Spiagge e fondali puliti – Clean up the Med

Dal 27 al 29 maggio 2016 torna Spiagge e fondali puliti – Clean up the Med, l’iniziativa promossa dall’associazione ambientalista Legambiente per mantenere pulite le spiagge italiane e non solo.

La campagna si svolge ogni anno dal 1995 e riguarda anche gli altri paesi europei che si affacciano sulle coste del Mediterraneo; scuole, istituzioni locali e società civile coordinano i lavori per dare il loro contributo nella tutela di un ambiente marino sempre più a rischio.

A questa edizione collaboreranno anche l’azienda chimica Novamont, il C.I.AL. (Consorzio Imballaggi Alluminio) e il produttore di sacchi per la raccolta di rifiuti Virosac.

Migliaia di volontari affolleranno le zone costiere di tutto il paese per dare il loro apporto; le regioni coinvolte sono Sicilia, Sardegna, Lazio, Campania, Friuli – Venezia Giulia, Basilicata, Puglia, Emilia Romagna, Liguria, Calabria, Veneto e Marche.

Legambiente ha invitato coloro che parteciperanno a Spiagge e fondali puliti – Clean up the Med a segnalare con la massima priorità la presenza sui litorali delle cosiddette “lacrime di sirena”, piccoli pallini che costituiscono la materia prima degli oggetti di plastica.

Queste sono particolarmente dannose per l’ecosistema marino perché non si dissolvono, vengono trasportate facilmente dalle correnti, assorbono sostanze altamente inquinanti e possono essere ingerite dagli animali.

Nell’ambito dell’iniziativa di volontariato Spiagge e fondali puliti – Clean up the Med rientra un’indagine compiuta da Legambiente sulle condizioni del mare italiano.

Nel mese di maggio 2016 l’associazione ambientalista ha monitorato 47 spiagge nostrane e i risultati ottenuti sono decisamente scoraggianti; in un’area complessivamente di 106.245 metri quadrati sono stati scoperti 33.540 rifiuti.

I materiali inquinanti più diffusi sono la plastica, il polistirolo, i cotton fioc e i mozziconi di sigaretta; il motivo del massiccio ritrovamento di questo tipo di oggetti e sostanze è imputabile al cattivo funzionamento degli impianti di depurazione.

La spiaggia di Coccia di Morto a Fiumicino versa nella condizione più grave e critica a livello nazionale; in questo luogo Legambiente ha rinvenuto la cifra record di 5.500 rifiuti in cento metri di costa.

Coccia di Morto

Coccia di Morto, Fiumicino

Alla lista nera si aggiungono Olivella a Palermo, Canovella de’ Zoppoli a Trieste e Mar Piccolo a Taranto; negli ultimi due casi è stata registrata una vera e propria invasione di scarti riconducibili ad attività di pesca.

La spazzatura che sporca e deturpa il Mar Mediterraneo non è solamente un problema ambientale ma anche economico; ogni anno infatti l’Unione Europea spende quasi 477 milioni di euro per la pulizia delle spiagge e dei fondali marini.

Gli allarmi lanciati da Legambiente non devono restare inascoltati; il mare è un bene comune e la sua protezione è un’assoluta necessità.

Per questo motivo è importante che un’iniziativa come Spiagge e fondali puliti – Clean up the Med non sia un caso isolato ma un’occasione per tutti di dare una mano per evitare che la costa diventi una discarica a cielo aperto.

“Amici in Fiore”: insegnare l’etica ambientale con i fiori

Amici in FioreQuando si dice “il linguaggio dei fiori”. I fiori e la loro bellezza, i fiori con tutto ciò che trasmettono. Una semplice gentilezza, un’infinità di emozioni, sentimenti….perchè no? duraturi e intramontabili. Regalare un fiore: gesto considerato di altri tempi, ma non tramontato del tutto. L’album dei ricordi è ancora lontano. “Amici in Fiore”; interessantissima iniziativa che ha inaugurato ieri mattina la sua seconda edizione. Una nuova sfida salutata con ottimismo da Sandro Braghettoni, Presidente di Interflora Italia, partner del progetto e dall’Onorevole, Luca Iannarone, amministratore delegato e direttore generale di InterFlora Italia, l’Onorevole Chiara Braga, deputata e membro della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati.

75.000 i bambini delle scuole elementari d’Italia che vi hanno aderito lo scorso anno. Non solo i piccoli studenti, gli uomini e le donne del “domani”, ma anche insegnanti e genitori coinvolti tutti insieme per insegnare un significativo messaggio. Chi studia i fiori, ne comprende le loro potenzialità e li regala anche, come atto di bon ton, fa del bene alla nostra natura e al nostro ambiente. Educazione ambientale, etica ambientale: importanti valori rigorosamente da diffondere, a cominciare dai nostri bambini. L’Italia, anche in questo campo, è rimasta parecchio indietro; troppe le questioni date per scontato, ma i presupposti per migliorarsi e fare bene, anche in questo campo, ci sono tutti.

“Partire dalla bellezza dei fiori per scoprire il valore del nostro ambiente e la necessità impellente di una sua difesa”. Questo il significato, seppur espresso con parole diverse, dall’On. Chiara Braga, nel corso dell’apertura della presentazione, svoltasi nella Sala Stampa della Camera dei Deputati. I fiori e le loro caratteristiche, le loro potenzialità, i loro effetti benefici: ne hanno parlato il Dr. e Prof. Paolo Ospici, esperto in Erboristeria e Naturopatia e la Bioeticista, Dr. ssa Giordana Pagliarani. Non solo un semplice progetto! “Amici in Fiore” si pone, come scopo secondario, il tornare a riscoprire un vecchio metodo di insegnamento e studio che ha fatto la storia, il metodo Montessori. Studiare e apprendere non dalle pagine dei nostri libri, ma dagli oggetti, da tutte le cose belle, natura in primis, che ci circondano.

“Amici in Fiore” ricomincia con giochi creativi e kit che saranno consegnati a studenti e insegnanti. Il tutto trova il pieno appoggio di CSE Italia srl che ha moderato la conferenza stampa di ieri, la stessa Interflora, e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Salute del Territorio e del Mare. L’Ambiente, il nostro paesaggio, le infinite bellezze nostrane rigorsamente da proteggere. “Anche solo accarezzando un petalo di rosa, si può”.