Danza spagnola è flamenco ma non solo. Infatti la definizione è più complessa e racchiude molteplici forme di canto e ballo che col tempo si sono combinate anche col teatro sperimentale d’avanguardia. In questo modo si è arrivati ad una delle espressioni artistiche più dinamiche e coinvolgenti del XXI secolo.
A questa intensa forma di danza e spettacolo è dedicato il festival prodotto dalla Fondazione Musica per Roma. La direzione artistica è affidata a Roger Salas e la consulenza a David Lopez. Hanno collaborato il Ministerio Educaciòn, Cultura y Deporte de España – Instituto Nacional de las Artes Escénicas y la Música (INAEM), l’Ambasciata di Spagna e l’Istituto Cervantes.
Il Festival di Danza Spagnola e Flamenco animerà fino al 16 gennaio l’Auditorium Parco della Musica, dove si esibiranno i massimi esponenti della scena flamenca contemporanea. Cinque date uniche in prima assoluta nazionale, per lasciarsi affascinare da questa antica forma d’arte coreutica intrisa di storia e tradizione. Giungeranno a Roma artisti di diversa provenienza (andalusi, catalani, galiziani, madrileni) così da offrire al pubblico un’esperienza quanto più articolata, sfaccettata e di qualità.
Patricia Guerrero, Rafael Campallo Manuel Liñán, la Nova Galega de Danza e il pianista Alfonso Aroca trasmetteranno al pubblico romano la bellezza della danza spagnola.
Per arricchire l’esperienza artistica è stata inserita in programma anche la mostra De pies y manos, allestita nel Foyer Petrassi. Resterà fruibile per tutto il periodo del Festival. Oggetto dell’esposizione le foto di Jesús Castañar dedicate alla danza spagnola, all’impatto emotivo del flamenco, alla presenza scenica dei ballerini durante le esibizioni.
Così il Direttore artistico del
Festival di Danza Spagnola,
Roger Salas, descrive l’evento:
La danza spagnola e il balletto flamenco stanno cambiando e attraversano un momento cruciale di sviluppo estetico e formale. Oltre a prodotti di impronta tradizionale, sia nell’ambito della musica che del ballo, il nostro festival propone eventi decisamente all’avanguardia, ma dalle radici sempre ben connesse alla vera cultura della danza.
Festival di Danza Spagnola: il programma
Ha aperto la rassegna Patricia Guerrero, nuova star del flamenco, figura di spicco della sua generazione di danzatori. La giovane danzatrice ha portato all’Auditorium il suo ultimo spettacolo, vincitore alla Biennale di Siviglia 2016, Catedral, fatto di ritmi flamenchi e litanie liriche.
A seguire c’è stato Rafael Campallo col suo Sin renuncia, un ballo che coniuga tradizione e modernità, avanguardia e antichità.
La Nova Galega de Danza diretta da Jaime Pablo Díaz e Carlos Rodríguez ha presentato Son: nove ballerini alle prese con danza tradizionale galiziana e spagnola.
Alfonso Aroca lunedì 15 gennaio proporrà al pubblico Orilla del Mundo: il flamenco sposa il pianoforte con l’accompagnamento di liuto e percussioni, dando vita ad una vera e propria festa.
Manuel Liñán martedì 16 gennaio porterà in scena Reversible, uno spettacolo dall’impianto ludico, che rimanda ai giochi dell’infanzia e agli impulsi dei bambini.