“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e…magia

“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e… magia

“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e…magia

La Casa della Pace ha dovuto chiudere gli accessi al pubblico prima del previsto, tanta era la gente che aveva risposto, una volta tanto, alla chiamata dei “migranti”.

Alla presenza degli assessori Varone e Di Nicola del comune di Monterotondo, che ha patrocinato l’evento, accompagnati dal referente Sig. Juan Josè Malgarini di Amnesty International di Monterotondo, è stato presentato le “Isole dell’anima”, uno spettacolo interamente scritto e messo in scena dal poeta e scrittore Alessandro Ristori.

La rappresentazione ha incantato le oltre 120 persone presenti attraverso una serie di performance artistiche di vario genere (dai monologhi alla poesia, dalla Cantata a particolari percorsi video musicali), armonizzati e miscelati con molta abilità.

Presenti in sala anche Dirigenti scolastici del distretto, scrittori, poeti e critici letterari.

La contrapposizione ricercata di sonorità musicali diverse tra loro, ha dato modo di assistere ad un appuntamento teatrale che è filato via liscio fino alla fine tenendo inchiodati tutti gli spettatori sulle loro poltrone per oltre un’ora.

Parlare di questo spettacolo vuol dire ripercorrere la durezza delle immagini video, curate perfettamente da Franco Fabiani; l’incantesimo del suono dell’arpa di Giovanna Berardinelli che ha accompagnato la forza e la dolcezza delle parole del primo monologo, “Questa pace ritrovata”, letto ed interpretato dagli artisti Tony Fusaro e Alessandro Ristori.

“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e… magia

Ma significa anche aver apprezzato la prima uscita della Cantata profana “Alè Amal” dove la composizione musicale complessa e d’effetto, guidata dal musicista Stefano Guerra, ha dato la possibilità ai musicisti Elena Trippitelli al piano, Giorgia Ginevoli al clarinetto, al baritono Giuseppe Maldarizzi e alla soprano Donatella Belli, di accompagnare le emozioni degli spettatori in un viaggio tra musiche e parole che ha avvolto la sala, da subito, in un profondo senso di magia.

Di solito gli eventi importanti si chiudono con fuochi d’artificio. Alla Casa della Pace, sabato sera, si è chiuso con un monologo dal titolo “La mia bambola” dove la dolcezze e la crudeltà del testo hanno vissuto attraverso la sublime interpretazione della giovane artista Gaia Petronio.

“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e…magia

E come se non bastasse la performance teatrale è stata introdotta e guidata dalle pregevoli ed interessantissime considerazioni del critico, italianista, saggista, ricercatore, Dario Pisano che ha accettato di buon grado l’invito dell’autore.

E forse proprio nelle parole conclusive di Alessandro Ristori al termine delle kermesse teatrale si sintetizza il messaggio di questo spettacolo. L’autore, infatti, rivolgendo in ultimo un brevissimo saluto di ringraziamento al pubblico presente, ha tra l’altro affermato:

Ci siamo occupati in questo spettacolo di anime che di solito vengono raccontate, specialmente in questi ultimi tempi, in altro modo. L’aver dato voce, una volta tanto a loro, ci permetterà a tutti noi stasera, al ritorno nelle nostre case, di aver arricchito la nostra anima di un po’ dei loro cuori”.

Un altro modo di leggere la storia di oggi, un altro modo di tendere la mano a chi ne ha bisogno, un altro modo di sentirci più veri, più persone!

“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e… magia

Ricordiamo alcuni brani di interviste rilasciate da Alessandro Ristori e che racchiudono magnificamente la sua anima:

“…all’interno delle mie opere ho sempre parlato di emozioni. Queste sono parte fondamentale ed imprescindibile della vita di ognuno di noi. Ciascuna persona può percepire determinate sensazioni le quali, attraverso lo spettro della sensibilità, finiscono col tramutarsi in emozioni

“…non scrivo per me stesso, ma per permettere alle persone di rivivere, ricordare e risvegliare le proprie emozioni, universalizzando il contenuto delle mie opere

“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e… magia , un insegnamento di vita di Alessandro Ristori.

La scrittura come esperienza di vita

La scrittura come esperienza di vita

La scrittura come esperienza di vita

Una serata all’insegna della cultura che è stata espressa non solo con la partecipazione dello scrittore Alessandro Ristori che ha presentato e declamato alcuni passi letterari ma, anche, con la partecipazione di attori e musicisti di primissimo livello; la grande affluenza di pubblico ha decretato il successo dell’evento.

È infatti andata in scena sabato 27 gennaio presso il Centro Anziani Valli – Conca d’Oro di Via Val d’Ala la seconda edizione dell’evento “La scrittura come esperienza di vita”, promosso e presentato dallo scrittore Andrea Lepone ed al quale hanno partecipato numerosi artisti.

La scrittura come esperienza di vita

Hanno aperto la serata gli attori e i musicisti della compagnia “Il Brigante e i Donantò” che hanno deliziato gli spettatori con uno spettacolo sensazionale dal titolo “Dialoghi tra amori impossibili” in cui hanno sapientemente mescolato musica, poesia e monologhi teatrali.

Superlativa la prova di Tony Fusaro e Donatella Belli con quest’ultima che ha dimostrato di possedere eccellenti doti canore.

Ad accompagnarli con le loro coinvolgenti canzoni, che hanno conquistato sin dalle prime note il pubblico presente, sono stati i ragazzi della band “Briganti Sabini” composta da Damiano Longo (voce e chitarra), Christian Longo (batteria), Fabrizio Mannino (fisarmonica), Luigi Righi (tromba), Francesco Finori (tastiere) e Fausto Casara (basso).

L’evento è stato inoltre impreziosito dalla partecipazione straordinaria del regista e attore Alberto Patelli, tra i migliori artisti teatrali italiani contemporanei, che ha letto due composizioni del poeta romano Giuseppe Giochino Belli dal titolo “L’usanze buffe” e “Er giorno der giudizzio” ed un’opera scritta di proprio pugno dal titolo “Sai che c’ha Roma?”, dedicata alla città eterna.

La scrittura come esperienza di vita

Egli poi, insieme allo scrittore Alessandro Ristori, altro ospite illustre della serata, ha letto il monologo “Questa pace ritrovata” tratto dall’ultima silloge poetica dello stesso Ristori intitolata “Oltre il cuore”.

Alessandro ha letto poi tre poesie concludendo così la manifestazione.

La scrittura come esperienza di vita si è aperta ad una più ampia rappresentazione esaltando, con pari dignità, l’Arte della scrittura unita a quella musicale e teatrale.

Questa innovazione è stata particolarmente apprezzata dagli ospiti presenti che ne hanno decretato il successo rivitalizzando così il quartiere ed il Centro Anziani Valli – Conca d’Oro.

Ancora una volta viene esaltato il suo ruolo di centro di aggregazione che ha coinvolto gli spettatori i quali hanno seguito, con passione ed interesse, ogni singola fase dell’evento.

Ma l’arte e la cultura non si fermano mai: in primavera infatti, a Roma, verrà portato in scena lo spettacolo “Progetti di delirio” con testi di Angelo Mancini che sarà diretto proprio da Alberto Patelli; la rappresentazione prevede anche la partecipazione di Tony Fusaro.

Un’altra occasione per il nostro pubblico di assistere ad una grande rappresentazione che si affianca a La scrittura come esperienza di vita.