IN NOME DEL PAPA RE

Fino al 17 gennaio 2016 sarà in scena presso Il Teatro dell’Angelo la versione teatrale, rielaborata dal regista Antonello Avallone,  di uno tra i più grandi capolavori cinematografici di Luigi Magni “In nome del Papa Re” del 1977

La pellicola fa parte della trilogia del grande Maestro che iniziò con il film  “Nell’Anno del Signore” del 1969 per concludersi con “In nome del Popolo Sovrano” del 1990 e tutti ripercorrono il tema del rapporto tra il popolo romano sopraffatto dalle angherie dell’aristocrazia romana e del potere pontificio durante il periodo risorgimentale.

L’opera “In nome del Papa Re”, così come il film, trae origine da una lettura romanzata dell’ultima condanna a morte decretata dal potere temporale del Papa  ed eseguita il 22 ottobre 1867.

La Trama

Ai primi di Ottobre 1867 in un attentato dinamitardo avvenuto in una caserma degli “Zuavi” pontifici francesi persero la vita molti soldati.

Il  Cardinal Colombo, capo della polizia papalina,  iniziò le indagini ma il capo dei Gesuiti, il famigerato e potente  “Papa Nero” riuscì per primo a trovare i sovversivi, catturandoli, ma facendo strage di tutti gli altri presenti.

Questo brutale eccidio rese insanabile il latente dissidio tra il Cardinal Colombo ed il “Papa Nero

I tre arrestati, Cesare Costa, Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti,  legati tra loro da un patto di amicizia giurato fino alle estreme conseguenze, vengono rinchiusi nelle prigioni di  Castel S. Angelo.

La  contessa Flaminia Ricci, moglie del conte Ricci,  è in realtà la madre segreta di Cesare Costa che lo ebbe nientemeno che con il  Cardinal Colombo, ancora ignaro di tutto.

La donna, disperata per l’imminente e sicura condanna a morte del figlio,  confessa al Cardinal Colombo di essere lui il padre del ragazzo nato da una fugace relazione tra i due.

Il prelato riuscirà a liberarlo  ma non riuscirà ad intervenire a favore degli altri due arrestati che verranno condannati a morte dal tribunale ecclesiastico nonostante l’accorata arringa del Cardinal  Colombo.

Il giovane, liberato a forza e contro la sua volontà , viene nascosto nella casa del Cardinal Colombo dove riceverà la visita della sua amata Teresa che gli comunica di aspettare un figlio da lui; il ragazzo confida invece a Teresa di voler tentare di liberare i suoi due amici o morire eroicamente  con essi.

Il piano fallisce e Cesare verrà ferito in un’imboscata tesa dal marito della contessa che lo riteneva l’amante della moglie; morirà poi tra le braccia della madre, di Teresa e del Cardinal Colombo.

Quest’ultimo, ormai disgustato della tracotanza del “Papa Nero” e consapevole della inutile sovrastruttura del potere temporale, peraltro in disfacimento, rassegna le dimissioni da tutte le sue cariche pontificie e subisce l’esilio ordinato dal capo dei Gesuiti.

Tornerà a Roma nel 1870 stanco, anziano, ammalato insieme al suo fido servitore Serafino ma solo per il breve tempo di vedere per l’ultima volta Teresa portare in braccio il suo bambino…Suo nipote.

Muore infine serenamente assistito da Serafino.

Il regista Antonello Avallone descrive in maniera fulgida il decrepito potere temporale papalino e le sue persecutorie leggi che verranno spazzate via nel 1870 a seguito dell’ingresso delle truppe italiane attraverso la Breccia di Porta Pia.

Antonello Avallone ha “confezionato” uno spettacolo intelligente e divertente, un grande racconto popolare che tocca tutte le corde sensibili dell’animo umano: l’amore, la morte, la politica, il tradimento, gli ideali, l’estremo sacrificio. Tutto è misurato alla perfezione.

Egli ha saputo costruire i personaggi in maniera formidabile, riesce a conquistare  il pubblico, colpisce per la semplicità e l’umanità dell’insieme ben coordinato.

Non sono da meno tutti gli interpreti che fanno parte del cast scelto con attenzione e che dimostra una affiatata recitazione sul palcoscenico.

Degna di nota è la scena del Tribunale Ecclesiastico e l’arringa, semplice ma profonda nel significato, di Monsignor Colombo; sono comunque molte, durante lo  spettacolo, le scene realizzate con maestria e cura dei dettagli.

Autore: Luigi Magni
Regia: Antonello Avallone
Genere: commedia
Compagnia/Produzione: Il Punto
Cast:  Antonello Avallone, Pippo Franco, Antonio Ferrante, Cristina Moglia, Daniele Di Matteo, Mario Rosati, Silvia Augusti, Valerio Palozza, Tiziana Narciso, Marco Santolamazza, Stefano Frau

In nome del Papa Re in scena dal: 26/12/2015 al: 17/01/2016

TEATRO DELL’ANGELO SALA GRANDE
via Simone De Saint Bon 19 – Roma (RM)
Tel: 06 37513571
Fax: 06 37514258
Email: info@teatrodellangelo.it       Sito Web: www.teatrodellangelo.it

 

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