La Buona Scuola: in arrivo il bonus

La riforma della scuola fortemente voluta dal Governo Renzi, la buona scuola, non risparmia sorprese, e una di queste è rappresentata dal bonus di 500,00 euro che verrà concesso ai docenti. Questa speciale iniziativa, fortemente reclamizzata dai principali giornali italiani trova conferma anche dal Ministero del Tesoro che ha stanziato ben 381 milioni di euro per assicurare ai 762 mila docenti presenti nel nostro Paese di poter contare su questi speciali fondi per poter finanziare la propria formazione che deve essere perpetuamente aggiornata e tenuta sempre all’avanguardia.

Bonus Buona Scuola: come sarà speso

buona scuola

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Essendo un bonus per la formazione questi 500,00 euro concessi dal Governo non devono essere spesi in maniera diversa da libri, corsi di aggiornamento professionali o di lingue straniere, spettacoli teatrali, cinema, mostre e tutto ciò che può essere ricondotto all’arricchimento professionale.

Il bonus di Renzi per i docenti rappresenterà anche una buona occasione per riappacificare, qualora ce ne fosse bisogno, il corpo docenti al Governo, che con questa somma di denaro cerca di equiparare lo stipendio degli insegnanti italiani a quello di quelli europei, che come ben si sa possono contare su una gamma più ampia di entrate. Naturalmente questo piccolo introito non ‘comprerà’ il corpo insegnanti italiano, ma sicuramente servirà per far capire cosa esiste dietro questa riforma che può sembrare assurda ma che forse potrebbe mettere mano alla risoluzione di parecchi interrogativi non risolti da anni e anni, per mancanza sia di fondi che di volontà.

Buona scuola: bonus entro dicembre

buona scuola

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Tale compenso sarà accreditato direttamente sullo stipendio con bonifico, in modo che l’insegnante possa averli direttamente disponibili sul proprio conto e iniziare l’attività di accrescimento e arricchimento professionale, in modo da poter offrire al panorama il culturale italiano ciò che di meglio può offrire il mercato.

Al contrario di quanto preannunciato su alcuni siti e giornali, la spesa di questi 500,00 euro non sarà certificata, nel senso che gli insegnanti potranno spenderla come vogliono senza doverla documentare, ma  a loro rischio e pericolo, perché i nodi vengono sempre al pettine.

 

 

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