Premiazione Concorso Letterario L’Arte della parola

Premiazione Concorso Letterario L’Arte della parola

venerdi 19 maggio presso il Barnum Seminteatro si è svolta la premiazione degli autori e delle loro opere risultate vincitrici, nelle singole Sezioni, così come era strutturato il Concorso bandito da La Macina Onlus.

barnumseminteatro

SEZIONE A – Poesia inedita adulti 

1° classificato Flavio Provini con l’opera “Fame antica (clochard);

2° classificato Giuseppe Blandino con l’opera “Scarabocchi e segni rossi”;

3° classificato Fabrizio Sani con l’opera “Il mio fantasma”;

Menzione d’onore a Ugo Mauthe per l’opera “L’oro che non sei”;

Segnalazione di merito a Fernando Massimiliano Andreoni per l’opera “Il primo pensiero dell’Alba”

 

SEZIONE A1 – Poesia inedita minorenni

1° classificato Melissa Storchi con l’opera “Io come te”;

2° classificato Thomas Scarinzi con l’opera “Un giorno che dura una vita”;

non sono pervenute altre opere di autori minorenni

 

SEZIONE B – Poesia edita adulti

1° classificato Pietro Catalano con l’opera “Sedici ottobre”;

2° classificato Giulia Quaranta Provenzano con l’opera “Restano le anime fino a tarda notte”;

3° classificato Imma Pontecorvo con l’opera “Libertà di un aquilone”;

Segnalazione di merito a Alessandro Ristori per l’opera “Questo tempo insieme”

 

SEZIONE B1 – Poesia edita minorenni

1° classificato Leonardo Donà con l’opera “Oltre gli scogli”;

2° classificato Melissa Storchi con l’opera “Il sole non tramonterà mai”

non sono pervenute altre opere di autori minorenni

 

SEZIONE C – Racconto inedito adulti

1° classificato Marco Managò con l’opera “L’ultima notte dell’anno”;

2° classificato Franca Spagnolo con l’opera “Riflesso”;

3° classificato Daniela Di Lisio con l’opera “Casca il mondo casca la terra tutti giù per terra”;

Menzione d’onore a Cristina Biolcati per l’opera “La macchina del tempo”

 

SEZIONE D – Racconto edito adulti

1° classificato Giancarlo Pertici con l’opera “Piazza S. Caterina…o Piazza dell’ospedale”;

2° classificato Silvia Colonna con l’opera “Inversemorrow”;

3° classificato Nicola Sgaramella con l’opera “Amore mio”

 

  • Premio Paolo Zilli conferito a Franco Salvatore Grasso nella Sezione C con l’opera “La porta”

 

  • Video poesia realizzata e donata da Giambra Giancarlo sponsor culturale del Concorso e coordinatore del Gruppo Poeti “Profumo di vita”, ai 1° classificati nelle Sezioni A e A1, Melissa Storchi e Flavio Provini;
  • Set amplificatore WIFI con microfoni donato da Giambra Giancarlo al 1° classificato nella Sezione C, Marco Managò
  • Sarà cura dell’Associazione La Macina Onlus inviare la targa di premiazione agli autori non presenti alla cerimonia.
  • Tutti gli autori riceveranno Attestato di partecipazione al Concorso.

Ringraziamo il Barnum Seminteatro, sponsor artistico del Concorso, dove si è svolta la Premiazione Concorso Letterario l’Arte della parola.

Roma 21/05/2017

Eleonora Abbagnato in Il Mito di Medea

Eleonora Abbagnato, étoile dell’Opéra di Parigi nonché direttrice del Ballo dell’Opera di Roma, fa ritorno al Festival di Spoleto e sarà la protagonista al Teatro Romano, i giorni 1 e 2 luglio 2017, de Il Mito di Medea del coreografo Davide Bombana e prodotto da Daniele Cipriani Entertainment.

 Liberamente tratto dalla tragedia di Euripide, il balletto è dedicato alla primadonna del ventesimo secolo, il grande soprano Maria Callas di cui ricorre il 40° anniversario della morte ed il cui nome è inestricabilmente legato all’interpretazione della dark lady della mitologia greca, sia nell’opera di Cherubini (che fu, secondo molti, il più significativo ruolo di quest’immensa artista), che nell’omonimo film di Pier Paolo Pasolini (1969).

Un’interpretazione immedesimata, dovuta forse ad alcuni parallelismi tra la vita della divina Maria e quella del personaggio mitologico: il carisma, la passionalità in amore, il tradimento e l’abbandono da parte dell’uomo amato, persino la morte di un figlio (nel caso della Callas però, secondo alcune fonti, il dolore di aver partorito un figlio morto, frutto del suo amore con Onassis).

Per sottolineare le similitudini una parte significativa di questo nuovo balletto, che utilizza musiche di Arvo Pärt e Fausto Romitelli, si svolge anche su una celebre registrazione storica del Mito di Medea diretta da Tullio Serafin alla Scala in cui, malgrado il declino vocale già in atto, la grandezza interpretativa della Callas brilla come non mai, in tutti i possibili registri, dal dolcissimo al terribile.

Potrebbe sembrare un binomio strano quello tra la cantante lirica greca-americana e la ballerina italo-francese. Bruna e dai tratti drammatici la prima, bionda ed eterea la seconda eppure un filo sottile unisce le due stelle. Sul piano personale le origini mediterranee, l’appartenenza a due culture e l’aver scelto Parigi come città di vita; sul piano artistico la venerazione per l’Arte, vista come dea a cui dedicare, quasi religiosamente, la propria esistenza.

Come una sacerdotessa sullo sfondo suggestivo di un teatro antico Eleonora Abbagnato – francese di formazione, ma orgogliosamente palermitana di nascita – danza con intensità un personaggio di cui ha capito i reconditi moti, dedicando la “sua” Medea a quella meravigliosa grecità della Callas che scorre nelle vene anche di ogni figlio e figlia di Sicilia.

“Sono orgogliosa e fiera di poter dedicare Il Mito di Medea a Maria Callas” dichiara Eleonora Abbagnato “anche se per ragioni anagrafiche non ho potuto conoscere direttamente la Callas, l’ho sempre sentita vicina a me ed alla mia sensibilità. Probabilmente la comune origine mediterranea, senza dimenticare la presenza greca in Sicilia, hanno fatto di lei una sorta di guida spirituale, pur in un’arte diversa dalla mia, ma comunque sempre legata al teatro.”

Il Mito di Medea, atto unico della durata di un’ora e mezza, è un omaggio del mondo della danza al più grande nome della lirica”, dice il coreografo Bombana, aggiungendo che “tra le molti versioni della tragedia ho scelto quella celebre di Euripide perché introduce il tema del perdono da parte degli Dei, cosa rara nei testi dell’antichità.”

“Il pubblico, solito vedermi sulle punte nei ruoli del grande repertorio classico, qui vedrà di me una sfaccettatura diversa”, anticipa Eleonora Abbagnato. Dal lato suo Davide Bombana chiarisce: “Non creatura impalpabile ed aerea, ma donna forte e ferina che danza in mezza punta in quanto Medea era figlia del Re della Colchide, un regno barbaro dallo stretto legame con la Terra.”

Eleonora Abagnato sarà affiancata da due affermate étoile dell’Opéra di Parigi, Audric Bézard (Giasone) e Benjamin Pech (Creonte), nonché da un cast di sedici ballerini italiani tra cui Federica Maine (Creusa) e Claudio Cocino (Messaggero di Morte), primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma.

Questo è il terzo anno consecutivo che le produzioni Daniele Cipriani Entertainment, con protagonista Eleonora Abbagnato, sono presenti al Festival di Spoleto: si ricordano, infatti, Soirée Roland Petit (2015) e Carmen (2016).

Con Il Mito di Medea debutta la nuova produzione DCE che verrà portata in tournée sulle scene italiane durante le prossime stagioni a seguito dei successi, di pubblico e di critica, già ottenuti con le produzioni: SchiaccianociCoppélia e Carmen (balletti con la coreografia di Amedeo Amodio).

Quest’estate Il Mito di Medea si replicherà il 23 luglio a Civitanova Danza – Civitanova Marche (Macerata) mentre il 22 luglio Eleonora Abbagnato sarà in scena al Teatro Romano di Ostia Antica in Carmen.

Un’estate caratterizzata da un eccellente respiro artistico sottolineato dalla raffinata danza di Eleonora Abbagnato con Il Mito di Medea.

 

Ufficio Stampa Daniele Cipriani Entertainment

Simonetta Allder

ufficiostampa@danielecipriani.it

339 7523505

 

Ufficio Stampa Eleonora Abbagnato

Elena Ghidini – Ego Comunicazione

elena.ghidini@egocomunicazione.it

335 1224137

 

InMovimento: rassegna di danza a Roma

inmovimento eliseo roma

Il Teatro Eliseo di Roma spalanca le sue porte alla grande danza, con un’attesissima rassegna che sarà in scena dal 22 al 28 maggio.

InMovimento è un progetto di respiro internazionale a cura di Valentina Marini e prodotto da European Dance Alliance, che si declina in forma diverse di spettacolo, a cominciare da quella documentaristica.

Ad aprire al rassegna, infatti, proprio la proiezione di un documentario diretto da Tomer Heymann: Mr. Gaga. Altri due gli appuntamenti in programma: lo spettacolo Pan/remastered e Dancing Partners.

“Il Teatro Eliseo è da sempre un polmone culturale per la città di Roma e riportare la danza in un luogo di riferimento come questo non poteva che accadere con un progetto che seppur calendarizzato in una sola settimana nasce già con uno spirito di apertura e di mescolanza tra generi, nazionalità e linguaggi: Germania, Israele, Svezia, Spagna e naturalmente Italia.”

Valentina Marini

InMovimento: Mr. Gaga

Nato nel 1952, Ohad Naharin è un coreografo israeliano apprezzato e conosciuto in tutto il mondo, nonché direttore artistico della Batsheva, famosissima compagnia israeliana di danza. Nel suo documentario Mr. Gaga il regista ne ripercorre la vita sia professionale che privata, con immagini di repertorio che lo mostrano in scena con grandi artisti come Martha Graham e Maurice Béjart e altre che lo ritraggono con la famiglia. I dietro le quinte, le prove, le esibizioni: l’anima di danzatore e coreografo che ci restituisce Heymann nel suo film è sicuramente rigorosa e appassionata, quella di un artista di grande integrità e creatività.

Il titolo del film, presentato nella prima edizione di Doc At Work nel 2013, rimanda a quel linguaggio corporeo e di movimento definito appunto “Gaga” creato proprio da Naharin.

“I semi che hanno fatto maturare questo film sono stati piantati oltre vent’anni fa, quando ho visto per la prima volta in scena la compagnia di danza di Naharin. Ricordo di essere rimasto profondamente colpito, fu uno shock emotivo e mentale, come se avessi consumato un esplosivo cocktail di alcol e droga, ma senza alcol né droga. Ricordo quello spettacolo come un continuum di musica, movimento, sensualità, sessualità e quei meravigliosi ballerini dei quali ti innamoravi immediatamente, senza sapere il perché. Da quella sera in poi, sono diventato un consumatore compulsivo delle coreografie della compagnia Batsheva. Naharin è come una noce racchiusa in un guscio molto difficile da rompere, ha un carattere complesso e contraddittorio; ma è questo che fa di lui un soggetto davvero molto interessante per un film documentario”.

La proiezione di Mr. Gaga apre la rassegna InMovimento e l’appuntamento è il 22 maggio alle ore 20.00: costo del biglietto 7 euro. Il regista incontrerà il pubblico al termine della proiezione.

InMovimento: Pan/remastered

PAN/remastered nasce da un’idea di Emanuele Soavi, che ne è anche coreografo: si tratta del riadattamento di una produzione del 2011 con la quale Emanuele Soavi ha vinto il premio del Teatro di Colonia come Miglior Interprete.

Come suggerisce al titolo, protagonista della scena è, anche se in chiave moderna, PAN, creatura mitologica metà divinità e metà capra, protettore dei boschi e degli abitanti e dio dell’agricoltura e dei pascoli. Qui la figura è attualizzata con un carattere di outsider, intrattenitore e terrorista, intrappolato in un limbo tra il mondo umano e quello divino. Il fulcro della creazione sono le psicosi contemporanee e le paure del nostro tempo.

PAN/remastered all’Eliseo sarà accompagnato da musiche dal vivo create da Stefan Bohne e dal fondatore di KOMPAKT Wolfgang Voigt, che ha arricchito la colonna sonora originale di nuovo materiale successivamente ri-arrangiato da Stefan Bohne.

Questo secondo appuntamento della rassegna InMovimento è in programma il 24 maggio alle ore 21: costo del biglietto 10 euro.

InMovimento: Dancing Partners

Dancing Partners, che chiude la rassegna InMovimento 2017, è frutto del lavoro di artisti di diversa nazionalità, che hanno collaborato per creare qualcosa che potesse riunire e rafforzare il background di tutti, le diverse formazioni e provenienze, i diversi talenti.

Hanno dato luce a questa produzione: Thomas Noone Dance (Spagna), Norrdans (Svezia), Company Chameleon (Inghilterra), Spellbound Contemporary Ballet (Italia), ma nella versione in scena all’Eliseo sarà in scena, al posto della compagine inglese, la special guest israeliana Adi Salant, co-direttrice della prestigiosa Batsheva Dance Company.

Oltre alla cooperazione tra artisti, il secondo aspetto che Dancing Partners vuole evidenziare è l’interazione con il territorio: lo spettacolo ha una natura itinerante e le residenze temporanee, nelle sedi delle diverse compagnie ospitanti, diventano, di volta in volta, luogo di scambio e confronto tra i vari artisti, il cui obiettivo è giungere ad un pensiero artistico comune che amalgami, inglobi e superi quello dei singoli.

Appuntamento di chiusura della rassegna InMovimento, Dancing Partners sarà in scena il 28 maggio alle ore 20.30: costo del biglietto 12 euro.

L’Arte della parola

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questo è il nome del Concorso Letterario aperto a poesie e racconti brevi indetto da La Macina Onlus in unione con La Macina Onlus Editore; l’Arte della parola ha visto l’amichevole ma importante presenza che non vorrei definirla “sponsor” perché ritengo riduttivo tale termine in relazione al prezioso apporto culturale messo in campo dal Barnum Seminteatro.

Ed è proprio Gabriele Mazzucco, direttore artistico del teatro, regista, scrittore di testi teatrali, eclettico e controcorrente, uno dei membri della Commissione che ha letto le opere pervenute.

Tutti i membri hanno visionato le opere in forma anonima cioè senza il nome dell’autore e, riteniamo, che questo metodo abbia fornito imparzialità di giudizio.

Gli autori entrati nella rosa dei vincitori sono stati già ufficialmente avvertiti; la classifica finale sarà comunicata in occasione della consegna dei premi del Concorso l’Arte della parola venerdi 19 maggio al Barnum Seminteatro.

barnumseminteatro

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Quando parliamo di Arte nelle sue molteplici accezioni, dobbiamo necessariamente parlare di Poesia che è da più parti considerata come la più antica e nobile declamazione di un profondo sentimento interiore.

Il passo è breve e ci porta a ricordare un’altra significativa presenza culturale quale è il Gruppo Face BookProfumi di Vitahttps://www.facebook.com/groups/975189089205404/?fref=ts con il suo instancabile e carismatico Giambra Giancarlo il quale arricchisce il Concorso di  2 premi aggiuntivi che verranno conferiti ai primi classificati della Sezione A (poesia inedita adulti) e della Sezione A1 (poesia inedita minorenni).

Con le opere vincitrici delle due Sezioni saranno pertanto realizzate 2 video-poesie prodotte e donate da Giambra Giancarlo e che saranno immesse nel canale You Tube.

Il Gruppo “Profumi di Vita”, per il tramite di Giancarlo, ha ulteriormente arricchito il già ricco “bottino” del nostro Concorso ed ha anche donato un set di Radiomicrofoni Wireless Senza Fili per Voce e Canto (1microfono ad archetto e 1 a gelato, 2 Canali, VHF, raggio 50 metri).

Grazie infinite Giancarlo

Vorrei ora soffermarmi su una considerazione che ritengo importante ed è destinata agli autori che non sono presenti nella rosa dei primi tre classificati per ciascuna Sezione; non dovrebbero sentirsi eccessivamente dispiaciuti poiché le opere pervenute sono state di ottimo livello qualitativo ed in questo contesto così nutrito di autori di alto profilo la “battaglia” è risultata veramente combattuta.

Negli ultimi giorni la classifica è stata continuamente aggiornata in quanto molti autori hanno varcato di continuo l’esile linea di confine che segnava il traguardo.

D’altronde qualunque azione umana che prevede la formazione di una “classifica” implica necessariamente una seria, e spesso dolorosa, assunzione decisionale.

Dal canto nostro siamo certi di aver operato con la usuale trasparenza, lealtà e con sereno equilibrio nel condurre il Concorso l’Arte della parola.

Vi aspettiamo venerdi 19 maggio dalle ore 16,00 presso il Barnum Seminteatro per la consegna dei premi e per gustare insieme un buffet.

Ai vincitori che non potranno essere presenti sarà inviato il premio a nostra cura e, tutti i partecipanti, riceveranno Attestato di Partecipazione.

Barnum Seminteatro

Via Adelaide Bono Cairoli n. 3

00145

Grazie per aver partecipato al Concorso L’Arte della parola.

La voce delle donne

Dal 2006 al 2017 le donne uccise in Italia sono state 1740 e di queste più del 70% in ambito familiare; sono tragici numeri che indignano la nostra coscienza e che fanno esplodere la voce delle donne

Nella maggior parte dei casi, il femminicidio è preceduto da atti di violenza fisica e psicologica che tendono a minare la sicurezza e il senso di consapevolezza nelle donne.

 Le cronache raccontano, attraverso i potenti riflettori dei media, solo quando la tragica violenza fisica è stata ormai perpetrata con grave danno della vittima ma, la sottile e vile violenza quotidiana fatta di parole, sguardi intimidatori, scarsa o nulla considerazione, viene spesso fatta passare in secondo piano pur essendo parte integrante e humus nel quale si fonda quel retroterra culturale che ancora oggi persiste nella nostra società e condiziona in maniera distorta le relazioni umane.

Su queste basi prende vita e acquista rilevanza il progetto fotografico: La voce delle donne – considerazioni al femminile riguardo alla violenza di genere, cui hanno partecipato 21 donne che hanno aderito con entusiasmo, in assoluta libertà di forma e di contenuti concedendo la loro immagine ed esternando i loro pensieri riguardo questa piaga sociale.

 Attraverso le loro parole ed i loro sguardi veniamo introdotti nel territorio oscuro delle speranze svanite, della disillusione, del dolore, della paura ma, nel contempo anche nella voglia di luce, di rinascita e di consapevolezza, nella bramosa necessità di una sana educazione per i figli, di speranza e di futuro.

La voce delle donne, un progetto solo in parte fotografico e dedicato all’universo femminile dal quale è stato anche realizzato un libro che uscirà a fine maggio.

Oltre alla pubblicazione editoriale è stata realizzata anche un’esposizione di quadri che contengono un ritratto fotografico e le testimonianze delle 21 donne partecipanti.

La mostra fotografica, accompagnata da un reading, è un percorso fatto di volti e parole che trasportano i visitatori in un mondo intimo e straordinariamente prezioso di desideri, episodi ed esperienze realmente vissute, di quello che di buono sarebbe potuto accadere, con semplicità e schiettezza, cercando di affrontare direttamente il cuore del problema.

Ognuna ha trovato in questo progetto la possibilità di esprimersi, in modo personalizzato e autentico, con la propria voce; uno spaccato del mondo femminile raccontato coraggiosamente dalle donne che hanno avuto il grande merito ed il coraggio di testimoniare mettendoci…” la faccia”.

 

Sergio Battista nasce a Roma nel 1969, divide da sempre i suoi interessi artistici tra la musica e la fotografia. Predilige la fotografia di scena, musicale e la ritrattistica; ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia e all’estero, collabora con il blog di critica teatrale e musicale Brainstorming Culturale; alcune sue immagini sono rappresentate dall’agenzia ART+Commerce di New York e dalla galleria SpazioGMArte di Milano. Nel 2015 ha pubblicato il libro fotografico “L’Infinita Bellezza – ritratti femminili a Roma”, a cura di Mino Freda.

 

Mostra Fotografica

Ingresso libero

Progetto e fotografie di Sergio Battista

Con la partecipazione di Arianna Ninchi e Silvia Siravo

CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE

Sala Atelier

Via della Lungara, 19 – Roma

20 Maggio 2017

Dalle 16,30 alle 19,30

 

Ufficio Stampa

Alma Daddario & Nicoletta Chiorri

347 2101290 – 338 4030991

segreteria@eventsandevents.it