Novelle brevi di Sicilia

Novelle brevi di Sicilia

Tra le molteplici attività che sono proprie di una Casa Editrice riteniamo siano di estrema importanza e, aggiungiamo, di responsabilità, la valutazione delle opere pervenute dagli autori per l’eventuale pubblicazione nonché l’esprimersi con una libera ed obiettiva recensione di opere pubblicate da altri Editori.

Non sempre i nostri commenti hanno incontrato le “non espresse” speranze degli autori ma, tutti coloro che abbiamo avuto il piacere di incontrare e con i quali confrontarci, hanno pienamente recepito il nostro messaggio di rigorosa correttezza, sincerità ed equilibrio di valutazione.

Siamo consapevolmente certi che nessun recensore abbia “il diritto” di “giudicare” l’opera in esame; solo il lettore ha questa facoltà.

E’ importante la premessa fatta perchè ci accingiamo a commentare l’opera “Novelle brevi di Sicilia” scritto dal prolifico autore Andrea Giostra e, aggiungiamo noi, purtroppo, autopubblicatosi per sua rispettabile scelta.

Ci piace sottolineare che Andrea Giostra spazia dal racconto al breve ma incisivo brano che tratteggia, come un dipinto, frammenti di vita siciliana a lui tanto cara; egli si addentra con la capacità di acuto osservatore anche in interviste letterarie e in recensioni cinematografiche.

Scrittore poliedrico e di classe.

Novelle brevi di Sicilia

Gli auguri di mia nonna ottantenne

E’ una scrittura riccamente dettagliata, piana, agevole nella lettura con un linguaggio raffinato ma comunque facilmente fruibile e che si lega, armoniosamente ed inaspettatamente, ad un linguaggio quotidiano parlato da tutti noi.

L’autore è sempre presente in tutti i racconti anzi ne è il protagonista invisibile e – questa capacità – testimonia l’attitudine all’utilizzo duttile della lingua italiana.

Sorprendente la figura della nonna ottantenne prodiga di buoni consigli che il suo ruolo e la sua età indurrebbero a trasmettere al nipote mentre – invece – lo incita, accoratamente, a godersi quanto più possibile la gioventù.

E’ pregevole l’utilizzo di un linguaggio estremamente attuale ed in lingua siciliana della nonna: “e di tutto il resto futtitinni”; notevole l’alternanza linguistica!

“Novelle brevi di Sicilia”

Agosto a Palermo

Uno spaccato di vita che ci immerge in una realistica conversazione che avviene alla vista di un funerale; sono le domande che sorgono spontanee a tutti noi “ma comu muriu?”, “comu fu?” alternando sapientemente– nel racconto – il perfetto italiano ed il dialetto; ben pochi autori raggiungono un così delicato equilibrio.

L’opera “Novelle brevi di Sicilia” contiene 14 racconti: gradevoli, ammiccanti, alcuni passionali ma tutti capaci di creare l’atmosfera siciliana ma non solo, facilmente apprezzabili e godibili dai “continentali”.

https://www.youtube.com/channel/UCJvCBdZmn_o9bWQA1IuD0Pg

“Il senso, la morale, se c’è un senso o una morale da dare li darà il lettore che le leggerà” ; questo è il vero senso delle opere di Andrea Giostra che, guarda caso, corrisponde pienamente al nostro comportamento come Casa Editrice: l’unico giudice è il lettore.

Andrea Giostra, un autore di rilievo, emozionale, con uno spessore culturale inusuale e di superiore qualità, da non perdere l’opportunità di godere delle sue opere.

Novelle brevi di Sicilia” noi le abbiamo lette.

 

3 pensieri su “Novelle brevi di Sicilia

  1. Grazie infinite per le tue bellissime parole, Piero. Non le leggo come un interessante commento. Come una critica competente e raffinata che vuole cogliere qualcosa di interessante in queste poche righe che ho scritto tempo fa quasi distrattamente e senza nessuna finalità editoriale se non quella di condividere quelle mie piccole emozioni con pochissimi cari amici ai quali immediatamente dopo inviavo un messaggio coi miei appunti presi attraverso il mio Nokia E90 che mi aveva aiutato a tracciare quella memoria subitanea che avevo sentito il bisogno di fissare lì, in quel momento perché altrimenti sarebbe andata via per sempre. È stato solo quello il mio piacere di allora, intimo e immediato. Da spartire con le persone che volevo bene allora e farle sorridere insieme a me. È successo poco più di un anno fa che ho deciso di condividerle con più persone. Me le ritrovai per caso e le rilessi dopo quasi dieci anni. Mi piacquero. Avevo visto di questo portale, StreetLib, e allora senza esitate le caricai e le resi un piccolo e-book per regalare quelle mie piccole emozioni, ai miei amici e a coloro che lo sarebbero diventati. E così feci. E così faccio. L’ho regalato a centinaia di amici reali o virtuali. Che senso ha scrivere delle proprie emozioni per poi esserne gelosi e possessivi e non provare il piacere sublime di scatenarle nel chi avrai il piacere che leggerà quello che hai scritto? Nessun senso. Almeno dal mio punto di vista.
    Questo per dirti che quello che hai scritto mi ha emozionato tantissimo. Non esagero certamente se confesso che mi hanno emozionato. Proprio perché hanno scatenato delle piccole emozioni in te. È quello che amo leggere di chi mi scrive un piccolo o un grande commento. È per questo che ti ringrazio per l’emozione che mi hai regalato con le tue parole scritte – almeno è quello che sento io – con un nobile distacco intellettuale per coglierne i messaggi che io non ho dato ma che escono dalle piccole storielle che ho fissato con questo e-book. Ecco! È questo quello che mi interessa veramente quando qualcuno legge quello che scrivo. L’emozione che sanno o non sanno generare. Null’altro a dire il vero mi interessa e mi dà tanta prelibata gioia, se non sapere che questo scritto è riuscito a provocare piccole emozioni e … perché no? … a trascinare il lettore con forza sotterfugia nella mia terra bellissima e che amo tantissimo. Di avermi donato tutto questo, ti ringrazio profondamente come non potrei altrimenti.

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