Hugo Pratt. Incontri e Passaggi

Dal 29 aprile al 24 maggio 2016 la mostra itinerante “Hugo Pratt. Incontri e Passaggi” fa tappa a Roma nello spazio “La Pelanda” del MACRO (Museo d’Arte Contemporanea di Roma).

L’evento, promosso dal salone internazionale del fumetto “Napoli COMICON”, dal festival di disegnatori e designer “ARF!” e dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, è stato ideato dal Musée Hergé di Bruxelles e da Patrizia Zanotti, curatrice dell’immenso catalogo di Pratt.

L’esposizione è interamente dedicata al lavoro di Hugo Pratt, grandissimo fumettista e scrittore italiano nato a Rimini nel 1927 e deceduto a Losanna nel 1995; la sua fama è legata principalmente al personaggio di Corto Maltese, l’avventuriero di La Valletta creato nel 1967 e protagonista di quasi trenta storie.

Buona parte di queste sono state pubblicate in Italia da riviste di fumetti storiche come “Linus” e “Il Corriere dei Piccoli”; oggi è possibile leggerle anche in volumi singoli e cartonati disponibili in libreria.

Il 1° ottobre 2015 l’editore Rizzoli Lizard ha messo in vendita Sotto il sole di mezzanotte, libro realizzato da Rubén Pellejero e Juan Diaz Canales che include la prima storia di Corto Maltese non scritta dal suo creatore Hugo Pratt.

Hugo Pratt

Hugo Pratt

Nel corso della sua vita, il disegnatore riminese cresciuto a Venezia riuscì a raggiungere un grande e meritato successo internazionale e, ancora al giorno d’oggi, è riconosciuto come uno dei maggiori autori di fumetti di sempre.

La sua opera è stata amata e profondamente apprezzata da intellettuali e artisti del calibro di Umberto Eco, Woody Allen, Oreste Del Buono e Paolo Conte.

La mostra “Hugo Pratt. Incontri e Passaggi” segue lo sviluppo e l’evoluzione del disegnatore tra tavole in bianco e nero, acquerelli, parole e bozzetti; i visitatori avranno la possibilità di osservare da vicino più di 120 opere e fotografie originali.

Tutta l’esposizione ruota attorno alle due grandi passioni dell’artista, il viaggio e la lettura, che hanno avuto un grande peso nell’influenzare e modellare il suo lavoro.

“Hugo Pratt. Incontri e Passaggi” rappresenta una sorta di vetrina sulla visione del mondo, sui pensieri e sulle esperienze del fumettista italiano; l’interesse nei confronti del multiculturalismo, dell’arte e delle tradizioni di popoli esotici traspare in modo chiaro e netto nelle vicende e nella personalità di Corto Maltese, vero e proprio alter ego “disegnato” di Hugo Pratt.

Corto Maltese

Corto Maltese

La mostra dedica ampio spazio al lato più “narrativo” dell’artista; i visitatori potranno leggere le sue parole e scoprire come i suoi scrittori preferiti – tra i quali vi sono grandi classici come Robert Louis Stevenson, Jack London, Jorge Luis Borges e James Oliver Curwood –  hanno influenzato in maniera profonda non solo le sue storie e i personaggi, ma anche i suoi magnifici disegni.

L’arte del fumetto italiano è sempre più apprezzata nel mondo e l’interesse nei suoi confronti è in costante crescita; visitare la mostra “Hugo Pratt. Incontri e Passaggi” del MACRO è, senza ombra di dubbio, il modo migliore per avvicinarcisi e conoscere l’incredibile opera del suo più grande esponente.

 

Hugo Pratt. Incontri e Passaggi

Evento promosso da Napoli COMICON, ARF! Festival e Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Dove:

La Pelanda/MACRO Testaccio – Piazza Orazio Giustiniani, 4 – Roma

Quando:

Dal 29 aprile al 24 maggio 2016

Da martedì a domenica ore 12.00 – 20.00 (chiuso il lunedì)

Per i visitatori sono previste molteplici ed articolate facilitazioni economiche meglio specificate sul sito web:

www.museomacro.org/mostre_ed_eventi/mostre/hugo_pratt_incontri_e_passaggi

Tel. 06 4807361

Giuseppe Loris Ienco

Gallieno Ferri, il padre del fumetto italiano

Il 2 aprile 2016 sarà ricordato come un giorno triste per il fumetto italiano: a 87 anni è scomparso il disegnatore “Gallieno Ferri”, vero e proprio gigante dei comics nostrani.

Il noto fumettista si è spento nella sua casa di Genova poche settimane dopo il suo ultimo compleanno e circondato dall’affetto dei suoi quattro figli. La notizia della morte è stata diffusa dal sito web della “Sergio Bonelli Editore”.

Gallieno Ferri, nato nel capoluogo ligure il 21 marzo 1929, cominciò la carriera da fumettista a soli 19 anni dopo aver lavorato per un breve periodo nella professione per la quale aveva studiato: il geometra.

Nel 1949 produce i primi disegni per l’editore Giovanni De Leo, per il quale realizza – firmandosi con lo pseudonimo “Fergal” – le serie d’avventura “Piuma Rossa”, “Il Fantasma Verde” e “Maskar”, il cui protagonista è un eroe ispirato ai fumetti di “Fantomas”.

Negli anni ‘50 “Gallieno Ferri” collabora soprattutto con il francese Pierre Mouchott, proprietario della casa editrice “S.E.R.”

Si specializza nel western affermandosi al di là delle Alpi con i disegni di personaggi come Thunder Jack, Kid Colorado e Tom Tom.

A metà decennio il ritorno in Italia con le prime storie sul “Vittorioso”, leggendaria rivista di fumetti che ancora è nel ricordo di molte generazioni e pubblicata dalla “AVE” dal 1937 al 1970.

Nel 1961 la vera e stravolgente svolta nella carriera di “Gallieno Ferri”; il disegnatore genovese entra infatti a far parte della più grande casa editrice di comics italiana, la “Sergio Bonelli Editore” che – all’epoca – era nota con il vecchio nome “Edizioni Araldo”.

“Sergio Bonelli Editore” venne fondata a Milano nel 1940 da Gian Luigi Bonelli, noto soprattutto per essere il papà del western “Tex” che ancora oggi risulta il fumetto italiano di maggior successo di sempre.

Uscito in edicola nel 1948 le vicende del ranger Tex Willer e dei suoi tre compagni di avventura – i cosiddetti pards – ancora oggi appassionano migliaia di lettori di tutte le età.

La casa editrice milanese è una vera e propria potenza inavvicinabile nel mondo dei comics italiani con milioni di albi venduti ogni anno. Tra i personaggi più noti della “Bonelli” vi sono il già citato Tex Willer e Dylan Dog, Martin Mystère, Nathan Never, Mister No e Zagor.

Quest’ultimo nasce nel 1961 da un’idea di Guido Nolitta – lo pseudonimo usato da Sergio Bonelli (figlio del fondatore Gian Luigi Bonelli) nei suoi lavori da sceneggiatore di fumetti – e dello stesso “Gallieno Ferri”.

Zagor viene pensato come un’alternativa a Tex, meno seria e più adatta ai bambini. L’ambientazione è sempre western ma vi sono anche forti tinte fantastiche ed una grande dose di umorismo garantita soprattutto dal messicano Cico, l’esilarante spalla del protagonista Zagor.

“Gallieno Ferri” contribuisce pesantemente al successo di “Zagor” realizzandone graficamente i personaggi e il mondo nel quale si svolgono le avventure dell’eroe noto anche come “Lo spirito con la scure”.

L’artista genovese realizza anche i disegni del primo numero e di ben 115 copertine per “Mister No”, altro storico fumetto bonelliano stampato dal 1975 al 2006.

Dopo 55 anni dalla nascita, “Zagor” è ancora oggi pubblicato mensilmente e ha superato da poco l’invidiabile traguardo dei 600 albi usciti in edicola. Tutte le copertine sono state realizzate da “Gallieno Ferri” che, nonostante l’età avanzata, ha continuato a lavorare per la “Bonelli” fino al giorno della scomparsa. Dai prossimi numeri un altro disegnatore prenderà il suo posto.

La scomparsa di “Gallieno Ferri” lascia un vuoto incolmabile tra tutti gli appassionati di fumetti italiani e bonelliani ma i suoi disegni, però, non saranno mai dimenticati da chi è cresciuto leggendo “Zagor”.

Giuseppe Loris Ienco