Il Maggio dei Libri a Lugnano

Tutti pronti per altro weekend all’insegna della cultura, del divertimento e della condivisione a Lugnano in Teverina, uno dei borghi più belli d’Italia. Dopo le tradizionali feste popolari che hanno caratterizzato la prima parte della rassegna Il Maggio Lugnanese, sabato 21 e domenica 22 saranno due giornate dedicate alla lettura e al mondo dei libri: per il secondo anno consecutivo, infatti, l’amministrazione aderisce alle iniziative promosse da Il Maggio dei Libri, la campagna nazionale nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura nella crescita personale, culturale e civile dell’individuo. “Se son libri fioriranno” è lo slogan ufficiale di questa edizione, un gioco di parole per diffondere in tutta la Penisola l’amore per la lettura e racchiudere il senso dell’iniziativa: leggere fa crescere, nutre la mente, aiuta a far sbocciare nuove idee e consente di vivere infinite esperienze.

Lugnano lo sa e, per questo, attraverso l’iniziativa “La Libridine… un libro al giorno leva il medico di torno”, grazie all’impegno di tutta l’amministrazione comunale ed in particolare dell’Assessore alla cultura Alessandro Dimiziani, intende dedicare la giornata di locandinaMaggiolibrisabato alla presentazione di alcuni libri con la presenza dei loro autori e all’anteprima del Premio Letterario Città di Lugnano e del Progetto Biblioteca del Pennone. Non solo libri per celebrare la cultura di questo splendido borgo: nella stessa giornata sarà infatti possibile visitare il Museo Civico con la sezione della Grande Guerra e la sezione Archeologica e partecipare alla Cena nella Locanda del Letterato, evento gestito dal Comitato festeggiamenti S.S. Maria Assunta in Cielo che proporrà assaggi delle prelibatezze dell’enogastronomia locale.

Domenica ancora libri, visite e, stavolta, musica d’autore: oltre alla possibilità di visitare la Biblioteca Comunale, nel pomeriggio presso la Chiesa di San Francesco il Quartetto d’archi dell’Orchestra di Santa Cecilia di Roma eseguirà un concerto di musica classica a favore dell’Associazione “Damiano per l’Ematologia”. Sempre nella Chiesa sarà possibile poi ammirare il quadro della Natività di Grazia Cucco alla presenza della stessa artista amerina.

 

PROGRAMMA DETTAGLIATO

 

Sabato 21 maggio 2016  

IL MAGGIO DEI LIBRI…se son libri fioriranno

– Ore 10 Museo Civico—Visita guidata

LEGGENDO LA STORIA DI LUGNANO… i libri

nel Museo Archeologico e della Grande Guerra 1915/18

– Ore 17,00 Galleria Pennone

Presentazione del libro

“ IL SILENZIO PERFETTO di Maurizio Ramogida – Intermedia Edizioni

Modera Elisabetta Putini, curatrice del Premio Letterario

– Ore 18 “LA LIBRIDINE…Un libro al giorno leva il medico di torno”

INCONTRO CON L’AUTORE

“La quarta persona più importante”

di Francesco Franceschini (edito Verba Volant)

e il suo laboratorio di scrittura creativa .

– Ore 19 Presentazione Premio Letterario Città di Lugnano,

Settimane della Cultura 2016 e Progetto Biblioteca del Pennone

– Ore 20 Piazza S. Maria

“Leggendo & Mangiando” nella Locanda del Letterato

– Ore 22 “LA LIBRIDINE…Un libro al giorno leva il medico di torno”

AUTORI A CONFRONTO:

Paolo Miggiano con “ALI SPEZZATE”

incontra Claudio Lattanzi

e si confronteranno sul tema delle mafie

 

Domenica 22 Maggio 2016

– Ore 12 La Biblioteca del Pennone …una nuova realtà

– Ore 18  Chiesa San Francesco

MAGGIO CONCERTISTICO LUNIANENSIS

Concerto Quartetto d’archi dell’orchestra di S.Cecilia di Roma

a favore dell’Associazione Damiano per  l’Ematologia

Ore 19,30 LA NATIVITA’ di Grazia Cucco…un quadro…una storia

Incontro con l’autrice

Presentazione del Libro “ Quando Le Pietre parlano”

di Padre Gualtiero Bellucci

L’Associaz. S. Francesco presenta: Il RESTAURO della Sagrestia del ‘600

 

CONTATTI

Ass. Alessandro Dimiziani 349/6602285

Alessio Santi 340/9752229  (amm.ne comunale)

Le uova di Pasqua tra storia e leggenda

Mai come quest’anno le origini pagane e quelle cristiane della Pasqua si fondono sotto il segno dell’arrivo della bella stagione: solo il 20 marzo scorso, infatti, abbiamo assistito al tanto atteso Equinozio di Primavera ed è fra poco, il 27 marzo, che festeggeremo una tra le più importanti ricorrenze legate alla religione cristiana.

Ostera o Eostre erano i nomi della dea anglosassone della primavera (da cui poi il termine inglese “Easter” per indicare la festività), ma ancora prima Iside per gli Egizi, Ishtar per i Babilonesi, Afrodite per i Greci, Venere per i Romani e Ashtoreth per gli Ebrei; per secoli ogni civiltà ha venerato la propria divinità protettrice della fertilità che, come tale, si manifestava agli uomini sotto forma di bel tempo ed abbondanza. E certamente non mancavano, già all’epoca, cerimonie e riti propiziatori organizzati allo scopo di celebrare il periodo più fecondo dell’anno e delle quali ancora oggi manteniamo alcune usanze.

Uova di Pasqua 2Una di queste è senz’altro l’attenzione dedicata alle uova, il simbolo della vita per eccellenza. Per gli ebrei costituiscono da secoli una delle pietanze servite durante la celebrazione di Pesach per ricordare la liberazione dalla schiavitù attraverso la fuga dall’Egitto. Con l’avvento del Cristianesimo le celebrazioni religiose, di fatto, assorbirono l’antica festa pagana arricchendo le tradizioni di nuovi significati: le uova, che già gli antichi Egizi decoravano e donavano ai loro pari o, in segno di adorazione, agli dèi, divennero il simbolo della resurrezione di Cristo per via del loro guscio resistente e simile alla pietra (quella del sepolcro) posto a protezione di una nuova vita (quella di Gesù dopo la morte).

Nel Medioevo venne ripresa l’usanza di decorarle e donarle agli schiavi oppure, in Germania e nei paesi del nord Europa, regalarle la domenica di Pasqua: a partire da questo momento iniziarono a trasformarsi in veri e propri oggetti di lusso grazie all’aggiunta di metalli e pietre preziose. Fu poi il famoso gioielliere e orafo russo Peter Carl Fabergè che, negli anni ’80 dell’Ottocento, creò, su commissione dello zar, il primo uovo di platino smaltato di bianco contenente un ulteriore uovo d’oro e ben due doni, una miniatura della corona e un pulcino.

Ancora, sembrerebbe che sempre negli stessi anni venne introdotto il costume di preparare uova di cioccolato per abbellire ed addolcire i banchetti pasquali delle corti francesi e tedesche dell’epoca: dapprima completamente pieni, poi vuoti per contenere una piccola sorpresa, questi dolci erano delle vere e proprie specialità artigianali. Soltanto dopo la Seconda Guerra Mondiale la produzione delle uova di cioccolato si fece industrializzata per giungere poi numerosi sugli scaffali dei nostri supermercati.

8 MARZO

Dobbiamo riconoscerlo, le nostre donne hanno una marcia in più.

Non è una riflessione solo perché oggi è l’8 MARZO ma è una costante considerazione alla luce di quanto quotidianamente esse sono chiamate ad affrontare.

Per vivere nelle nostre città e, per meglio dire,  sopravvivere alle sue infinite complicazioni bisogna essere delle “Wonder Woman”.

La studentessa ogni giorno trascorre due o tre ore sui mezzi pubblici per raggiungere la sua Università impegnandosi in uno slalom olimpionico tra scippatori in metro, folla inumana sui mezzi pubblici in ritardo, immancabili maniaci.

La madre che in casa si alza per prima e prepara la colazione ai figli, “arrangia” qualcosa per il pranzo o la cena ed accompagna di corsa i bambini a scuola prima di recarsi al posto di lavoro; la noti quando in fila al semaforo si concede qualche attimo per truccarsi.
Ma non è finita qui; all’uscita dall’ufficio prende i bambini a scuola e spesso li accompagna al centro sportivo e nel frattempo torna a casa per riassettarla e preparare la cena.

8 MARZO, per le nonne la vita è più facile?

Non credo.

Nella società attuale, frenetica, colma di impegni, con un costo della vita ben superiore alle normali possibilità economiche delle famiglie, un ruolo importante è affidato alle nonne e -purtroppo- alle loro pensioni spesso modeste.

La nonna fatica non poco a districarsi nella giungla delle nostre città tra marciapiedi dissestati, auto parcheggiate nei posti più impensabili, bus malandati, strisce pedonali che nessuno rispetta, uffici pubblici che sembra non siano stati pensati per facilitare il cittadino per di più anziano, bollette pazze e call-center che ormai rispondono dai paesi dell’Est con ovvie difficoltà di dialogo.

Oggi, 8 MARZO, rivolgiamo un caro saluto a tutte le donne e, se mi permettete, in particolare a quelle della nostra redazione che rappresentano ormai il 60% del giornale.