazione a The Voice of Italy, ripresa però l’anno successivo. Nel 2017 ha ricevuto il premio Icona Gay Mondiale e nel 2019 è il suo ultimo programma “A raccontare comincia tu” su Rai3 incentrato su una serie di interviste a personaggi del mondo dello spettacolo, compresa la grande Sophia Loren che confidò: “Marlon Brando mi corteggiava ma non mi piaceva“.

Raffaella ha recitato, giovanissima, nel cinema anche a Hollywood con attori del calibro di Frank Sinatra e con registi come Mario Monicelli e Florestano Vancini. Raffaella era una donna fuori dal comune eppure dotata di spiazzante semplicità, non aveva avuto figli e ciò era il suo cruccio, anche se di figli – diceva sempre lei – in realtà ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie al programma “Amore“, il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore.

ADDIO A RAFFAELLA CARRA’Aveva una forza inarrestabile che l’ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata facendo sì che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L’ennesimo gesto d’amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l’affetto affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei.

Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri. Tu ci hai insegnato a ballare, a cantare, ad essere liberi, a gioire… ci hai insegnato ad essere forti, umili sempre, a non crollare mai. A gestire imprevisti e perfino ad aspettare che i dolori, quelli grandi, quelli forti, come diceva lei passassero. Stiamo vivendo questi giorni di immensa tristezza cercando di trovare la forza in tutto ciò che Raffaella ci ha trasmesso ed insegnato in questi anni. Raffaella ha deciso di lasciarci in punta di piedi, con delicatezza e riservatezza. A Lei sono associate le nostre emozioni più belle. Lei ha saputo prendere per mano il bambino che è in ognuno di noi e portarlo in un mondo protetto, in un mondo di fantasia e magia. Cara Raffaella, mentre noi qui piangiamo la tua assenza, tu da lassù con la tua ironia ci guardi con tenerezza. GRAZIE per averci inondato di amore. Ci mancherai.

Ilaria Solazzo

ALESSANDRO REGIS: LA MIA CANZONE “CAMBIA ER DISCO”

ALESSANDRO REGIS: LA MIA CANZONE “CAMBIA ER DISCO”

COMUNICATO STAMPA

di Ilaria Solazzo

Estate 2021, e dopo il vaccino anti COVID-19 arriva la terapia musicale di Alessandro Regis con la canzone ed il video di “Cambia er disco“!

#lelesarallo#angelicamassera #cambiaerdisco Regis Alessandro & MEREU-Cambia er disco(official video) – YouTube

Cambia er disco – Single by Alessandro Regis, MEREU | Spotify

Un viaggio musicale, che ci riporta nei meravigliosi anni ’90, una canzone frizzante dal ritmo rap in dialetto romanesco.

Il brano nasce da un idea dell’attore Alessandro Regis che con il supporto di MEREU e la nuova produzione musicale di Msystem, ha realizzato questa canzone semplice, diretta e soprattutto divertente.

La canzone oltre che a farci ballare vuole rassicurare le persone e motivarle a ritrovare il gusto per lo stare bene… Cambiando il disco.

Alessandro Regis è stato attore in tanti scherzi delle IENE su Italia1 e dopo l’estate prenderà parte ad un nuovo film: “L’amore all’improvviso”

Nella vita di tutti i giorni Alessandro lavora come tatuatore ma questa sua nuova esperienza musicale per lui è stata un ulteriore prova che nella vita tutto arriva se ci si crede veramente: “E daje nooo!!!”, come spesso dice lui.

ALESSANDRO REGIS: LA MIA CANZONE “CAMBIA ER DISCO”

A tal proposito Alessandro ha ideato il Concorso “Cambia er discoe vinci un TATTOO da 200€ presso Inkforpassion Tattoo Roma; per partecipare segui il seguente link e lascia un commento nella pagina Facebook ,l’estrazione sarà effettuata in diretta il10/09/2021  https://www.facebook.com/102242252063… e daje NOOOO!..Buona Fortuna a tutti.

Cambia er disco” è davvero il vaccino musicale per il buon umore grazie anche ad un coloratissimo video girato nella spiaggia del Bahia Beach di Ostia Lido con la regia di Lele Sarallo e la partecipazione speciale di Angelica Massera la simpaticissima inviata di Striscia la notizia.

ALESSANDRO REGIS: LA MIA CANZONE “CAMBIA ER DISCO”Alessandro si è sottoposto ad alcune domande tra le quali riproponiamo:

ILARIA – È la tua prima canzone. Come ti è venuta in mente questa idea?

ALESSANDRO – “Come già sottolineato non sono un cantante… diciamo che è un mio progetto musicale, realizzato in collaborazione con il cantante MEREU e la produzione MSYSTEM. Ho voluto crearla per dare un segno di speranza e felicità dopo quasi 2 anni molto difficili; penso che sarebbe ora di voltare pagina… di ricominciare a vivere, sorridere, ballare, magari proprio con questa canzone estiva e divertente, perché no!!! Questo pezzo contiene molti riferimenti all’Interland Romano, un pezzo pulito senza parolacce con innesti anni 90 e con riferimenti al periodo attuale che stiamo vivendo, spero piaccia a tutti”

ILARIA – Qual é il messaggio che hai voluto lanciare attraverso questa tua canzone?

ALESSANDRO“Un messaggio positivo di speranza… spero possa arrivare anche ai più giovani. Nella canzone ci sono dei riferimenti inerenti al mio periodo adolescenziale o qualcosa in più… Nei primi anni novanta avevo 15 anni ed andavo al mare ad Ostia con il motorino, non avevo smartphone, ma solo la voglia di ridere e magari conoscere qualche ragazza. Io e i miei amici ci divertivamo con poco, mi mancano tanto quei bei momenti”

ALESSANDRO REGIS: LA MIA CANZONE “CAMBIA ER DISCO”