Dostoevskij ne Il Padrone di Casa

La bellezza salverà il mondo, celebre frase del principe Myskin, immortalato dall’abile penna  Fëdor Dostoevskij, è la colonna portante della rappresentazione Il Padrone di Casa, in scena nel nuovo Teatro Marconi di Roma fino al 10 gennaio con regia di Claudio Boccaccini e con protagonista la seducente e bellissima Francesca Ceci, altamente sensuale nell’ultima scena della commedia dove tira fuori tutta la sua bellezza.

dostoevskijCome spiegato a dominare la scena è Myskin introdotto dal padre di Manuela, protagonista della divertente commedia che prende in esame la tragica situazione degli alloggi in Italia, evidenziando come ormai diverse famiglie non riescono più a pagare gli altissimi affitti. Una di queste famiglie è quella di Manuela, bellissima ma vedova, con un figlio da mantenere, un padre anziano a carico e un fratello scapestrato che pensa solo alla Roma invece di aiutarla al banco di famiglia.

Non essendo più in grado di pagare l’affitto decidono di occupare un appartamento in una palazzina abbandonata, in modo da poter vivere in maniera dignitosa in attesa che il Comune di Roma possa aiutarli con l’alloggio.

Purtroppo Manuela non aveva però fatto i conti con Claudio, un affarista che aveva comprato l’intera palazzina abbandonata per trasformarla in un centro commerciale.

Tra Manuela e Claudio inizia così un accesso dibattito che verrà allargato a tutta la famiglia di lei, fino a quando Claudio colpito dalla bellezza della donna inizia a raccontare le sue vicissitudini infantili e il perché si è trasformato in un cinico affarista senza scrupoli.

dostoevskijCome diceva Myskin la bellezza salverà il mondo, ma è forse la bellezza di Manuela a farlo? Ho la bellezza di un cuore che si espone rivelando tutto se stesso alla persona che l’accoglie? Clemenza, solidarietà, tristezza ma anche sorrisi si affacciano sul palcoscenico del Teatro Marconi, inaugurato l’8 dicembre ma già in grado di ospitare commedie riflessive e comiche allo stesso tempo, ideali per far riflettere senza abbattere, far ridere lasciando un messaggio a non arrendersi e a continuare ad andare avanti, anche quando tutto sembra caderci addosso.

Veramente gradevole la musica di Max Gazzè a ogni cambio di scena, scelta ben fatta che si addice pienamente al tipo di commedia che merita veramente di essere vista.

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