Giorgio Rocchetti: un gigante buono

Giorgio Rocchetti: un gigante buono

 

Giorgio Rocchetti: un gigante buono

by Martina Servidio

da non confonderlo però in “gigante semplice”

E’ la bontà d’animo ed il saldo legame con la sua terra e le sue tradizioni che contraddistingue Giorgio Rocchetti.

Proviene da una famiglia di artisti cantanti e musicisti che hanno conosciuto un lungo periodo di fama sia in Italia, ai Festival di Sanremo, ai Festivalbar che in giro per l’Europa rappresentando la nuova canzone pop italiana.

Giorgio Rocchetti: un gigante buono

Santino Rocchetti che con la sua particolare voce roca, adatta al Rhithm ‘n’ blues, ha duettato anche con Loredana Bertè.

Alberto Rocchetti tastierista e pianista di Vasco Rossi.

Ed il nostro “gigante buono” Giorgio Rocchetti batterista di primaria eccellenza che è cresciuto artisticamente e professionalmente insieme <ai Rocchetti> nelle lunghe tournée musicali e che si è perfezionato al Saint Louis college of music di Roma.

La musica, come noto,  non ha età e sono tutti in attività.

Ora, però, vogliamo parlare di Giorgio Rocchetti e del suo lavoro di artista del legno mentre ammiriamo uno spettacolare tramonto nella sua città: Montalto di Castro.

Buongiorno Giorgio, servono delle attitudini particolari per questo mestiere di lavorazione del legno?

Per questo mestiere quello che conta è avere una grande passione, conoscere nei minimi dettagli il materiale che ti accingi a lavorare e avere anche tanta pazienza durante la lavorazione

In che modo influisce la concorrenza nel tuo lavoro?

Direi che la concorrenza costituita dai grandi centri commerciali influisce pesantemente nel mio lavoro tuttavia c’è una fascia molto ampia di clientela che desidera avere in casa alcuni pezzi preziosi, realizzati artigianalmente, con il legno e le rifiniture desiderate.

Cerco sempre di dialogare con il cliente per capire i suoi desideri e per offrire i miei suggerimenti per la migliore riuscita dell’opera.

Quali sono i lati positivi e negativi del tuo lavoro?

Il lato positivo è che posso creare liberamente ciò che il legno mi ispira e la varietà del lavoro; non faccio quasi mai la stessa cosa.

Il legno, infatti, è un materiale vivo che deve essere lavorato in maniera tale da essere mantenuto bello e stabile nel tempo.

 Ho avuto, da sempre, la passione per il legno; è un materiale nobile, facilmente plasmabile anche con attrezzi poco professionali (uno scalpello, un martello o una sega, per esempio). Crescendo è maturato sempre di più in me l’amore per questo materiale. 

 Ho sempre plasmato il legno in maniera a me più congeniale, il legno, per me, è amore per la natura, 

Le mani fanno quello che la testa mi dice

Mi faccio ispirare dal bello  che ci circonda. Non è raro che guardo con attenzione le linee di un palazzo -antico o moderno- e già immagino le linee di un mobile. Anche le concrete ed essenziali linee del design scandinavo mi suggeriscono la realizzazione di un mobile altrettanto concreto ed essenziale

Amo gli incastri e le relazioni tra il legno ed altri materiali come i metalli e il vetro e molti miei lavori rispecchiano questa passione.

Il legno, nobile elemento naturale, mi concede di instaurare con lui un intimo dialogo che si trasforma nella possibilità di plasmarlo secondo le sue venature, i suoi intagli, i suoi nodi, i suoi anelli stagionali.

E gli aspetti negativi?

Tanti? Pochi? Credo che siano quelli insiti in ogni attività artigianale e continuamente a contatto con la clientela. L’essenziale è comportarsi con reciproco rispetto.

Ami un particolare legno?

Mi piace lavorarli tutti pur avendo coscienza che ciascun legno è particolarmente adatto ad un ben determinato tipo di applicazione.

Giorgio Rocchetti: un gigante buono

Beh, dopo aver ammirato il sole immergersi nel mare, salutiamo Giorgio Rocchetti e la sua Montalto di Castro che ci ha ospitato.

Giorgio Rocchetti: mobile 380 7823685

Foto tratte dal Web a scopo divulgativo e non commerciale