La Danza Classica

…dalle origini

La danza è la prima espressione artistica del genere umano perché ha come mezzo di espressione il corpo.

Tutte le altre arti, infatti, prevedono l’uso di oggetti che fungono da strumenti  ad eccezione del canto che, così come la danza, si avvale di un solo strumento: il proprio corpo.

Alcuni frammenti di pietra incisa dimostrano che la danza ha origini antichissime ed infatti presso gli antichi Greci era presente in tutte le cerimonie di carattere sociale e religioso.

La danza accompagna la storia della civiltà umana a partire dall’epoca preistorica fino al consolidamento delle prime civiltà stanziali acquistando un ruolo rilevante soprattutto in Grecia.

Qui si svilupparono numerose tipologie di danza classificate dagli storici in tre categorie:

  • Danze guerriere;
  • Danze religiose;
  • Danze profane;

Fin dalle origini del teatro la danza ne fu parte integrante ed inscindibile costituendo uno dei suoi principali livelli espressivi ed elemento principale nei rituali religiosi. Nella Grecia antica le rappresentazioni teatrali erano momenti importanti di aggregazione della collettività ed erano indette dalle autorità politiche in occasione delle feste dedicate alle varie divinità.

Durante il Medioevo la danza, che in un primo periodo era praticata anche all’ interno degli edifici religiosi come rituale e accompagnamento dei canti, subì la condanna della autorità ecclesiastiche che vedevano nella sua esecuzione la lascività dei costumi dovuta ad una eccessiva ostentazione del corpo in movimento nonchè al tipo di comunicazione prettamente visiva; ciò  andava in profondo conflitto con la comunicazione orale dei predicatori.

La danza, quantunque osteggiata,  fu però sempre presente in occasioni di feste ed in breve tempo si diffuse anche presso le corti dei nobili.

Ma con una profonda differenza…

Eseguire salti, volteggi, capriole o comunque movimenti “acrobatici” era considerato un modo di danzare  poco aristocratico e villano per cui, i signori,  li sostituirono con gesti e movimenti composti, misurati ed eseguiti accompagnati da musiche lente ed armoniose.

Da questa considerazione nacque la fondamentale distinzione tra la nobile danza “bassa” e la volgare danza “alta”.

Nella prima i piedi strisciavano morbidamente a terra e i passi erano piuttosto lenti, misurati mentre, nella seconda, vi era una totale libertà di movimento ed era consentito saltare più in alto e muoversi con maggiore velocità secondo l’arbitrio del danzatore.

Questo concetto fu applicato per tutto il Medioevo e il professionista dello spettacolo medievale fu il giullare di corte  che spesso intratteneva anche il pubblico esterno al castello con balli  in occasione delle feste nei villaggi.
Solo nel Rinascimento si cominciò a codificare i passi che contraddistinsero le singole danze.

Durante questo periodo, soprattutto in Italia e in Francia, si affermò nelle corti principesche la figura del maestro di ballo, non più giullare, che conferì prestigio a feste e cerimonie diventando una figura importante ed insostituibile.

Le danze più in voga furono solitamente di origine italiana o francese, tra le prime ricordiamo: lapavana (lenta) e il saltarello (veloce); tra le seconde la gavotta (moderata) e  la bourré(veloce).

Prossimamente parleremo della Danza nel seicento e nel settecento

DanceAbility – Arte No Limits

La “DanceAbility” è una tecnica di danza che può essere praticata da persone abili e da persone con differenti abilità.

Utilizza i principi di base della “Contact Improvisation” una tecnica di danza accessibile a tutti senza limiti di età o fisici, in cui viene esaltato il piacere di muoversi e di danzare tutti insieme in modo spontaneo e gioioso.

La danza si sviluppa tra le persone attraverso un dialogo fisico in cui sono coinvolti tutti i sensi. Nella Contact Improvisation i partecipanti improvvisano e danzano cercando di essere sempre concentrati sul momento che stanno vivendo e che genera una trasmissione continua di energie positive.

E’ nata nei primi anni Settanta negli Stati Uniti come ricerca scientifica su nuove tecniche di movimento e di comunicazione destinate a persone con differenti abilità attraverso il contatto tra i ballerini, il dominio del movimento del proprio corpo e l’ascolto attento della guida dell’istruttore.

Naturalmente questa tecnica, investendo anche la parte emotiva , si è avvalsa dello studio e dell’applicazione delle altre discipline orientali quali  Aikido, Tai Chi, meditazione.

La DanceAbility si è sviluppata grazie all’impulso di Alito Alessi, danzatore e coreografo, direttore della Joint Forces Dance Company della città di  Eugene (Oregon-USA)

Nella DanceAbility viene esaltato il concetto ed i principi della “gravità fisica” che è alla base di questa danza ed è fondamentale per muoversi attraverso la comunicazione spontanea;  il contatto fisico  rappresenta – sovente – una nuova esperienza comunicativa che è stata forse – fino a quel momento – inesplorata.

C’è una sola ed unica regola di base: L’improvvisazione.

Dovendo armonizzare l’esecuzione dei movimenti in relazione alle possibilità dei singoli danzatori si può ben capire quale arduo compito spetti al maestro istruttore il quale , “improvvisando” crea la coreografia momento dopo momento. E’ facilmente intuibile che anche la scelta di una “scaletta” musicale risulti notevolmente impegnativa.

A breve affronteremo molti altri aspetti della danza nelle varie forme, particolarità e punti di vista.

MUSEI IN MUSICA 2015

Una ghiotta occasione da non tralasciare che ci consentirà di trascorrere una notte esaltante e poter fare le “ore piccole” di un sabato sera spaziando ed immergendosi in una esaltante cavalcata tra la musica e l’arte.

Avremo modo di godere del ricco patrimonio artistico che questa meravigliosa città di Roma è in grado di offrire.

Il Sistema Musei Civici ed anche gli altri spazi culturali cittadini saranno aperti dalle ore 20,00 di sabato 21 novembre fino alle 2,00 di notte di domenica 22 novembre (attenzione: l’ultimo ingresso è stabilito alle ore 1,00).

Cittadini e turisti sapranno cogliere al volo questa pregevole iniziativa denominata Musei in Musica 2015 promossa da Roma Capitale ed attuata da Zetema Progetto Cultura.

Le rappresentazioni di musica e danza, tutte di alto profilo artistico, sono quelle risultate vincitrici di apposito Bando ad evidenza pubblica.

Avremo così modo di visitare le singole mostre o assistere al singolo spettacolo al costo – puramente simbolico – di 1 solo Euro; alcune mostre o spettacoli sono ad ingresso gratuito e ciò è chiaramente indicato.

Non necessita la prenotazione e gli ingressi sono consentiti fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Vi anticipiamo alcune “chicche” che sicuramente interesseranno molti di noi: le musiche di Ennio Morricone e Nino Rota, uno spettacolo di danza in equilibrio…imperfetto, mostra di fotografie artistiche, una esibizione di electronic new music e noise music, una mostra del pittore del 1500 detto Il Parmigianino, danze popolari, Ara Pacis, Jazz, Pop, Sound caldo, Tango dal repertorio di Astor Piazzolla, Street Art, ecc. ecc.

Il programma dettagliato di Musei in Musica 2015 è visibile sul sito www.museiincomuneroma.it e maggiori informazioni si possono richiedere  al numero 060608

 

I Musei Civici e gli altri spazi culturali a disposizione del pubblico sono:

Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Mercati di Traiano – (Museo dei Fori Imperiali), Museo dell’Ara Pacis, Museo di Roma, Museo di Roma in Trastevere, Musei di Villa Torlonia (Casino Nobile, Casina delle Civette), MACRO, MACRO Testaccio, Museo Napoleonico, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Museo Carlo Bilotti, Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, Palazzo delle Esposizioni, Scuderie del Quirinale, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Casa Argentina, Casa di Goethe, Polo museale “La Sapienza”.

Musei in Musica 2015, con la sua ampia e qualificata presentazione di eventi, saprà certamente attrarre, come solitamente viene detto, “il pubblico delle grandi occasioni”.

 

Buona serata.

 

 

La Storia di Nina

Applausi, applausi …

Il sipario si chiude alle spalle degli allievi dell’Accademia delle Arti, si spengono le luci ed in lontananza urla di gioia ci raggiungono.

È finita. Il saggio è terminato e l’emozione ancora pervade la sala, circonda il pubblico con soavità e leggerezza perché l’arte stabilisce un sottile e profondo dialogo sussurrato tra l’artista ed il pubblico in un continuo scambio di sensazioni intime che esaltano gli animi.

La storia rappresentata in un continuum di danza, recitazione e canto è quella di Nina una piccola ballerina russa che, pur di vivere la sua grande passione e raggiungere il suo sogno, affronta sacrifici e difficoltà.

Attraverso balletti e coreografie, spaziando dal classico al moderno al contemporaneo, viene rappresentato il percorso di crescita umano ed artistico della piccola Nina e la maestria dello spettacolo ha armoniosamente intrecciato le varie fasi della sua vita con l’esibizione dei vari gruppi artistici di età differente.

Apprezzabili le esibizioni di canto e particolare rilievo meritano i momenti di narrazione che hanno reso il saggio di danza un vero e proprio spettacolo teatrale.

Lunghi e scroscianti applausi hanno accompagnato le esibizioni degli allievi e degli insegnanti, possiamo ben dire che la qualità delle performance nelle varie discipline presentate sono la testimonianza dell’ elevata qualità didattica dell’Accademia delle Arti.

Lo spettacolo si è concluso con un Passo a Due che ha catturato l’attenzione del numeroso pubblico che ha fatto registrare il tutto esaurito al Teatro Quirino.

Un grazie particolare alla Direttrice Catia Di Gaetano, a tutto il suo staff e a tutti gli artisti; tramite lei inviamo le nostre congratulazioni ed i nostri apprezzamenti per la perfetta conduzione e successo dello spettacolo.

La Storia di Nina Teatro Quirino Roma

La Storia di Nina

“Mosca, è una sera di inverno e la città è gelata. Dopo ore di travaglio, un vagito, Nina apre gli occhi al mondo.

Vi starete chiedendo: ma chi è questa Nina?

Nina per noi è la Danza.”

La Storia di Nina

La Storia di Nina

Attraverso la storia di una piccola ballerina russa L’Accademia delle Arti, quest’anno, ha deciso di legare tutte le esibizioni dei propri allievi in un’unica storia, “La Storia di Nina”.

La sua vita fatta di stenti, difficoltà, passioni e sacrifici rappresenta la vera essenza di questa meravigliosa espressione artistica che è la Danza.

La piccola Nina crescerà ed il pubblico, pian piano, capirà quanto ha dovuto affrontare prima di riuscire a realizzare il suo più grande sogno.

Nella splendida cornice del Teatro Quirino di Roma i giovani artisti calcheranno il palcoscenico lunedi 22 giugno alle ore 20,00 portando in scena un saggio di danza divenuto spettacolo teatrale.

Grazie alla guida attenta e perspicace della Direttrice Catia Di Gaetano, artista di fama internazionale, di Ugo Bentivegna, celebre attore palermitano e volto ben conosciuto dei palcoscenici romani e dei maestri Rosario Marotta, Francesca Beatrice Vista, Claudia Coticelli e Laura Ruggeri siamo certi che la storia coinvolgerà tutto il pubblico che sosterrà gli allievi con affettuosa e numerosa partecipazione.