LUCIANA SAVIGNANO E LA DANZA CLASSICA

LUCIANA SAVIGNANO e la Danza Classica

LUCIANA SAVIGNANO E LA DANZA CLASSICA

Questo folle mondo ci ha ormai abituato ad assistere, spesse volte impotenti, ad una serie di eventi che non pensavamo mai potessero accadere

Ma non è così!

Ogni volta si rimane sbigottiti, increduli, allibiti.

Le scarpette da punta, l’ambito sogno di giovani danzatori che dedicano con entusiasmo una consistente parte della propria vita per raggiungere quel magico giorno dove – in sala – le indossano per la prima volta avranno ora un sussulto.

Anni di prove, di gioie, di delusioni, di lacrime e di sorrisi, di forte volontà, di stage, di concorsi dove si impara a misurarsi con altre concorrenti altrettanto motivate forse, ora, si chiederanno: “Ma la mia preparazione a cosa serve?

Probabilmente si riferiscono alla recente notizia che la stella mondiale della Danza Classica, Luciana Savignano, sarà affiancata dalla Sig.ra Loredana Lecciso, altrettanto e meritatamente famosa nel mondo dello spettacolo dove sarà ballerina per tre serate in un teatro di Lecce – ‘Mi esibirò accanto a una delle più grandi ballerine viventi: la stella del balletto classico Luciana Savignano’, anticipa la showgirl che ricoprirà il ruolo della Maddalena nello spettacolo intitolato ‘Le ultime sette parole di Cristo’

LUCIANA SAVIGNANO e la Danza Classica

Luciana Savignano è una stella al pari di danzatori del calibro di Carla Fracci e Rudolf Nureyev, esaltata dalla grande critica e talent scout Vittoria Ottolenghi, diplomata alla Scuola di Ballo della Scala di Milano nel 1954, perfezionatasi al Teatro Bol’šoj di Mosca. Ha danzato nei più prestigiosi Teatri del mondo, è finemente elegante nella Danza. Nel corso di una intervista la grande danzatrice disse: “Le mie mani, le mie braccia sono come delle ali di fuoco che esprimono la necessità fisica di comunicare. Io sono la sacerdotessa che compie un rito; per me Bolero è come una preghiera”

LUCIANA SAVIGNANO e la Danza Classica

La nostra antica Cultura, sempre più minimizzata, spesse volte costretta a svolgere il ruolo di spettacolo circense volto a soddisfare – nell’immediato – solo esigenze di ”cassa”, sarà ora arricchita da questa nuova esperienza.

I nostri vecchi saggi dicevano: “Il tempo è galantuomo” e a noi non rimane altro – per il momento – che attendere una inversione di rotta nel modo di intendere, proporre e far vivere la Cultura.

LUCIANA SAVIGNANO E LA DANZA CLASSICA

Giovani danzatori, la vostra preparazione è importante, continuate a mantenere saldo e forte il carattere, i vostri sogni ed il vostro impegno; sono beni preziosi perché, come citato dal Maestro Luciano Cannito,  “La danza è passione che si trasforma in gioia vitale, sana, pura, libera. C’è qualcosa di così vero, ancestrale, istintivo…”

 

 

Elisabetta Terabust

Elisabetta Terabust

Elisabetta Terabust

La grande ballerina Elisabetta Terabust  è deceduta oggi, 5 febbraio 2018, nella sua casa romana vicino a Campo de’ Fiori.

La camera ardente sarà allestita mercoledì 7 febbraio dalle 9.30 alle 13.00 presso la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma in Via Ozieri 8 (vicino a Piazza Lodi).

I funerali si terranno lo stesso giorno, alle ore 14.30, presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto a Piazza del Popolo 18 (nota come la Chiesa degli Artisti), Roma.

Elisabetta Terabust

“Ballerina versatile, appassionata e interprete di grande presenza scenica. Elisabetta Terabust è una delle più famose étoile italiane nel mondo.

Il suo romanticismo, permeato di espressività concreta, perfino moderna, e il suo alto rigore stilistico sono i tratti che hanno contrassegnato la sua carriera e che le hanno permesso di affermarsi come una delle più grandi ballerine della scena internazionale.

Elisabetta Terabust compie la sua formazione alla scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Roma sotto la guida di Attilia Radice, una delle ultime allieve del maestro Enrico Cecchetti. Terminati gli studi entra a far parte del corpo di ballo del teatro e ne diviene a soli diciannove anni prima ballerina nel 1966 ed étoile nel 1972.

Fin dagli esordi ha la grande opportunità di lavorare con personalità di rilievo del mondo della danza: Erik Bruhn con cui danza in Don Chisciotte ed Infiorata a Genzano, Zarko Prebil che l’avvia al grande repertorio, Aurel Milloss di cui diventa l’interprete prediletta all’interno del Teatro dell’Opera e Bronislava Nijinska; sono solo alcuni dei nomi con i quali Elisabetta Terabust compie le prime fasi della sua carriera.

Elisabetta Terabust

Nel 1973 intraprende il suo percorso internazionale grazie alla collaborazione con il London Festival Ballet, compagnia con cui interpreta in tutto il mondo i più importanti ruoli del repertorio classico, dal Lago dei Cigni alla Bella Addormentata, da Don Chisciotte Giselle. È la prima italiana, inoltre, a danzare stabilmente nel Ballet de Marseille diretto da Roland Petit il quale crea per lei un’originale versione del balletto Schiaccianoci e le affida tutti i principali ruoli delle sue creazioni: Le LoupL’ArlesienneCarmenCoppeliaNotre Dame de Paris.

Interpreta con successo anche capolavori di Balanchine, come Apollon MusagèteAllegro BrillanteTchaikovsky pas de deuxAgon, creazioni di Glen Tetley come Greening e Sphinx e coreografie di altri autori contemporanei come Moreland, Alvin Ailey o Hans Van Manen.

Nel 1978 è étoile ospite del Teatro La Fenice di Venezia in Giselle in coppia con Rudolf Nureyev e nel 1983 del Teatro alla Scala di Milano in coppia con Peter Schaufuss.

Elisabetta Terabust

Dal 1980 diventa l’ospite principale della compagnia Aterballetto diretta da Amedeo Amodio che crea per lei alcuni dei suoi balletti più famosi come Romeo e GiuliettaSchiaccianociPsiche a ManhattanAi limiti della notte. Nell’ambito di questa collaborazione il coreografo William Forsythe crea per lei il celebre Artifact 2 rinominato in seguito Steptext.

La versatilità nell’affrontare sia ruoli del repertorio classico che contemporaneo e l’eccezionale capacità interpretativa le consentono di riscuotere i più alti consensi e di trovare una propria originale collocazione nel panorama della danza italiana dominato, in assoluto in quegli anni, dall’immagine “romantica” di Carla Fracci.

Gli ultimi lavori interpretati da Elisabetta Terabust sono La valse triste ou le retour de cygnes (1992) e Charlot danse avec nous (1991) entrambi creati per lei da Roland Petit.

Durante la sua carriera Elisabetta Terabust danza con i ballerini più famosi del momento: Erik Bruhn, Peter Schaufuss, Rudolf Nureyev, Patrice Bart, Michail Barysnikov, Fernando Bujones, Patrick Dupond, Vladimir Derevianko, Jay Jolley e Paolo Bortoluzzi.

Elisabetta Terabust

Elisabetta Terabust è considerata, inoltre, una delle interpreti più apprezzate dello stile Bournonville, approfondito grazie alla collaborazione con Peter Schaufuss ed è la prima italiana nella storia ad interpretare il ruolo di Teresina nel balletto Napoli per il National Ballet of Canada nel 1981.

Al termine della carriera, con la stessa passione che aveva contraddistinto la sua attività di ballerina, assume nel 1990 la direzione della scuola e del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. A seguire dirige per ben due volte il corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano (dal 1993 al 1997 e dal 2007 al 2009), il corpo di ballo del Maggio Musicale Fiorentino (dal 2000 al 2002) e il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli (dal 2002 al 2006).

Durante questo periodo svolge un’intensa attività di talent scout lanciando sulla scena internazionale numerosi giovani talenti, primi fra tutti Roberto Bolle e Massimo Murru, nominati da lei primi ballerini (scavalcando tutte le gerarchie esistenti nei corpi di ballo) durante la sua prima direzione del balletto del Teatro alla Scala di Milano.”

 

Tratto dal volume “Elisabetta Terabust, L’assillo della perfezione” Ed. Gremese  di Emanuele Burrafato, che ringraziamo

 

Ufficio Stampa Daniele Cipriani Entertainment

Simonetta Allder

ufficiostampa@danielecipriani.it 

339 7523505

La scrittura come esperienza di vita

La scrittura come esperienza di vita

La scrittura come esperienza di vita

Una serata all’insegna della cultura che è stata espressa non solo con la partecipazione dello scrittore Alessandro Ristori che ha presentato e declamato alcuni passi letterari ma, anche, con la partecipazione di attori e musicisti di primissimo livello; la grande affluenza di pubblico ha decretato il successo dell’evento.

È infatti andata in scena sabato 27 gennaio presso il Centro Anziani Valli – Conca d’Oro di Via Val d’Ala la seconda edizione dell’evento “La scrittura come esperienza di vita”, promosso e presentato dallo scrittore Andrea Lepone ed al quale hanno partecipato numerosi artisti.

La scrittura come esperienza di vita

Hanno aperto la serata gli attori e i musicisti della compagnia “Il Brigante e i Donantò” che hanno deliziato gli spettatori con uno spettacolo sensazionale dal titolo “Dialoghi tra amori impossibili” in cui hanno sapientemente mescolato musica, poesia e monologhi teatrali.

Superlativa la prova di Tony Fusaro e Donatella Belli con quest’ultima che ha dimostrato di possedere eccellenti doti canore.

Ad accompagnarli con le loro coinvolgenti canzoni, che hanno conquistato sin dalle prime note il pubblico presente, sono stati i ragazzi della band “Briganti Sabini” composta da Damiano Longo (voce e chitarra), Christian Longo (batteria), Fabrizio Mannino (fisarmonica), Luigi Righi (tromba), Francesco Finori (tastiere) e Fausto Casara (basso).

L’evento è stato inoltre impreziosito dalla partecipazione straordinaria del regista e attore Alberto Patelli, tra i migliori artisti teatrali italiani contemporanei, che ha letto due composizioni del poeta romano Giuseppe Giochino Belli dal titolo “L’usanze buffe” e “Er giorno der giudizzio” ed un’opera scritta di proprio pugno dal titolo “Sai che c’ha Roma?”, dedicata alla città eterna.

La scrittura come esperienza di vita

Egli poi, insieme allo scrittore Alessandro Ristori, altro ospite illustre della serata, ha letto il monologo “Questa pace ritrovata” tratto dall’ultima silloge poetica dello stesso Ristori intitolata “Oltre il cuore”.

Alessandro ha letto poi tre poesie concludendo così la manifestazione.

La scrittura come esperienza di vita si è aperta ad una più ampia rappresentazione esaltando, con pari dignità, l’Arte della scrittura unita a quella musicale e teatrale.

Questa innovazione è stata particolarmente apprezzata dagli ospiti presenti che ne hanno decretato il successo rivitalizzando così il quartiere ed il Centro Anziani Valli – Conca d’Oro.

Ancora una volta viene esaltato il suo ruolo di centro di aggregazione che ha coinvolto gli spettatori i quali hanno seguito, con passione ed interesse, ogni singola fase dell’evento.

Ma l’arte e la cultura non si fermano mai: in primavera infatti, a Roma, verrà portato in scena lo spettacolo “Progetti di delirio” con testi di Angelo Mancini che sarà diretto proprio da Alberto Patelli; la rappresentazione prevede anche la partecipazione di Tony Fusaro.

Un’altra occasione per il nostro pubblico di assistere ad una grande rappresentazione che si affianca a La scrittura come esperienza di vita.

Accademia delle Arti & Danzainfiera News

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Le stelle della danza protagoniste a DIF2018 dal 22 al 25 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze

Vi ricordiamo che l’Accademia delle Arti di Roma sarà presente con il suo punto di accoglienza presso lo Stand P4 – Padiglione Spadolini- Piano Attico –

La Direttrice Artistica, Catia Di Gaetano, sarà accompagnata dal Maestro Gabriele Cupelli dell’English Ballet e dal Maestro e ballerino Yari Molinari.

Sabato 24 febbraio alle ore 13,45 presso l’Aula 2, l’Accademia delle Arti presenterà due interessanti opportunità; si terrà infatti una lezione/audizione suddivisa in 2 sessioni:

  • la prima dedicata alla tecnica classica (sbarra/centro);
  • la seconda dedicata ad una lezione di danza contemporanea volta a selezionare allievi ragazzi e ragazze (a partire dai 15 anni) per i Corsi di Formazione Professionale Junior (15-17 anni) e Senior (dai 18 anni in poi) per l’Anno Accademico 2018-2019

E’ una possibilità da non perdere considerando l’alto profilo artistico che esprime l’Accademia delle Arti ed il suo qualificato corpo docente.

La prenotazione potrà essere effettuata direttamente seguendo questo link:

http://www.danzainfiera.it/tec.-classica-contemporanea-accademia-delle-arti.html

A tutti coloro che parteciperanno alla lezione/audizione verrà donato un simpatico ed utile gadget.

CatiaGabriele e Yari vi aspettano per farvi scoprire e conoscere meglio il fantastico mondo della Danza e come realizzare il vostro sogno di diventare un vero ballerino Professionista.

Tramite il sottostante link vengono presentati i profili professionali ed artistici dei nostri Maestri Gabriele e Yari:

http://www.danzainfiera.it/img_slir/sitopiu/6/9/691513591446.pdf

Ed ora le News:

Danzainfiera aprirà i battenti alla nuova edizione (la XIII per la precisione) che si svolgerà  alla Fortezza da Basso di Firenze dal 22 al 25 febbraio 2018. E’ l’evento di danza più rappresentativo a livello internazionale a cui parteciperanno i nomi più importanti del mondo della danza. Ci saranno centinaia di lezioni e stage condotti da maestri di fama internazionale, vedremo stili e generi differenti, si terranno decine di audizioni di scuole prestigiose, saranno rappresentati spettacoli in anteprima e diverse rassegne di tutti gli stili di ballo ed è assicurata la presenza di prestigiosi ospiti internazionali.

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Guest star provenienti da tutto il mondo

Per gli amanti del classico arriveranno due stelle della danza: Alicia Amatriain, “Principal” dello Stuttgart Ballet, e Iana Salenko prima ballerina dello Staatsballet di Berlino. Entrambe terranno uno stage e si esibiranno durante il Premio Danzainfiera.

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Gli appassionati di Flamenco avranno invece a disposizione il talento assoluto Antonio Marquez, apprezzatissimo per la sua tecnica perfetta e la sua espressività drammatica.

Direttamente dall’ultimo tour di Madonna ci sarà Marvin Gofin, con uno stage di Hip Hop coreografico. Chi ama le contaminazioni contemporanee avrà modo di partecipare ad uno speciale laboratorio coreografico di sperimentazione e ricerca con l’eclettico Emanuele Cristofoli in arte “Laccio”

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che è il Direttore artistico della trasmissione TV Dance Dance Dance in onda sul Fox Life dal 17 gennaio.

Soy Luna, uno show imperdibile targato Disney Channel!

Grande sorpresa per tutti i fan della famosissima serie Disney Channel Soy Luna che ha per protagonisti l’attrice e cantante messicana Karol Sevilla (Luna) e l’italianissimo talento Ruggero Pasquarelli (Matteo); una produzione di grande successo dove i giovani attori ballano sui pattini, cantano e, come nella migliore tradizione, si innamorano.

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Alla Fortezza da Basso di Firenze sarà proposto un calendario di attività e di spettacoli con i brani più amati di quello che è stato già definito “il fenomeno teen” del momento accompagnato dalle esclusive coreografie realizzate appositamente per il pubblico di Danzainfiera.

Un grande stand sarà dedicato al Merchandise  con gigantografie dei protagonisti e con la possibilità di scattarsi foto e portare a casa gli esclusivi gadget Soy Luna; al centro dello spazio, un palco per seguire le Masterclass e le lezioni di famosi docenti.

Sabato 24 febbraio, al padiglione La Ronda, sarà la volta di un vero e proprio show con i ballerini professionisti del Moma Studios di Milano che proporranno coreografie originali sulle musiche di Soy Luna.

Premio Danzainfiera

Uno degli appuntamenti più attesi ed importanti di questa edizione di Danzainfiera sarà sicuramente il Premio Danzainfiera che si terrà sabato 24 febbraio nel pomeriggio presso il Padiglione La Ronda.

Sarà un prestigioso riconoscimento artistico assegnato a importanti personaggi che si sono distinti nel mondo della danza. Sul palco si alterneranno premiazioni che verranno conferite a esibizioni e spettacoli; l’evento sarà memorabile.

Alcune delle performances più emozionanti saranno le esibizioni della stella della danza Iana Salenko, prima ballerina allo Staatsballett di Berlino, che ballerà un passo a due con il marito Marian Valter; seguirà un assolo della prima ballerina dello Stuttgart Ballet Alicia Amatriain, una tra le partner preferite di Roberto Bolle e, in chiusura, si esibirà in un assolo l’artista che è stato definito il volto più sexy del FlamencoAntonio Marquez.

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Tutte le tendenze del momento in fatto di danza

Danzainfiera ospita le discipline più in voga del momento e lancia in anteprima i nuovi balli che faranno tendenza. Quest’anno punterà sullo Zouk il nuovo ballo di coppia di origine brasiliana che deriva dalla Lambada ed anche sulla Blindly Dancing, la danza al buio ideata dalla danzatrice cieca Elena Travaini a cui rivolgiamo la nostra ammirazione.

Assisteremo a Workshop e cicli di lezioni ad hoc con maestri provenienti dai vari continenti. E’ questo il caso di Swingati, la rassegna dedicata a tutto il mondo dello Swing o del Pop Tap Festival, l’evento coreografico interamente dedicato al mondo della Tap dance.

Per gli amanti della sensualità “leggera” e dell’ironia la giornata della domenica vedrà un susseguirsi di esibizioni di Burlesque nell’ambito del Burlesque Contest dove anche i principianti potranno seguire lezioni ed entrare in questo gradevole mondo.

Gli appassionati di Flamenco potranno invece dare prova delle proprie abilità durante il Flamenco… Que Emoción!

Danzainfiera 2018: 22/25 febbraio 2018, Firenze – Fortezza da Basso

Orari: Giovedì: 15.00–20.00. Venerdì, sabato e domenica: 9.00–20.00

Info: 0574 575618 – www.danzainfiera.it – info@danzainfiera.it

Ingresso: 15€ 1 giorno / 40€ 4 giorni / 10€ ridotto per bambini 8-12 anni

Gratuito: diversamente abili, bambini sotto gli 8 anni

Gruppi (min. 30 ingressi): 10€ a persona, acquistabili online entro il 9 febbraio 2018

Accademia delle Arti & Danzainfiera News vi aspettano a Danzainfiera 2018

 

Daniela Poggi: Una donna, Tante donne

Daniela Poggi: Una donna, Tante donne

Daniela Poggi: Una donna, Tante donne

Daniela Poggi nasce a Savona, una città di mare.
In casa crebbe con l’Arte, al di fuori di essa ha vissuto in un mondo colorato: l’azzurro del mare, del cielo, della sua città e l’aria salmastra da respirare per poi portare queste sensazioni dentro, ovunque andrà.
La sua carriera iniziò a 14 anni quando si aprì il primo sipario per interpretare Andromaca di Racine in lingua francese… “Il cuore batteva a mille ma io mi sentivo “esistere”.
In questa frase c’è già un valido motivo per vivere.
Un’ adolescente che la curiosità porterà, poi, dal teatro al cinema, alla televisione, interpretando tanti ruoli, molte sfide che la porteranno a vivere tante vite per regalare emozioni, fare percorsi dentro se stessa, conoscersi meglio e accettarsi.
A 20 anni è in teatro con Walter Chiari in “Hai mai provato nell’acqua calda”?
Passa poi al teatro impegnato, con testi drammatici di Jules Pfeifer e Arturh Miller. Recita con tutti i mostri sacri del teatro come Arnoldo Foà.
Dal 2009 inizia un percorso impegnato sui temi sociali di grande rilevanza, tante opere fino a Pirandello, Sciascia.
Nel cinema è stata diretta da Ettore Scola, Luciano Salce, Giorgio Capitani, Pasquale Festa Campanile ed altri illustri nomi.
Compie 40 anni di carriera sul set di un film: “L’esodo”.

Daniela Poggi: Una donna, Tante donne

Daniela Poggi: Una donna, Tante donne

D. Signora Poggi, Lei ha festeggiato i suoi 40 anni di carriera vestendo i panni di un’esodata nell’opera prima di Ciro Formisano. Un film verità in cui si riconosceranno tante persone. Che emozioni ha vissuto in questo ruolo che lei interpreta, ma che molti italiani vivono?

R. Tante emozioni, dalla vergogna, alla consapevolezza, la voglia di lottare per chi subisce ingiustizie, la forza della ragione e la dignità di essere dalla parte del giusto. Troppe persone soffrono di indigenza e invisibilità, dobbiamo unirci a loro e urlare tutti insieme: BASTA!

D. Da quel giorno consegnato alla storia dalle lacrime della Fornero, iniziò un calvario che ha portato migliaia di famiglie a vivere in uno stato di indigenza. Cosa pensa lei di uno Stato che non è in grado di garantire una vita dignitosa alle fasce più deboli, tra cui gli anziani?

Daniela Poggi: Una donna, Tante donne

 

 

 

 

R. Lo ripeto, la politica spesso pensa più alla risoluzione di problemi finanziari, bancari, mondiali lasciandosi alla spalle la vita delle persone. Questa non è buona politica.

D. Viviamo in un mondo altamente tecnologizzato ma si muore ancora di solitudine; il femminicidio è storia di tutti i giorni ormai, c’è un grande degrado morale che ci porta indietro di tanti anni. Il suo pensiero al riguardo?

R. Anni di degrado culturale, si è cercato di intorpidire le menti, levare la capacità di pensare, dai giornali alla televisione…Il sapere è stato annientato per l’apparire non importa come. L’uomo è rimasto indietro nel cammino della donna che si evolve ogni giorno di più, mentalmente e professionalmente. Nella scuola i primi segni di violenza e poi in famiglia, nei gesti, nelle parole…Bisogna stare attenti quando si parla, le parole possono uccidere.

D. Poter lavorare quanto ha contribuito, secondo lei, a creare un’autostima nelle donne?

R. Certo il lavoro è espressione di dignità e autonomia. Solo così la persona esiste.

D. Esiste, secondo lei, un tipo di uomo che non fa, necessariamente, la scansione di seno e sedere, prima di relazionarsi con una donna?

R. Non lo so, bisognerebbe fare una ricerca sugli uomini…Penso di no. D’altronde la prima attrazione è vedendo, poi conoscendo e poi approfondendo.

Daniela Poggi: Una donna, Tante donne

D. Le faccio una domanda provocatoria. Rispetto alla rete di amicizie di Facebook a che servono oggi i parenti?

R. FB se usato come mezzo di lavoro è straordinario, così come lanciare petizioni a favore dei più deboli, umani e non. I gossip sono deleteri. Cercare amicizia su FB è come dire “io non sono capace di vivere veramente la vita”…la cosa buona è che ogni tanto si ritrovano persone con le quali si è condiviso un periodo della vita e poi, per tante ragioni, ognuno ha preso la sua strada e ci si è persi di vista; con FB eccoci di nuovo. I parenti sono indispensabili bisogna coccolarli e mai dimenticarli.

D. Lei ha adottato una bambina, questo denota la sua sensibilità e la voglia di regalare amore. Cosa ne ha ricevuto in cambio?

R. Non ho adottato, sono la sua madrina di battesimo e affianco la sua vita da sempre, scuola, sport, viaggi e altro. In cambio ho la gioia del suo sorriso, delle sue vittorie all’università, delle sue sfide vinte perché è intelligente. Ha dato un senso alla mia vita.

D. Come si prepara ad interpretare un personaggio?

R. Lo analizzo, lo interrogo, leggo, lo vivo con il cuore e la pancia. Mi dimentico di me e divento LEI.

D. Come vive, se c’è, la competizione con i suoi colleghi?

Daniela Poggi: Una donna, Tante donne

R. Una sana competizione deve esserci sempre se no ci si ammoscia!

D. Il suo amico modaiolo fiorentino Stefano Panaro, dall’America l’ha sempre definita di ”una genialità stellare”. Sicuramente un bel complimento. Lei si riconosce questo valore?

R. Stefano è troppo buono. Sono una persona normale come tante altre che ha il dono della Fede e mi ci aggrappo con tutta me stessa. Ho sempre lavorato, lottato, non mi arrendo, sono curiosa e ambiziosa perché se lavoro e guadagno posso aiutare molto chi ha bisogno.

D. Gode di buona salute oggi il cinema italiano?

R. Non direi

D. Lei ama di più sorprendere o essere sorpresa?

R. Ambedue

D. Come fa a mantenersi così bella e in forma?

Daniela Poggi: Una donna, Tante donne

R. La bellezza ti viene regalata, non è merito tuo, devi solo proteggerla e mantenerla, alimentazione vegana, sport, dormire bene, serenità, letture e buone persone accanto. Cuore sempre aperto così come occhi e orecchie…vivere la vita.

D. Qual è il suo rapporto con il tempo che passa?

R. Paure, speranze, ironia, leggendo chi è più saggio e ha già capito il senso della “adultità”!

D. Una, nessuna, centomila. Chi è esattamente Daniela Poggi?

R. Tutte e nessuna…Una particella di Dio.

D. Nei suoi sogni c’è mai stato o c’è un Oscar?

R. Impossibile volare così in alto, sarei felice di un David per L’Esodo.

Daniela Poggi: Una donna, Tante donne

Noi le auguriamo di vincerlo per tutto quello che Lei è, che dà e che fa.
Nel 2001 Daniela Poggi è stata nominata “Goodwill Ambassador” da parte di UNICEF-Italia per sensibilizzare e coinvolgere l’opinione pubblica sui problemi dell’infanzia, testimoniando e promuovendo con il suo impegno nel mondo della cultura e dello spettacolo la solidarietà e il sostegno alle iniziative dell’UNICEF.
Quindi anche la sua arte al servizio dei più deboli.
Daniela Poggi è più di tutto questo, non serve sottolineare ciò che si vede, ma è anche fine, discreta, riservata, lontana dai frastuoni e dai divismi gratuiti.
Tutto ciò che ha conquistato è frutto di impegno, passione e ricerca interiore perché, come dice giustamente Simone De Beauvoir: “Donne non si nasce lo si diventa”.
Noi la ringraziamo per averci permesso di conoscerla un po di più e la lasciamo augurandole di vivere ancora tante vite con la passione e il successo avuti fino ad oggi.

Daniela Poggi: Una donna, Tante donne che si sono rivelate in questa intervista concessa alla Prof.ssa Caterina Guttadauro La Brasca che ringraziamo