L’Arte di parlare in pubblico

L’Arte di parlare in pubblico

L’Arte di parlare in pubblico

L’importanza della comunicazione per rapportarsi con il mondo che ci circonda è sottolineata sin dai tempi più antichi; dai linguaggi gutturali che hanno caratterizzato il primordiale dialogo tra esseri umani siamo giunti al raffinato sistema comunicativo dei nostri giorni.

Questa fondamentale evoluzione è stata accompagnata ed esaltata da studi, esperienze, analisi condotte dai “padri” del dialogo che hanno attribuito alla “comunicazione efficace” un valore senza pari.

Tra i più grandi esempi dell’arte oratoria non possiamo non citare Cicerone a cui abbiamo dedicato un precedente nostro servizio:

https://www.lamacinamagazine.it/cicerone-la-giusta-dizione/

Fatta questa breve introduzione veniamo ad illustrare l’importante e qualificata iniziativa promossa e curata da Valentina Lo Surdo che unisce, tra le sue molteplici competenze, la conduzione di programmi radiotelevisivi, la pratica giornalistica, la metodologia dei più affermati Trainer internazionali, la musicalità del suo essere musicista e la passione per i diversi stili di comunicazione appresi nei suoi numerosi reportage in molti paesi del mondo.

L’Arte di parlare in pubblico

E’ una apprezzata professionista con oltre 20 anni di esperienza “sul campo” ed è una tra le più creative ed apprezzate formatrici nel panorama italiano.

L’Arte di parlare in pubblico

E’ un corso dedicato a tutti coloro che si trovano a parlare in pubblico, nel lavoro quotidiano, in una platea, in una classe, con la clientela, consapevoli che la corretta interazione sia lo strumento capace non solo di trasmettere una informazione ma, soprattutto, di trasformarne la percezione, l’effetto, il risultato attraverso le modalità con cui il messaggio viene detto, espresso, pronunciato.

E’ la perfetta simbiosi tra il contatto con le parole, con la voce e attraverso il linguaggio del corpo.

Ognuno deve trovare quella corda di autenticità capace di trasmettere al cuore dei propri interlocutori un’emozione in sintonia con gli stessi.

L’Arte di parlare in pubblico

Il corso prevede i seguenti argomenti:

  • Come trovare la propria voce ideale per suscitare empatia, fiducia, autorevolezza, interesse e piacevolezza;
  • Come catturare l’attenzione di chi è distratto;
  • Come padroneggiare i fondamenti del linguaggio del corpo per suscitare rilassatezza, accoglienza ed il giusto carisma;
  • Come utilizzare il vocabolario delle parole ottimali per risultare chiari e precisi, riscuotere apprezzamento, donare incoraggiamento, concentrazione e fiducia;
  • Come decodificare i segnalatori fondamentali del rapporto;
  • Come apprendere le mnemotecniche più efficaci per facilitare la memorizzazione di un discorso ideale;
  • Come applicare una speciale tecnica antistress per gestire con serenità l’impatto con il pubblico;
  • Ed infine come scoprire il metodo dei “4 personaggi” (basato sull’approfondimento psicologico o psicotecnico) per costruire un eccellente dialogo di un solo minuto.

L’Arte di parlare in pubblico

L’evento è patrocinato dal Comune di Arcidosso e si svolge dal 20 al 22 luglio in Località Merigar

 Orario:

inizia il venerdì alle 16 e finisce la domenica alle 13

Costo:

170 euro

 Per informazioni e iscrizioni:

tel 0564 966837

email office@dzogchen.it

Web Site https://www.dzogchen.it/it/

 Come arrivare: https://www.dzogchen.it/it/per-arrivare/

Dove alloggiare: https://www.dzogchen.it/it/accomodations/

 Ufficio Stampa

Alma Daddario & Nicoletta Chiorri

347 2101290 – 338 4030991

segreteria@eventsandevents.it

 

L’Arte di parlare in pubblico…non semplici parole.

 

CICERONE – LA GIUSTA DIZIONE

…per una chiara ed efficace comunicazione.

Cicerone è da tutti riconosciuto come il più celebre oratore dell’antica Roma;  la sua  fama quale modello classico dell’oratore è ormai incontrastata.

Egli ha composto oltre 100 orazioni spaziando tra la politica, la morale, la guerra, la famiglia…

Per rendere efficace la sua comunicazione Cicerone utilizzava la  Tecnica di memorizzazione e cioè:

la  tecnica associativa”  o tecnica delle stanze con cui scomponeva il discorso in concetti ed associava poi questi concetti alle stanze di una casa.

In fase di esposizione del discorso i concetti che egli intendeva esprimere gli tornavano in mente nella sequenza desiderata.

Ed è proprio da questo metodo di memorizzazione che derivano le locuzioni italiane, tutt’ora in uso,  “in primo luogo”, “in secondo luogo” e così via

Ricordiamoci: un uomo parla esattamente per come è.

Parlare con l’esatta pronuncia è uno dei fondamentali strumenti con cui poter esprimere al meglio noi stessi ma è assolutamente necessario comprendere nel minimo dettaglio ciò che si vuole esprimere.

In altre parole dobbiamo essere “padroni” di ciò che andiamo a spiegare .

Può apparire banale affermarlo ma non sempre abbiamo veramente assimilato l’argomento da illustrare.

Dobbiamo dare la giusta forma al significato della nostra esposizione attraverso la nostra postura ma, soprattutto, attraverso la nostra voce ; su ciò è basata la comunicazione efficace.

Avendo bene a mente queste nozioni riusciremo a stabilire un ponte, un legame bi direzionale con coloro che ascoltano.

Nel contesto odierno dove le voci si accavallano in maniera caotica, si sovrappongono freneticamente, si annullano a vicenda, risulta sempre più importante stabilire una comunicazione chiara, efficace, priva di cadenza, non “mono tono”.

LA RESPIRAZIONE

E’ un importante aspetto su cui porre particolare attenzione; l’atto respiratorio deve essere studiato in quanto la vera essenza non è… produrre “suoni” ma produrre suoni corretti.

Noi respiriamo in modo meccanico e non ci soffermiamo su come il processo avvenga,  dobbiamo invece analizzare su come la cadenza respiratoria avviene poiché una corretta respirazione influisce sullo stato emotivo e crea ostacoli alla nostra capacità comunicativa.

Andiamo cioè in affanno fisico e psicologico, la nostra memoria si offusca, la mente non segue più la “scaletta” preordinata, l’esposizione fallisce.

ACCURATEZZA DELLA LINGUA

Dimentichiamoci della nostra  regione di nascita,  poniamo attenzione alle regole di base della nostra lingua che è alcune volte “massacrata” da noti relatori insospettabili, di “cultura” o presunti tali.

La nostra lingua è un bene comune da salvare, da tramandare alle generazioni future e non un arcaico mostro in via di estinzione; deve essere di uso comune da salvaguardare al pari degli altri nostri prodotti di punta dell’Italia quali la cultura, i musei, l’arte.

Comunque non disperiamo:

« In principiis dicendi tota mente atque artubus contremisco. » (IT)

« All’inizio di un discorso mi tremano le gambe, le braccia e la mente. »

 

Anche il grande Cicerone aveva le sue difficoltà.