MARO’, IL CASO E’ CHIUSO

MARO’, IL CASO E’ CHIUSO

By Martina Servidio

Dopo nove anni di pretestuosi rinvii da parte dei giudici indiani, di contrastanti accertamenti balistici sulle armi in dotazione ai 2 Marò…si chiude ora definitivamente la vicenda di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone coinvolti nella morte di due pescatori indiani nel 2012.

Dopo aver scontato molti mesi di carcere nelle prigioni indiane ottennero, nel gennaio 2013, l’autorizzazione a trascorrere la detenzione presso l’ambasciata italiana a Delhi.

Successivamente il collegio di difesa italiano riuscì a sottoporre la disputa ad un arbitrato internazionale presso la Corte dell’Aja che ha emesso la sentenza: è di competenza della giustizia italiana.

La Corte Suprema indiana ha quindi ordinato la chiusura di tutti i procedimenti giudiziari nel Paese a carico di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre così come viene riportato dall’importante testata indiana in lingua ingleseThe Hindu

MARO’, IL CASO E’ CHIUSO In un primo momento La Corte Suprema indiana, presieduta dallo stesso presidente della Corte, aveva rinviato la chiusura del caso perché l’indennizzo di cento milioni di rupie (circa 1,1 milioni di euro)che l’Italia doveva versare alle famiglie delle vittime non era stato ancora completamente depositato.

Dopo anni di contenzioso, nel luglio del 2020 il tribunale internazionale dell’Aja, che aveva già riconosciuto “l’immunità funzionale” ai 2 Marò che erano impegnati nella missione antipirateria a bordo della nave commerciale italiana Enrica Lexie, aveva stabilito che la giurisdizione sul caso spettava all’Italia disponendo, nel contempo, il risarcimento alle famiglie delle vittime.

“Si chiude il caso con l’India. Un successo della diplomazia italiana” così si esprime il commissario Ue, Paolo Gentiloni, che nel 2015, nel ruolo di Ministro degli Esteri, portò il caso dei Marò all’arbitrato internazionale.

A breve Salvatore Girone e Massimiliano Latorre saranno ascoltati dal Tribunale Militare per chiarire definitivamente ed inequivocabilmente i fatti.

Bentornati Salvatore e Massimiliano