BESTIA DA STILE: IL RICORDO DI PASOLINI TORNA IN SCENA

Sul palco del Teatro Studio “Eleonora Duse”, un omaggio a Pier Paolo Pasolini per il saggio di diploma di Fabio Condemi, allievo regista all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.

Pubblicato nel 2005, Bestia da Stile, a cui Pasolini lavorò a più riprese a cavallo del ’68, rappresenta una riflessione sulla difficoltà di raccontare i conflitti della modernità. La vicenda si svolge negli Anni ’30 in Boemia e ha come protagonista Jan, doppio del poeta e ispirato allo studente cecoslovacco che si diede fuoco durante la Primavera di Praga.  Pasolini ripercorre le tappe della sua formazione letteraria e politica e al tempo stesso affronta e subisce l’ingiuria della storia, la guerra, la dispersione e la degradazione degli affetti.

In questa storia si trova, in realtà, l’autobiografia di Pasolini stesso: l’infanzia friulana, i primi grandi amori letterari (Rimbaud su tutti), la decisione di essere poeta, la sessualità, la morte del fratello, l’adesione al marxismo, il rapporto con Roma e la sua gente, l’angoscia derivata dal successo.

Quello che affascina del testo è che non si tratta mai di un autobiografismo diaristico, perché la passione poetica del protagonista, non è mai slegata dal suo rapporto con il   mondo esterno e con gli uomini, rappresentati dal personaggio del coro. Infatti in quest’opera Pasolini descrive, prendendo come esempio la Boemia, quel ‘mutamento antropologico’ di cui parla nelle “Lettere Luterane”: il passaggio da una società contadina, dove si perpetuano da secoli tradizioni ancestrali, ad una società consumistica e omologata. Interpreti dello spettacolo Gabriele Portoghese, Valeria Almerighi, Arianna Di Stefano, Paolo Minnielli,  Xhuljo Pethushi, Carmelo Alù ed Emanuele Linfatti.