Un calcio in ricordo di Pasolini

Un fine settimana dedicato allo sport e al ricordo di un grande intellettuale e sportivo, Pier Paolo Pasolini. Proprio la periferia romana che lui tanto amava e dalla quale ha tratto spunto per le sue splendide opere, ospiterà il 31 ottobre ed il primo novembre, “PierPaolo!”, un particolare quadrangolare di calcio, proprio in occasione del quarantennale dalla sua scomparsa, ideato da Giorgio Barberio Corsetti. Gli incontri di calcio saranno intervallati da attori che li commentano poeticamente o li interrompono invadendo il campo, oppure intervengono creando scene nelle gradinate, in mezzo al pubblico. In particolari occasioni, come ad esempio durante un infortunio, saranno i giocatori stessi a recitare brani. Una particolare commistione fra sport e letteratura, perchè, come diceva lo stesso Pasolini: “Ci sono nel calcio dei momenti che sono esclusivamente poetici: si tratta dei momenti del “goal”. Ogni goal è sempre un’invenzione, è sempre una sovversione del codice: ogni goal è ineluttabilità, folgorazione, stupore, irreversibilità. Proprio come la parola poetica”.

La manifestazione è un progetto promosso dall’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma Capitale, in collaborazione con il MiBACT, la Regione Lazio Progetto ABC Arte Bellezza Cultura e ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio e prodotto da Fattore K, in collaborazione con il Teatro di Roma e il supporto della squadra Liberi Nantes, composta da migranti forzati, alla quale sarà devoluto anche il ricavato della manifestazione. La due giorni di calcio e poesia, si svolgerà a Pietralata, presso il campo sportivo XXV Aprile, in via Marica 80, a partire dalle ore 16.

Parole nella Guerra

guerra

Parole nella Guerra di Laura Poggi, segna una sorta di rivoluzione copernicana nella ricerca storica e sociale riguardante le vicende della guerra, poiché nel corso del XX Secolo le fonti ufficiali con le quali si ricostruivano le vicende storiche, vennero affiancate da fonti personali private, come autobiografie, lettere, corrispondenze, e cartoline di soldati, spettatori, e gente comune. Continua a leggere

Legge 104 Diritto al trasferimento?

Legge 104 e mobilità

Non è ancora il caso di gridare “vittoria” in quanto è ben noto che la complessità della macchina burocratica e, con essa, le Istituzioni, male si adeguano alle sentenze dei Tribunali.

Vedremo… in ogni caso è bene gioire per una importante e storica sentenza che la Corte d’Appello di Sassari ha emesso e che sancisce il diritto al trasferimento di un familiare che assiste un disabile, in una sede lavorativa quanto più vicina al domicilio dell’assistito.

Veniamo ai fatti   

  • A febbraio 2014 una impiegata aveva chiesto all’Ufficio Scolastico il trasferimento, motivato e documentato, da Palau a Sassari per accudire il figlio portatore di handicap grave;
  • L’Ufficio Scolastico, attenendosi al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, ha negato il trasferimento;
  • A maggio del 2015 il Giudice del Lavoro concordò con quanto affermato dall’Ufficio Scolastico negando la sussistenza di tale diritto a favore del lavoratore ed attribuendo tale materia alla trattazione in sede di C.C.N.L. integrativo;
  • Il ricorso promosso dall’impiegata è stato esaminato dai Giudici che hanno stabilito il diritto della madre di avvicinarsi alla città di residenza per continuare a svolgere la propria attività lavorativa ed assistere il figlio; l’Ufficio Scolastico è stato inoltre condannato a pagare le spese legali e risarcire l’impiegata;
  • L’impiegata lavorerà nella sede scolastica da lei indicata al momento del bando relativo alla mobilità del personale

Le motivazioni della sentenza, che ha visto riconosciuto il diritto dell’interessata al trasferimento espressamente previsto dall’art. 33 della Legge 104/92 quinto comma, pongono in particolare evidenza la  discrasia tra le norme contenute nel C.C.N.L. e la Legge;  non si tiene conto di quanto  previsto per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti dei disabili che rappresentano i supremi interessi garantiti dalla Costituzione i quali – affermano i Giudici – non possono essere disattesi.

Gli stessi Giudici, pur comprendendo le importanti esigenze organizzative dell’Amministrazione, tesa a dare un ordinato e strutturato assetto all’intero sistema, affermano che “l’esigenza del datore di lavoro” non può in ogni caso comprimere l’inalienabile diritto alla tutela del disabile e che appellarsi alle esigenze organizzative cancella- di fatto – le previsioni contenute nella sopra citata Legge 104

La Corte d’Appello ha inoltre annullato, essendo in contrasto con una norma imperativa, l’art. 7 del C.C.N.L. del 2014 per la mobilità del personale docente e ATA e di tutte le norme ad esso collegate. L’azione legale promossa e portata avanti da questa coraggiosa madre l’ha vista vincitrice  ma, cosa ben più importante e meritoria, ha visto affermare con forza il diritto di suo figlio all’assistenza di cui ha necessità.

 

Ora solare: come prevenire il disagio

Si ritorna all’ora solare nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 2015, perciò l’orario verrà portato indietro di 60 minuti, ristabilendo l’ora effettiva della Terra e ponendo fine all’ora legale, che non è un’ora reale, bensì un escamotage per risparmiare energia elettrica sfruttando il più possibile la luce fornita dal sole. Continua a leggere