Pensione anticipata: ecco come

Il poter ricevere la pensione anticipata non è solo un sogno che ogni lavoratore spera di ottenere, ma può veramente essere una realtà, specialmente per tutti coloro che hanno iniziato il loro percorso lavorativo molto giovani e possono contare su diversi anni di contributi. In questa breve guida prenderemo in esame la pensione anticipata e come ottenerla in virtù delle riforme pensionistiche che ci sono state negli ultimi anni.

Pensione anticipata Governo Monti

pensione anticipata

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Con la riforma del Governo Monti la pensione anticipata, occorre dirlo, risulta più difficile da ottenere o da raggiungere rispetto al periodo precedente. Una volta bastava infatti arrivare a 40 anni di contributi e avere almeno 60 anni per raggiungere anticipatamente la pensione. Con questo sistema tutti coloro che avevano iniziato a lavorare molto giovani, e cioè a 16, a 18, o anche a 20 anni, al raggiungimento del sessantesimo anno di età potevano richiedere il pensionamento.

Oggigiorno, per raggiungere la pensione anticipata occorrono invece almeno 41 anni e 2 mesi per le donne e 42 anni 2 mesi per gli uomini. Ciò significa che se si è iniziato a lavorare a 20 anni, prima dei 63 anni non si potrà andare in pensione anticipata, a dispetto quindi di tutti coloro che hanno magari sacrificato gli anni di studio per il lavoro e che non potranno anticipare, se non di un paio di anni, tutti coloro che andranno in pensione per limiti di età e non per effettivi anni di lavoro.

pensione anticipata

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Si tratta di una legge senza dubbio iniqua ma necessaria, in quanto il sistema previdenziale italiano, gestito dall’Inps, non poteva più garantire l’erogazione della pensione a una popolazione in rapido invecchiamento. Vi sono infatti tantissimi pensionati in luogo dei giovani lavoratori e questo crea uno sbilanciamento molto grave da gestire per l’ente pubblico.

Come se ciò non bastasse il nuovo regime, quello contributivo che sostituisce ormai da diversi anni quello retributivo, rende molto più sottili le pensioni degli italiani, che invece di poter contare sull’80% dell’ultimo stipendio si dovranno accontentare di una percentuale di quello che si è versato nei 42 anni e 3 mesi di contributi. In pratica più si guadagna e più dovrebbe essere alta la pensione, e meno si guadagna meno si percepirà. Come ben si capisce in questo periodo di crisi economica dove non tutti riescono a lavorare in maniera continuativa, le pensioni saranno veramente molto basse.

 

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