Apple nei guai: maxi sanzione per violazione di brevetti

foto apple sanzione

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Tempi duri, in casa Apple. Dopo il lancio del nuovo device di Cupertino, l’azienda capitanata da Tim Cook ha dovuto fare i conti con l’ennesima sanzione comminata a causa di violazione di brevetti su chip mobili. Sono 234 i milioni di dollari che i dirigenti della mela dovranno versare all’Università del Wisconsin, per violazione di brevetto sui chip A7, A8, A8X, già parte dell’equipaggiamento interno di iPhone e iPad. Le indiscrezioni che circolano in rete rivelano che la battaglia dei ricercatori in forze all’Università non è ancora finita: il team è pronto a far valere i propri diritti con nuove accuse.

Il brevetto in questione, catalogato al 5781752 del WARF (Wisconsin Alumni Research Foundation), risale al 1998, anno in cui gli inventori del chip depositarono il brevetto sui chip attualmente utilizzati da Apple. Quasi venti anni di lavoro, per gli sviluppatori del Winsconsin, che già prima degli anni zero pensavano a come avrebbero dovuto funzionare i computer del futuro. Per lo stesso progetto, gli scienziati della Fondazione presero degli accordi formali con Intel. La tecnologia applicata, volta a migliorare le prestazioni dei dispositivi, sarebbe stata impiegata su diversi device targati Apple, su iPhone 6, 6s e alcuni iPad.

La lotta per i diritti della WARF – secondo quanto dichiarato dai ricercatori – è solo all’inizio. Nessuna dichiarazione da parte di Cupertino, che per ora mantiene il più stretto riserbo sulla questione. I vertici della Società si preparano a ribattere la decisione del Tribunale punto per punto, presentando ricorso contro la decisione del Tribunale. La sanzione comminata ai danni di Apple potrebbe essere destinata a salire: come si comporterà il colosso della tecnologia?

iPhone 6S e 6S Plus sbarcano in Italia

iphone 6s

iphone 6sFinalmente in Italia, il nuovo nato di Casa Apple. iPhone 6S e 6S Plus – naturale evoluzione della sesta generazione dello smarphone della mela morsicata – hanno già fatto registrare il sold out lungo tutto lo stivale, superando le previsioni di rifornimento della vigilia. Il telefonino intelligente di Cupertino, già sul mercato internazionale dal 25 settembre, segue i prezzi di listino fino ai 999 € richiesti per il modello da 64 GB. Ecco le caratteristiche tecniche di iPhone 6S e 6S Plus.

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Snapchat si paga: la nuova era dei replay

snapchat si paga

Snapchat si paga. Ebbene sì, è finita l’epoca free dei messaggi che si autodistruggono. L’aggiornamento dell’ultima versione dell’app di messaggistica istantanea ha introdotto delle grandi novità, tra cui l’introduzione di un’opzione a pagamento che consente di ottenere fino a tre replay di tutti gli snaps eliminati. L’offerta di Snapchat si amplia anche nel contesto dei contenuti da condividere, con una nuova e rivoluzionata feature che permette di modificare immagini e video da inviare ai propri contatti.

snapchat si paga

Snapchat si paga: ecco le novità

La nuova release e tutti gli aggiornamenti che ha comportato è stata possibile grazie all’acquisizione di Looksery, che di fatto ha arricchito il menu di funzioni già in forze a Snapchat. La nuova versione con Looksery non è al momento disponibile per tutti i dispositivi Android, mentre è presente in tutti i terminali più recenti.  Con Looksery, gli utenti potranno usufruire del sistema di riconoscimento automatico del viso e apportare tutte le modifiche desiderate, approfittando dei numerosi filtri messi a disposizione della nuova feature.

3 replay a 0,99: la nuova sfida di Snapchat

Il passaggio di Snapchat a una versione premium si era già timidamente fatto sentire due anni fa. Fino a oggi, è stato possibile rivedere solo uno degli snaps inviati o ricevuti durante la giornata. Il nuovo sistema introduce invece un pacchetto di 3 replay, al costo di 0,99 €. Gli snap selezionati devono essere diversi, per cui non sarà possibile rivedere più volte lo stesso video o lo stesso messaggio. L’acquisto del pacchetto replay rientra nel grande progetto – già collaudato da altri provider di messaggistica istantanea – degli in-app. Con oltre 100 milioni di utenti al giorno, non è difficile risalire ai numeri che l’azienda di Speigel potrebbe incassare.

Tra le novità della nuova versione aggiornata, l’introduzione dei trofei. Si tratta di gadget e stickers che gli utenti possono ricevere ogni dieci snaps – purché si tratti di video – realizzati con la fotocamera frontale. Unica pecca, la mancanza di notifiche, per cui è necessario controllare l’area specifica in maniera periodica. Continua, quindi, con successo l’invasione delle app di messaggistica: quale sarà il prossimo passo verso la completa robotizzazione del genere umano?

Expo 2015, acqua potabile dall’aria: al via il progetto di Seas

foto expo 2015

Expo 2015 presenta Awa Modula

Chi sta sulla parte “giusta” del mondo, per fortuna e non per merito, è sicuramente poco avvezzo a preoccuparsi delle cose che contano davvero. Tra queste, l’acqua potabile. La civiltà occidentale è così abituata ad aprire i rubinetti e sprecare, ogni giorno, preziosi metri cubi di questo bene di prima necessità, che spesso dimentica i costi e l’impatto sull’ambiente che la potabilizzazione comporta ogni anno. Riparte proprio da questa consapevolezza, l’ambizioso progetto di Seas, start up elvetica protagonista dell’evento Acqua dall’Aria per la Vita.

foto expo 2015

L’iniziativa, presentata a Expo 2015 presso il Padiglione Svizzera, si prefigge l’obiettivo di portare acqua potabile in zone critiche della terra, in cui le risorse sono limitate o totalmente assenti. La produzione di acqua potabile dall’aria partirà dal Marocco, con una previsione volumetrica importante: si parla di circa diecimila litri d’acqua al giorno. La fruttuosa collaborazione tra Seas e l’Università di Pavia s’ispira a un progetto già realizzato da un team di lungimiranti ingegneri peruviani.

L’equipe di professionisti d’istanza a Lima riuscì a studiare un innovativo sistema di captazione dell’umidità atmosferica, per poi trasformarla in acqua potabile. Il progetto di Seas riscrive e rilancia le intuizioni dei sudamericani, con un sistema di produzione di acqua potabile, acqua per uso agricolo e acqua distillata per utilizzo domestico, farmaceutico e industriale.

Oltre alle operazioni a impatto zero, le risorse d’acqua prodotte dallo stabilimento di Seas saranno praticamente inesauribili. Il progetto non prevede l’utilizzo di risorse esistenti, con un risparmio di beni ed energia senza precedenti. Tutti i moduli di produzione saranno alimentati con energie rinnovabili, che al contempo potranno alimentare gli impianti di refrigerazione e riscaldamento. L’energia ricavata dal processo di potabilizzazione potrà essere trasformata e utilizzata in altri progetti inseriti all’interno dello stabilimento di Seas.

Apple invade Roma: Mappe si aggiorna grazie alla supercar

foto applevan

Apple aggiorna Mappe in vista del rilascio di iOS 9

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Applevan

Si accettano scommesse: chi per primo ha avvistato la nuova Apple Car? La risposta è in realtà molto semplice: nessuno. La Apple Car dovrebbe circolare a partire dal 2020, eppure qualcuno sarebbe pronto a scommettere di aver visto un accrocco più simile a un drone che a un’auto, circolare in questi giorni per le vie romane. Che nessuno pensi di avere le traveggole: si tratta delle auto che Apple sta utilizzando per mappare la città, in vista dell’aggiornamento di Mappe per iOS 9. I veicoli, normali auto di serie equipaggiate con fotocamere e sensori di scansione, si stanno occupando di fotografare vie e palazzi per mettere a punto un servizio di mappatura senza precedenti.

Che le audaci menti di Cupertino fossero già a lavoro per perfezionare il servizio, era noto fin dal mese di febbraio, quando la vettura dotata di obiettivi telescopici venne avvistata tra le vie di San Francisco, ma nessuno si sarebbe aspettato che le cars della Mela sarebbero approdate così presto in quel di Roma. Le auto rimarranno in città fino alla fine del mese, ma la possibilità di finire in una delle mappe dell’iPhone è apparsa molto remota già dalle prime battute. Cupertino non ha perso tempo a mettere i punti sulle i in ciò che concerne la privacy. Una volta raccolti tutti i dati, saranno oscurati volti e targhe delle automobili, per poi procedere alla pubblicazione.

Apple Mappe, avvio incerto e successo inarrestabile

Apple Mappe fa il suo esordio nel 2012, a bordo di iOS 6. In seguito alla sua presentazione, avvenuta in occasione della Developer Conference, l’app diede del filo da torcere all’azienda, tanto da spingere Tim Cook a scusarsi con gli utenti per i numerosi disagi causati da Mappe. Dopo i primissimi problemi, l’evoluzione di Mappe ha comportato uno sviluppo senza precedenti, testimoniato dalle segnalazioni positive dagli utenti. Tra le tante novità, l’aggiornamento a Flyover per le nuove aree geografiche, la copertura satellitare e l’aggiunta dei luoghi d’interesse.

Il WWDC ha anticipato tutte le nuove funzioni in seno a Mappe, che saranno implementate nella nuova versione del sistema operativo targato Apple. Gli abitanti di Roma, che proprio in questi giorni stanno vivendo una sorta di Grande Fratello topografico, potranno avvalersi di Mappe per gli spostamenti in metropolitana, autobus o a piedi. Per quanto riguarda i luoghi di riferimento, invece, la funzione “Nei dintorni” ci aiuterà a scoprire ristoranti, locali e negozi di nostro interesse.