FILIPPO DI EDIMBURGO, NON UN SEMPLICE PRINCIPE CONSORTE

By Martina Servidio

Le esequie del Principe Filippo, Duca di Edimburgo si svolgeranno sabato 17 aprile presso la cappella di San Giorgio nel Castello di Windsor e seguirà un rigido cerimoniale che lo stesso Filippo aveva pianificato sino all’ultimo dettaglio; il feretro sarà trasportato sulla sua amata Land Rover e sulla bara sarà posizionata una unica corona di fiori, il suo stendardo personale, il cappello della divisa e la spada.

Il feretro verrà portato in spalla da ufficiali della Royal Navy di cui faceva parte.

Secondo le sue espresse volontà la cerimonia sarà intima e, a causa delle norme anti-Covid, non potranno partecipare più di 30 persone; Filippo non ha voluto il funerale di stato.

Il principe Harry ha già annunciato che sarà presente al funerale del nonno ma non ci sarà invece la moglie Meghan a causa della gravidanza ormai in fase avanzata.

Saranno presenti la regina, i quattro figli, i nipoti ed alcuni collaboratori con i quali il principe era a stretto contatto quotidiano.  Il primo ministro Boris Johnson lascerà il suo posto ai parenti.

A causa della pandemia i Windsor hanno invitato il pubblico a non creare assembramenti ed esprimere il proprio cordoglio attraverso i registri virtuali sul sito ufficiale; i sudditi hanno voluto invece dimostrare il rispetto e l’ammirazione per l’uomo che ha accompagnato e sostenuto la regina dal suo primo giorno sul trono.

FILIPPO DI EDIMBURGO, NON UN SEMPLICE PRINCIPE CONSORTE

Davanti a Buckingham Palace centinaia di persone hanno formato una fila ordinata e distanziata. Tutto il popolo ricorda con affetto il Principe Filippo, il suo impegno rivolto alla salvaguardia dell’ambiente, la sua infanzia travagliata, agli enti di beneficenza che ha fondato e guidato, il suo carattere fermo, il suo umorismo e, soprattutto, la sua dedizione nei riguardi di Elisabetta, del Paese e del Commonwealth.

Il principe Carlo, visibilmente e sinceramente emozionato, dal portone della sua abitazione a Highgrove ho ringraziato il Paese ed ha ricordato Filippo con l’espressione «my dear papa».

“Si sarebbe meravigliato — ha sottolineato l’erede al trono — di sentire tutte le cose toccanti che sono state dette su di lui. Era una persona speciale che a me e a tutta la famiglia manca enormemente”

Sono state parole sincere, pronunciate con spontaneità che ancora una volta dimostrano il rapporto profondo che Filippo aveva costruito con la famiglia nonostante gli innegabili e continui contrasti interni.

“Ciò che ricorderò — ha detto la principessa Anna alla BBC — è che è sempre stato presente. Potevi parlargli, se avevi problemi sapevi che ti avrebbe ascoltato con attenzione e che avrebbe cercato di aiutarti”

FILIPPO DI EDIMBURGO, NON UN SEMPLICE PRINCIPE CONSORTE

Queste sono state le toccanti parole espresse dalla Regina Elisabetta a ricordo e del suo amore per il marito Filippo, Duca di Edimburgo,

«È stato, molto semplicemente, la mia forza e mi è rimasto accanto per tutti questi anni, e io, tutta la sua famiglia, e molti Paesi, abbiamo verso di lui un debito più grande di quanto avrebbe mai rivendicato»

Egli è stato, in tutte le situazioni difficili il baricentro della famiglia e della monarchia e la regina Elisabetta aveva delegato a lui la gestione della famiglia e delle cospique proprietà immobiliari.

Fu proprio Filippo a parlare con Diana quando il matrimonio del secolo stava naufragando; le scrisse diverse lettere per mettere a disposizione della principessa la sua esperienza di principe consorte che, per Elisabetta, aveva rinunciato a tutta la sua vita militare, politica, imprenditoriale ed era riuscito a trovare un compromesso con le rigide regole di corte.

Filippo è stato un marito ed un padre encomiabile, una insostituibile presenza al fianco di Elisabetta in un ruolo non in ombra ma ricco di dignità; per la famiglia ha svolto il ruolo di “dispensatore” di consigli, di esempi, di costruttore di affetto.

E non possiamo dimenticare la sua giovialità, il suo modo tutto inglese di esprimersi – alcune volte – in maniera inopportuna nelle cerimonie ufficiali ma anche la sua ilarità come quando si vestì con la divisa delle guardie reali provocando il sorriso sornione di Elisabetta.

FILIPPO DI EDIMBURGO, NON UN SEMPLICE PRINCIPE CONSORTE

Filippo, Duca di Edimburgo, ha rappresentato una figura fondamentale per la monarchia di Elisabetta e della Corona britannica.

Da più parti filtra la voce che Elisabetta, provata dal dolore e dai lunghi anni di regno, abdichi a favore del principe Carlo ma fonti di Buckingham Palace smentiscono – al momento – queste “illazioni”

Grazie

Martina

BIANCA D’APONTE: PERCHE’ PERCHE’ ??

BIANCA D’APONTE: PERCHE’ PERCHE’ ??

By Martina Servidio

Perché? Ancora ci si chiede perché nel 2003 una splendida, gioiosa e felice ragazza di 22 anni, Bianca D’Aponte, amante della musica, cantante e scrittrice dei testi sia venuta a mancare improvvisamente, a causa di un aneurisma, mentre guardava la TV in casa nella sua cittadina di Aversa.

Pochi giorni prima aveva firmato un importante contratto discografico.

“Sono un’isola” è il nome dell’associazione fondata dai genitori in ricordo di Bianca e loro hanno anche istituito il Premio a lei intitolato:

PREMIO BIANCA D’APONTE, IL CONTEST PER CANTAUTRICI

che si svolge ogni anno.

BIANCA D’APONTE: PERCHE’ PERCHE’ ?? E’ una manifestazione musicale, un concorso per giovani cantautrici che offre ad altre ragazze, con identica passione musicale di Bianca, un’occasione per mettersi in luce in un mondo selettivo dove la componente femminile è minoritaria.

Il suo brano, “Cantico dei matti”, nella versione di Brunella Selo e Fausto Mesolella, è stato scelto come colonna sonora di “L’artista incontra se stesso”, un video-manifesto sulla chiusura dei teatri con la regia di Cosimo Morleo.

Vi presentiamo il video, girato nella bellezza della Reggia di Venaria Reale (TO) che fu originariamente la Casina di caccia della famiglia reale

www.facebook.com/PremioBiancaDAponte/posts/2860087450894786

Sono aperte, fino al 30 aprile, le iscrizioni per la 17a edizione del “Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa – ed è l’unico contest in Italia riservato a cantautrici.

Il bando di concorso è disponibile su www.premiobiancadaponte.it, insieme alla scheda di iscrizione e la partecipazione è, come sempre, gratuita.

Le finali sono previste al teatro Cimarosa di Aversa il 22 e 23 ottobre 2021, salvo emergenza Covid19

Il lancio di questo nuovo bando avviene quando purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria, non si è ancora svolta la finale della 16a, edizione che era prevista per ottobre 2020 e che verrà riprogrammata non appena le condizioni sanitarie lo consentiranno.

BIANCA D’APONTE: PERCHE’ PERCHE’ ?? In gara, come già noto, ci saranno BamBi da Napoli, Simona Boo da Termoli (Campobasso), Ebbanesis da Napoli, Lamante da Piovene Rocchette (Vicenza), La Zero da Piano di Sorrento (Napoli), Lucrezia da Bologna, Miglio da Brescia, Elena Romano da Firenze, Sara Romano da Monreale (Palermo), Veronica da Aversa (Caserta), Chiara White da Firenze.

Le finaliste del Premio 2021 saranno come sempre selezionate da un prestigioso Comitato di garanzia composto da cantanti, autori e compositori, da operatori del settore, da giornalisti e critici musicali.

Alla vincitrice assoluta del premio sarà assegnata una borsa di studio di € 1.000,00 e, alla vincitrice del Premio della critica “Fausto Mesolella”, una di € 800,00

Ulteriori riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica; sono previsti anche molti altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni in partnership culturale con il Premio Bianca D’Aponte.

BIANCA D’APONTE: PERCHE’ PERCHE’ ?? Chi sono le vincitrici delle passate edizioni?

Irene Ghiotto nel 2015, Sighanda nel 2016, Federica Morrone nel 2017, Francesca Incudine nel 2018, Cristiana Verardo nel 2019 (la finale 2020 è stata rimandata causa Covid19)

Il Premio Bianca d’Aponte, che si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti, ospita ogni anno una artista di grande popolarità che assume il ruolo di madrina; per l’edizione 2020 era stata scelta Arisa,

Per ulteriori informazioni sul Premio contattare i seguenti recapiti: 336 694666 – 335 5383937 ed anche  info@biancadaponte.it – info@premiobiancadaponte.it

Ufficio Stampa: Monferr’Autore  monferrautore@gmail.com

PH ufficio stampa ad uso non commerciale

 

LA VIA CRUCIS DI PAPA FRANCESCO

LA VIA CRUCIS DI PAPA FRANCESCO

LA VIA CRUCIS DI PAPA FRANCESCO

By Martina Servidio

Partecipando davanti alla TV alla celebrazione della Via Crucis che si è svolta in una Piazza San Pietro vuota, irreale, altamente evocativa del triste periodo che stiamo subendo, mi sono venute in mente le parole di un altro Papa, Giovanni XXIII, nel suo discorso Alla luna:

Tornando a casa troverete i bambini. Date un carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare, dite una parola buona: il Papa è con noi, specialmente nell’ora della tristezza e dell’amarezza”

Papa Giovanni XXIII e Papa Francesco vivono con la stessa intensità l’amore per l’umanità e mostrano un segno di particolare attenzione verso i bambini.

LA VIA CRUCIS DI PAPA FRANCESCO

Sua Santità, Papa Francesco, parla ai bambini che lo accompagnano nella celebrazione della Via Crucis con le meditazioni, le preghiere e le loro riflessioni come quella di una bambina che avverte l’abbandono e la solitudine dovuta alla “zona rossa” dove abita.

Soffre perché le mancano i nonni che non vede da un anno perché “potremmo farli ammalare di Covid”, le mancano le amiche, la pallavolo e gli scout.

Papa Francesco prega: “Illuminaci in questa notte buia, perché non ci smarriamo in questo periodo difficile”

Sei bambini, visibilmente emozionati, che hanno scritto le meditazioni, i disegni e le preghiere recitate insieme al Santo Padre durante le 14 stazioni della Via Crucis e che ci hanno ricordato quanto è sofferente l’umanità, in modo particolare in questo periodo segnato dalla pandemia.

Sono meditazioni scritte con parole semplici, da bambini, ma proprio per questo sono profondamente incisive e ci spingono alla riflessione: “Gesù, aiutaci ogni giorno a portare le nostre croci come Tu hai portato la tua”.

LA VIA CRUCIS DI PAPA FRANCESCOAnche quest’anno, come l’anno scorso, la Via Crucis si è svolta a Piazza S. Pietro anziché nel suggestivo scenario del Colosseo ma nei nostri occhi rimane l’emozione della Croce – illuminata dal bagliore delle torce – posta sul Sagrato e l’obelisco che svetta al centro della piazza.

Il Colonnato con le sue ampie braccia si protende per accogliere ed abbracciare, con un gesto d’amore, tutta l’umanità sofferente.

Grazie

Martina

 

Si ringraziano le fonti Vaticane delle foto ad uso divulgativo non commerciale

PAPA FRANCESCO INCONTRA IL PREMIER MARIO DRAGHI

PAPA FRANCESCO INCONTRA IL PREMIER MARIO DRAGHI

By Martina Servidio

Si è svolta, il 27 marzo 2021, la solenne apertura del 92° Anno Giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano presieduta da Sua Santità Papa Francesco alla presenza, in veste ufficiale, anche del Premier Mario Draghi.

E’ stato il primo incontro pubblico tra Papa Francesco e il Premier il quale è stato destinatario delle parole di benvenuto da parte di Sua Santità:

Sono grato al Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano, Mario Draghi, per la sua presenza”.

Già in precedenza, il 19 ottobre 2013, Papa Francesco aveva ricevuto in udienza, accompagnato dalla famiglia, l’allora Presidente della Banca Centrale Europea; più recentemente, a luglio 2020, Mario Draghi, è stato nominato Membro Ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

PAPA FRANCESCO INCONTRA IL PREMIER MARIO DRAGHI

Il Santo Padre, dopo i saluti rivolti al Presidente del Tribunale Prof. Avv. Giuseppe Pignatone, al Promotore di Giustizia Prof. Avv. Gian Piero Milano, agli Officiali, agli Avvocati e ai Collaboratori del Tribunale ha sottolineato quanto:

“appare ormai indilazionabile individuare e introdurre, mediante apposite norme o protocolli di intesa, nuove e più incisive forme di cooperazione, così come viene sollecitato da Istituzioni di vigilanza dei mercati finanziari attive in ambito internazionale. Auspico che si possa giungere presto ad una interlocuzione al competente livello, al fine di rendere più sollecita ed efficace la collaborazione. I risultati ad oggi conseguiti incoraggiano a proseguire nell’opera intrapresa, per superare prassi non sempre rispondenti alle esigenze di tempestività richieste dalle dinamiche investigative”.

E così prosegue:

“tutte le iniziative per l’assoluta trasparenza delle attività istituzionali dello Stato Vaticano, soprattutto nel campo economico e finanziario siano sempre ispirate ai principi fondanti della vita ecclesiale e, al tempo stesso, tengano debito conto dei parametri e delle “buone pratiche” correnti a livello internazionale, e appaiano esemplari, come si impone a una realtà quale la Chiesa Cattolica”

La visita del Premier è stata intensa avendo egli, in precedenza, partecipato alla Messa presieduta dal Cardinale Segretario di Stato S.E. Pietro Parolin e ancor prima aveva potuto ammirare il capolavoro della Cappella Sistina.

PAPA FRANCESCO INCONTRA IL PREMIER MARIO DRAGHI

Quale significato attribuire alle parole di Papa Francesco?

Coraggio.

SI, Coraggio.

Il Santo Padre già nel corso degli anni ha posto in essere significative Riforme per il contrasto e la repressione dei reati finanziari in quanto la Chiesa deve dare il buon esempio in linea con quanto predica e deve quindi testimoniare concretamente i valori su cui si fonda il suo insegnamento.

Il promotore di Giustizia, Prof. Avv. Gian Piero Milano, ha sottolineato che le Riforme volute da Papa Francesco hanno ottenuto crescenti progressi nella cooperazione internazionale; le buone pratiche volute dal Santo Padre sono un percorso ormai irrinunciabile.

Grazie

Martina

Si ringraziano le fonti Vaticane: https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/03/27/0186/00408.html

http://www.pass.va/content/scienzesociali/it/academicians/ordinary.html

Foto ad uso non commerciale

 

IL COVID 19 NON HA FRONTIERE

IL COVID 19 NON HA FRONTIERE

By Martina Servidio

Questa terribile pandemia che ha colpito il mondo intero ha imposto a tutti gli Stati di attuare rigide regole per tentare di arginare la sua diffusione.

Si sono succeduti lockdown, chiusure di attività commerciali, scuole, palestre, accademie di danza, ristorazione, anche il settore turistico alberghiero è stato fortemente colpito anzi, direi, pressochè bloccato. Le città d’Arte, che traevano dal turismo massicci introiti, hanno dovuto adeguare il livello di spese correnti alla minore capacità economica a disposizione.

Così come Roma Capitale, che ha subito il mancato introito proveniente dal turismo,

IL COVID 19 NON HA FRONTIERE

IL COVID 19 NON HA FRONTIEREanche lo Stato Città Vaticano ha registrato analoga pesante perdita economica di circa 150 milioni di Euro/anno considerando che prima del Covid 19 i turisti che visitarono il sistema museale Vaticano furono tra i 6/7 milioni/anno.

IL COVID 19 NON HA FRONTIEREE notizia odierna che Sua Santità Papa Francesco ha promulgato il Motu Proprio a seguito del quale vengono decurtati – a far data dal 1 aprile 2021 – del 10% gli emolumenti dei porporati, dell’8% quella dei capi e dei segretari dei dicasteri, del 3% quella di chierici e religiosi. Sono inoltre bloccati per 2 anni gli scatti di anzianità per tutti i dipendenti vaticani a partire dal 4° livello in su.

 “Un futuro sostenibile economicamente richiede oggi, fra altre decisioni, di adottare anche misure riguardanti le retribuzioni del personale”

Le spese vanno contenute e per questo il Santo Padre ha deciso di intervenire “secondo criteri di proporzionalità e progressività” con dei ritocchi diretti in particolare verso i chierici, i religiosi e le figure di più alto livello.

La decisione papale è stata motivata, così si legge nel Motu Proprio, dal “disavanzo che da diversi anni caratterizza la gestione economica della Santa Sede” e soprattutto dalla situazione venutasi a creare a causa della pandemia, “che ha inciso negativamente su tutte le fonti di ricavo della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”.

Prosegue la Nota precisando che le anzidette disposizioni si applicano anche al Vicariato di Roma, ai Capitoli delle Basiliche Papali Vaticana, Lateranense e Liberiana, alla Fabbrica di San Pietro e alla Basilica di San Paolo fuori le mura.

Pur se gli stipendi dei religiosi sono stati ridimensionati quelli dei dipendenti laici sono rimasti inalterati nella saggia considerazione che essi, i laici, sopportano un peso economico familiare.

Papa Francesco ha avuto il coraggio di attuare una poderosa Spending Review non dimenticando però di porre la massima attenzione nei riguardi dei laici e delle loro famiglie.

Grazie

Martina