La periferia incontra Pasolini

Da martedì 7 giugno a sabato 30 luglio 2016 la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Viale Castro Pretorio, 105) ospita La periferia incontra Pasolini, un’esposizione dedicata al grande scrittore e regista scomparso poco più di quarant’anni fa.

La mostra sarà aperta gratuitamente al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 13.

L’evento rientra nell’ambito del progetto dedicato alla valorizzazione del patrimonio letterario italiano “Spazi900” e dell’area espositiva permanente “Ragazzi leggeri come stracci”, inaugurata il 4 novembre 2015 alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini.

La periferia incontra Pasolini nasce dalla collaborazione tra la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Edoardo Amaldi” di Tor Bella Monaca che nel 2014 hanno vinto il concorso culturale nazionale “Articolo 9 della Costituzione”.

Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini si trasferì a Roma nel 1950 e qui riuscì a imporsi come scrittore di valore; i suoi primi due romanzi Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959) danno un’immagine crudamente reale della città negli anni immediatamente successivi al dopoguerra.

L’autore, nato a Bologna nel 1922 e ucciso a Ostia nel 1975, fu tra i primi a denunciare le condizioni di vita dei giovani e del sottoproletariato nelle borgate romane; sviluppò un forte rapporto con il mondo suburbano della Capitale nel quale sono ambientati anche alcuni dei suoi film migliori come Accattone (1961) e Mamma Roma (1962).

La periferia incontra Pasolini analizza questi aspetti attraverso un percorso espositivo composto da elaborati multimediali, testuali, grafici, teatrali, artistici e audiovisivi realizzati dai ragazzi dell’I.I.S. “Edoardo Amaldi”.

Inoltre vengono approfonditi altri temi ricorrenti nei lavori dell’intellettuale bolognese come lo studio su Dante Alighieri, l’arte, lo sport, il cinema, il sacro, l’antropologia e l’attività di traduzione.

Lo scopo dell’iniziativa è far conoscere l’immensa opera di Pier Paolo Pasolini ai più giovani e aprire con loro un dialogo riguardo l’evoluzione delle zone periferiche romane dagli anni ’50 ad oggi; per questo motivo gli organizzatori della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma hanno coinvolto nel progetto didattico gli studenti dell’“Edoardo Amaldi” di Tor Bella Monaca che ben conoscono il contesto territoriale.

All’interno di La periferia incontra Pasolini sono previste proiezioni di filmati che sintetizzano il ricco e articolato pensiero dell’autore; tra questi vi sono il cortometraggio da lui diretto nel 1967 Che cosa sono le nuvole?, La battaglia di Valle Giulia, Location ieri e oggi, I giovani leggono Pasolini e Comizi d’amore oggi.

Il fatto che l’esposizione sia curata e realizzata da giovanissimi studenti aggiunge fascino all’iniziativa; è sicuramente un’occasione unica e interessante per conoscere da un punto di vista inedito la produzione di uno degli ultimi grandi intellettuali italiani.

Roma che legge

Dal 18 al 23 aprile 2016 appuntamento da non perdere per tutti i lettori della Capitale con la prima edizione di “Roma che legge”.

L’evento, promosso dall’Associazione “Forum del Libro” in collaborazione con “Biblioteche di Roma”, nasce dalla volontà di promuovere la lettura tra i cittadini romani.

Non è un mistero, infatti, che in Italia e soprattutto a Roma i lettori siano ormai una specie in via d’estinzione; secondo i più recenti dati Istat quasi il 10% delle famiglie italiane non ha alcun libro in casa e le persone che ne hanno letto almeno uno nel corso del 2015 sono state meno della metà di tutta la popolazione nazionale.

Gli unici dati confortanti riguardano i più giovani: oltre il 64% dei ragazzi tra gli undici e i quattordici anni ed il 58% degli studenti delle scuole superiori legge abitudinariamente.

Il calo vertiginoso di lettori di libri, giornali e riviste degli ultimi anni preoccupa non poco e questo allarmante fenomeno deve indurre tutti a compiere una seria riflessione; eventi come “Roma che legge” possono sicuramente rappresentare un’occasione utile e positiva per iniziare ad invertire questa tendenza negativa e riavvicinarsi alla lettura.

Nel corso della settimana di “Roma che legge” sono previsti incontri e dibattiti in moltissime biblioteche, scuole, librerie, circoli di lettura e teatri della Capitale.

Il 19 aprile ci sarà l’appuntamento delle ore 16:00 al MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, per l’evento dedicato al “Premio Strega Ragazze e Ragazzi”, il riconoscimento nazionale di maggior prestigio per quanto riguarda la narrativa dedicata ai più giovani.

Verranno letti passi tratti dai dieci libri finalisti dell’edizione di quest’anno in compagnia di alcuni tra gli autori, del Presidente di “Biblioteche di Roma”, Paola Gaglianone, e del Presidente del “Forum del Libro”, Giovanni Solimine.

Per la giornata di giovedì 21 aprile sono previsti incontri interessanti in alcune scuole della Capitale: si inizia alle 14:30 con gare di lettura e laboratori di scrittura presso l’Istituto Comprensivo “Nando Martellini” in via Giuseppe Vanni.

Dalle ore 18 dello stesso giorno potremo assistere ad uno degli eventi clou di questa prima edizione di “Roma che legge”: la “Notte Bianca della Letteratura” che si svolgerà presso l’I.I.S. “Federico Caffè” di Monteverde.

Nel corso della serata interverranno lo scrittore Christian Raimo, l’editore Giuseppe Laterza ed il giornalista del “Corriere della Sera” e de “Il MattinoAntonio Pascale.

Il 23 aprile, in concomitanza della “Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore”, l’evento “Roma che legge” chiude con una serie di appuntamenti assolutamente da non perdere.

Nel corso della mattinata assisteremo ai festeggiamenti per i dieci anni della Biblioteca Europea di via Savoia dove, dalle ore 10, verranno effettuate rappresentazioni teatrali di grandi classici della letteratura mondiale impreziosite da esercizi di lettura.

Alle 15:30 verrà inaugurato il Polo Culturale “Collina della Pace” nella borgata Finocchio.

Il Polo Culturale è immerso nel parco dedicato alla memoria di Peppino Impastato – giornalista siciliano ucciso dalla mafia nel 1978 – e nasce grazie al recupero ed alla valorizzazione di beni confiscati alla Banda della Magliana nel 2004.

Il progetto di “Collina della Pace” è molto ambizioso: uno spazio di 1.500 metri quadrati ospiterà una grande biblioteca con più di 30.000 volumi disponibili per la lettura ed un archivio altamente tecnologico di materiali audiovisivi.

In occasione dell’inaugurazione i visitatori potranno assistere a mostre, concerti, letture ed incontri con autori letterari ed esperti del settore come il Presidente dell’A.I.B. (Associazione Italiana Biblioteche) Dott.ssa Enrica Manenti e la consulente bibliotecaria Dott.ssa Antonella Agnoli.

Nel corso degli eventi di Roma che legge verrà dato ampio spazio e particolare attenzione all’opera di William Shakespeare, il grandissimo poeta e drammaturgo inglese del quale quest’anno si commemorano i 400 anni dalla morte, avvenuta il 23 aprile 1616.

La lettura è un’abitudine che nobilita ma, purtroppo, è sempre meno diffusa; sarebbero necessarie molte più manifestazioni come “Roma che legge”, non disgiunte però da un importante supporto economico statale, per attrarre nuovi lettori.

Ricordando che, come disse l’editore Valentino Bompiani, “un uomo che legge ne vale due”, auguriamo il meritato successo a “Roma che legge”.

Giuseppe Loris Ienco

I libri che hanno fatto l’Europa

I libri che hanno fatto l'Europa

In occasione del XXVIII Congresso Internazionale di Linguistica e Filologia romanza (a Roma dal 18 al 23 luglio 2016), la Biblioteca dell’Accademia dei Lincei ha aperto la mostra storico-documentaria (gratuita) “I libri che hanno fatto l’Europa“: esposti ci sono manoscritti latini e romanzi, da Carlo Magno fino all’invenzione della stampa.

Si potrà visitare “I libri che hanno fatto l’Europa“, inaugurata il 31 marzo, fino al 22 luglio, presso Palazzo Corsini in via della Lungara 10, Roma.

Lo scopo è rappresentare l’evoluzione della cultura europea attraverso l’evoluzione della forma libro e le opere fondamentali che, dalla tradizione classico cristiana, hanno condotto la nostra civiltà fino alla modernità. Inoltre viene data la possibilità di far conoscere parte del patrimonio culturale delle biblioteche di Roma (Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, Angelica, Casanatense, Nazionale, Vallicelliana, Biblioteca Apostolica Vaticana).

I libri che hanno fatto l’Europa”, a cura di Roberto AntonelliMichela Cecconi e Lorenzo Mainini, è organizzata dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dal Dipartimento di Studi Europei, americani e interculturali di Sapienza Università di Roma.

Il percorso espositivo consta di 186 manoscritti e a stampa, di periodo compreso tra il IX e il XV secolo, provenienti dalla Biblioteca dell’Accademia e da altre importanti Biblioteche di Roma, suddivisi in 5 macroaree a loro volta articolate in 19 sezioni tematiche.

Si inizia con la cultura classico-cristiana “fondata” da S. Agostino e S. Girolamo e andata avanti per tutto il Medioevo. I testi classici vengono filtrati, tradotti, rielaborati, andando a formare non solo una gran quantità di materiale scritto, ma soprattutto una tradizione, un sistema di valori, una forma mentis. I testi esemplari del cosiddetto canone si affiancano alla Bibbia e ai testi pagani: sono queste le fonti di acculturamento del tempo. Troviamo in questa sala la Bibbia atlantica: 18 kili il peso di questo preziosissimo esemplare, probabilmente costituito in origine da due volumi, uno dedicato al vecchio e uno al nuovo testamento, quest’ultimo andato perduto.

Si va avanti con le compilazioni enciclopediche e i trattati di scienza, per proseguire con la letteratura di XII e XIII secolo e la sua grande vastità e varietà di produzioni: diritto, aristotelismo, agiografia, letteratura didattica, storiografia, epica, romanzo, lirica, laudari.  Nasce in questi secoli la moderna letteratura europea, col suo nuovo sistema di generi.

La quarta sezione de “I libri che hanno fatto l’Europa” è dedicata al primo canone della letteratura italiana, dunque alla triade Dante Petrarca Boccaccio, che ha costituito un punto di riferimento e un modello nei secoli a venire. Qui troviamo esposta anche la editio princeps (la prima edizione a stampa) della Commedia, unita a varie trascrizioni del Boccaccio delle opere dantesche (come la Vita Nuova, le Canzoni) e del Petrarca (il Canzoniere). Di quest’ultima opera è presente il primo manoscritto trascritto da Petrarca stesso, con l’aiuto di un copista.

L’ultima sezione, Verso la modernità, è incentrata sulla rivoluzione portata dalla stampa: a partire dal 1467, quando a Subiaco viene stampato il primo libro italiano, il fenomeno si diffonde e trova in Venezia il suo centro d’eccellenza. La città diventa la capitale mondiale della stampa, da dove ha inizio la trasformazione epocale della trasmissione del libro, con ripercussioni sui modi della lettura, sul pubblico, sulle lingue utilizzate, sulle forme librarie.

Il racconto che c’è dietro questi manoscritti latini, romanzi, greci, arabi ed ebraici è il racconto di una cultura che si è evoluta nei secoli avvalendosi di molteplici trasformazioni ed influenze. Dall’antichità ad oggi il sapere si è tramandato in forme diverse, cercando di far sopravvivere una certa educazione letteraria e scientifica, un certo rigore culturale. “I libri che hanno fatto l’Europa” racconta  le radici profonde di un sapere non solo italiano, ma europeo.

I libri che hanno fatto l’Europa: dove e quando

La mostra (gratuita) “I libri che hanno fatto l’Europa“, resterà aperta fino al 22 luglio: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9:00 alle 13:00, martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00, ogni prima domenica del mese dalle 10:00 alle 18:00. Palazzo Corsini si trova in via della Lungara 10, Roma.

Libri come: a Roma dal 18 al 20 marzo

libri come 2016

Libri come tornerà a Roma per il settimo anno consecutivo e sarà l’Auditorium Parco della Musica ad ospitare questa tre giorni di letteratura e cultura.

Dal 18 al 20 marzo gli spazi dell’Auditorium si animeranno di incontri, workshop, lezioni, laboratori, presentazioni, conferenze, dibattiti: una serie di momenti di incontro aperti a studenti, curiosi, appassionati, addetti ai lavori, a cui parteciperanno importanti esponenti della letteratura e della cultura mondiale.

Libri come è promossa e organizzata dalla Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con Instituto Cervantes, RAI Radio3, a cura di Marino Sinibaldi con la collaborazione di Michele De Mieri e Rosa Polacco.

Al centro di questa serie di esperienze in programma c’è il libro, c’è la lettura, ma vissuti come esperienza di crescita e formazione: oltre gli scaffali, oltre la carta, oltre il calo del numero dei lettori abituali, oltre la crisi dell’editoria, c’è la riflessione, c’è l’interpretazione della realtà che ci circonda.

Non a caso, ogni anno Libri come concentra la sua attenzione su una tematica in particolare, legata all’attualità e di interesse comune: l’anno scorso era la scuola. Questo perché la lettura e la letteratura rappresentano emozione, evasione, talvolta un passatempo, spesso una passione, ma il contatto diretto con “i grandi” può certamente invogliare le menti a fare un passo ulteriore, dunque a spostare questa dimensione su un piano più concreto e attuale, più quotidiano e reale.

Questa edizione di Libri come, infatti, è intitolata Roma e le altre (città): il dibattito si amplia, si estende, le protagoniste diventano Roma e non solo. Istanbul, Damasco, Gerusalemme, Londra, New York, Parigi, Barcellona, luoghi lontani che prenderanno vita attraverso le parole degli autori invitati agli incontri i quali si focalizzeranno su tutti gli aspetti della vita cittadina quotidiana: lavoro, trasporti, politica, cibo, artigianato, famiglia, arte.

Oltre 250mila le presenze nel corso delle passate edizioni, 30mila solo nel 2015, quando ad inaugurare la manifestazione ci fu Umberto Eco, scomparso il 19 febbraio scorso. Doveroso, dunque, ricordare il grande scrittore e intellettuale e lo si farà attraverso un filmato che ripercorrerà i momenti salienti della sua partecipazione a Libri come.

Libri come: ospiti in programma

Tra i nomi di spicco che è possibile incontrare quest’anno ci sono Jonathan Coe (19 marzo ore 19 – Sala Petrassi: “Come Londra”, con Alessandro Mari), Sophie Kinsella (20 marzo ore 16 – Sala Petrassi: “Le città dello shopping”, con Annalena Benini e Fabio Canino), Alessandro Baricco (19 marzo ore 16 – Teatro Studio Gianni Borgna: “Come lo Storytelling”, in collaborazione con la Scuola Holden), Andrea Camilleri (20 marzo, ore 18 – Sala Sinopoli: “Le mie città e quelle di Montalbano” con Marino Sinibaldi), Javier Cercas (20 marzo, ore 12 – Sala Petrassi: “Come Barcellona”, con Bruno Arpaia). E ancora: Elliot Ackermann, Garry Kasparov, Chigozie Obioma, Suad Amiry e tantissimi altri.