Lucio Dalla: mostra fotografica a Roma

lucio dalla

Lucio Dalla con la sua morte, giunta inaspettatamente l’1 marzo di ormai quattro anni fa, ha lasciato un indelebile vuoto all’interno della musica italia, all’interno di quella categoria cantautoriale di vecchia guardia fatta di nomi che sono più che altro pietre miliari: Francesco De Gregori, Franco Battiato, Francesco Guccini, per citarne alcuni. Lucio Dalla era quello eclettico, spirituale, l’innovatore, lo sperimentatore, una vita trascorsa tra note, parole e strumenti musicali.

A lui, alla sua figura di uomo ed artista, è dedicata la mostra monografica fotografica che resterà aperta presso il Complesso del Vittoriano – sala Zanardelli fino al 2 ottobre. La mostra, ad ingresso gratuito, fa parte della rassegna estiva “Vittoriano, appuntamenti d’arte e musica” ed è curata dal critico musicale e giornalista Ernesto Assante.

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Lucio Dalla, immagini e suoni” è interamente dedicata al cantautore bolognese che con lei sue poesie in musica ha toccato le corde dei nostri cuori: 22 album in studio e 9 dal vivo, numerosi riconoscimenti, collaborazioni illustri, oltre 600 sono le canzoni da lui scritte. Secondo la Siae, nella classifica delle dieci canzoni italiane più famose nel mondo la sua Caruso è al secondo posto, preceduta solo dall’immortale Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno.

 

Il viaggio fotografico in mostra al Vittoriano si snoda nell’arco di un trentennio: a raccontare la vita di Lucio Dalla ci sono gli scatti di grandi fotografi come Giovanni Canitano, Guido Harari, Fabio Lovino, Carlo Massarini, Fausto Ristori, Luciano Viti. Ad accompagnare il percorso espositivo, non poteva mancare una colonna sonora adeguata che deliziasse, oltre la vista, anche l’udito: la mostra, infatti, avrà in sottofondo un mix dei più grandi successi di Lucio Dalla.

Inoltre, è prevista la proiezione del film-documentario Senza Lucio, di Mario Sesti.

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Lucio al mare, che suona il suo amato clarinetto, che passeggia per le strade della sua Bologna, i suoi occhiali tondi e lo zuccotto: c’è spazio per molteplici sfaccettature, della sua figura di uomo e artista, ma anche di vera e propria icona.

Questa mostra permette di accendere una luce in più su questo grande musicista, ricordato con affetto dal pubblico e profondamente stimato dai colleghi; la sua immortale musica giorno dopo giorno continua a farci compagnia, ad essere fonte di ispirazione, a raccontare l’amore, l’amicizia, l’umanità, la felicità, i dolori, la vita quotidiana.

Proprio per questo sarebbe stato impossibile disgiungere l’omaggio fotografico da quello musicale, ed è bello poter passeggiare nella sala e osservare scorci di vita del cantautore avendo in sottofondo quelle note che ci hanno fatto emozionare negli anni: il modo più bello per ricordare Lucio Dalla, resta senza dubbio continuare a cantare le sue canzoni.

Prendi il cielo con le mani, vola più in alto degli aeroplani, non fermarti. Sono pochi gli anni forse sono solo giorni e stan finendo tutti in fretta e fila, non ce n’è uno che ritorni.  (Balla balla ballerino, Lucio Dalla)

Piccoli editori

Fiera del libro a Torino o Fiera del libro a Milano?

E’ ben nota la recente decisione dell’A.I.E. di svolgere la prossima Fiera del libro a Milano; l’Amministrazione Comunale di Torino ha peraltro confermato che Torino continuerà ad organizzare la tradizionale Fiera del libro.

Vedremo gli sviluppi di questo “dualismo”.

Per quanto riguarda noi, piccoli editori, abbiamo sempre rilevato il peso economico costituito dalla partecipazione alle Fiere di settore ivi compresa Più Libri più Liberi a Roma.

Altre criticità risiedono nella cronica difficoltà di presentare le proprie opere librarie in spazi adeguati  ma a costi contenuti e, questa difficoltà, è maggiormente avvertita dagli autori esordienti e self publishing.

Alla luce di queste difficoltà – appena accennate – potrebbe risultare utile attuare una virtuosa (e non virtuale) mini Fiera del libro autogestita, con pari dignità e con pari diritti da tutti gli attori interessati che fanno parte dell’universo libro.

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In essa potrebbero confluire i piccoli editori o micro editori, i self publishing, gli esordienti , gli autori con le loro bozze, gli editor, le tipografie, le librerie, i distributori

In pratica uno spazio fisico ed una vetrina realizzata da tutti noi, autofinanziata da tutti noi con modalità chiare, trasparenti, equilibrate dove tutti possiamo presentarci e stabilire – auspicabilmente – una rete di reciproca collaborazione…tra pari.

Noi non siamo solo piccoli editori ma anche autori esordienti e viviamo quotidianamente tutte le difficoltà che vorremmo, con questa ardita ipotesi, attenuare.

Sarebbe sbagliato, fuorviante e profondamente ingiusto etichettare, in prima battuta, questa ipotesi di lavoro come una ribellione alla “Masaniello” o – peggio – una follia irrealizzabile; non vuole essere né l’una  nè l’altra ma esprime solo la volontà di dialogare insieme per creare una rete, ripeto, virtuosa e reale, di collaborazione a tutti i livelli.

Lanciamo questo messaggio e ci auguriamo di ricevere commenti, proposte, suggerimenti e, perché no, anche critiche purchè costruttive.

Piccoli editori ed autori esordienti con tanta volontà di crescere.

I nostri denti

Non è nostra intenzione suscitare una facile polemica sulla sempre più assillante scelta che ciascuno di noi si trova ad affrontare quando i nostri denti…reclamano la massima attenzione.

Non ci sono molte possibilità, anzi, forse sono solo 2 le strade che possiamo percorrere:

  • il cosiddetto viaggio della speranza low cost (così è stato definito-forse impropriamente- da alcuni nostri intervistati) che solitamente è diretto verso  i paesi dell’Est;
  • affidarsi ad uno studio odontoiatrico di fiducia che ci offra ogni garanzia in termini di esperienza, professionalità, igiene, professionisti altamente qualificati, attrezzature all’avanguardia ed un ambiente cordiale.

Perché parlare dello Studio Dentistico della Dott.ssa Angela Caputo?

Perché dobbiamo salvaguardare i nostri denti con la stessa attenzione che dedichiamo al nostro cuore.

Abbiamo vissuto negli ultimi tempi i sempre più delicati problemi che una nostra associata stava subendo a causa di un suo pregresso atteggiamento di trascuratezza nei confronti del suo apparato dentale.

La situazione,  aggravatasi per sopraggiunte importanti infezioni, ha indotta la nostra associata a rivolgersi alla Dott.ssa Angela Caputo che – mettendo in campo tutte le professionalità, le specializzazioni e la vasta e moderna strumentistica  di cui è dotato il suo Studio Dentistico – ha portato a compimento un arduo problema odontoiatrico donando così alla nostra associata la gioia di un nuovo sorriso.

Per i nostri denti ci affidiamo con fiducia alla Dott.ssa Angela Caputo di cui presentiamo il sito:

dott.ssa angela caputo

ed il  riferimento pagina Face Book

fbdott.ssa angela caputo

Seraphitus -Seraphita

libro antico

Il nostro autore Franco Salvatore Grasso ha partecipato con la sua opera Seraphitus – Seraphita al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como nella Sezione Romanzi Editi.

Il Premio ha visto la partecipazione di ben 1.783 autori sia italiani che europei e questa nutrito gruppo di scrittori, sia di opere inedite che edite, è un forte ed importante segnale  ed anche una conferma – qualora ci fosse la necessità di sottolinearlo – che la cultura legata alla letteratura è un bene estremamente prezioso da proteggere e trasmettere alle nuove generazioni.

L’alta qualità del Premio è stata testimoniata dalla presenza di importanti Case Editrici e dalla indubbia qualità letteraria dei libri in concorso; certamente la qualificata Giuria non avrà avuto un compito facile nella valutazione finale e, magari, avrà dolorosamente dovuto effettuare delle scelte sofferte ma necessarie per proclamare la rosa dei vincitori.

Noi siamo veramente orgogliosi che il nostro Franco Salvatore Grasso con la sua opera Seraphitus – Seraphita abbia superato le selezioni anche se non ha conquistato l’auspicato Premio Finale.

L’organizzazione del Premio Letterario Internazionale Città di Como gli ha conferito il meritato e gradito Attestato di Partecipazione

Attestato FSGrasso

Non è una sconfitta.

Tornano quanto mai attuali le parole che Franco Salvatore Grasso rilasciò durante una precedente intervista concessa al nostro giornale:

” Che consigli daresti ad un autore esordiente?

Il consiglio basilare è quello di scrivere, anche di getto, tutto ciò che si ha dentro, senza pensare a successi, glorie ed onori; scrivere, come dipingere o comporre musica sono forme artistiche della nostra personalità, quello che importa è uscire dall’ordinario.”

Scrivere è una forza racchiusa in noi e non si può domare, è una emozione che avvolge l’anima.

Complimenti Franco, la tua opera Seraphitus – Seraphita ho colto l’interesse di molti lettori.

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Borsellino: 24 anni fa la strage di Via D’Amelio

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Ricorre oggi il 24esimo anniversario dell’uccisione, per mano mafiosa, del giudice Paolo Borsellino, che perse la vita nell’attentato di Via D’Amelio insieme a cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Una Fiat 126 imbottita di tritolo, parcheggiata sotto l’abitazione della madre del giudice, esplose al suo arrivo. Era il 19 luglio 1992.

“Un cadavere che cammina”, si era definito Borsellino, consapevole che la mafia non avrebbe tardato a riservare anche a lui lo stesso trattamento che aveva avuto per l’amico, prima che collega, Giovanni Falcone, assassinato solo due mesi prima insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro in quella passata alla storia come la strage di Capaci: 1000 kg di tritolo furono sistemati da uomini di Cosa Nostra in un cunicolo di drenaggio sotto l’autostrada e fatti esplodere a distanza, tramite un telecomando azionato da Giovanni Brusca.

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Un capitolo buio della storia d’Italia, un attacco alla giustizia che non si dimentica; e il dolore aumenta nella consapevolezza che a 24 anni di distanza ancora non è stata fatta piena luce su un così efferato e brutale attentato. Chi sorvegliava Borsellino? Qualcuno lo tradì? Che fine ha fatto la famosa “agenda rossa”?

La verità è ancora lontana, dunque ciò che resta, per onorare il lavoro encomiabile svolto da Falcone e Borsellino è il ricordo, è la memoria dell’appassionato ed instancabile lavoro di uomini che per servire lo Stato hanno accettato il rischio, e poi la certezza, della morte.

Il lascito di Falcone e Borsellino è costituito da ideali di giustizia e legalità, dall’amore per la patria, dalla lotta quotidiana per un’Italia libera dalle mafie, da condurre senza paura e senza condizionamenti, a partire dal singolo fino alle istituzioni.

Un uomo intelligente, estroverso, dotato di grande intuito e umorismo, che amava le piccole cose, tenace: così lo ricorda su Facebook il Presidente del Senato Pietro Grasso, che poi scrive:

ventiquattro anni diventano improvvisamente un tempo lunghissimo e doloroso, un fardello insopportabile che scuote la coscienza di tutti i cittadini che hanno a cuore il presente e il futuro del nostro Paese. Le vittime innocenti della mafia, gli uomini e le donne delle forze dell’ordine caduti, le persone che facevano il tifo per Giovanni e Paolo ai tempi del maxiprocesso e che non hanno smesso di impegnarsi per la legalità chiedono a gran voce che sia fatta giustizia. Lo dobbiamo a ciascuno di loro, a noi stessi, alla memoria di Paolo e di chi ha perso la vita onorando il rischioso compito di proteggerlo.

E messaggi di cordoglio sono giunti anche dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, dal Premier Matteo Renzi, dalla Polizia di Stato, dal Presidente della Camera Laura Boldrini, ma soprattutto, tanti cittadini oggi si sono stretti nel ricordo: chi c’era, quel 19 luglio, e chi quella domenica d’estate l’ha vissuta nei racconti dei genitori o nelle immagini dei telegiornali, percependone la gravità, l’ingiustizia, il dolore.

Ed è bene che soprattutto i giovani sappiano, è bene che si informino, che ascoltino quanto è stato fatto da grandi uomini come il giudice Borsellino, che ne conoscano la storia, il lavoro, il sacrificio, affinché siano di esempio, affinché non si dimentichi.

Tante, le iniziative promosse oggi per ricordare il sacrificio di Borsellino e di quanti si sono immolati in nome della lotta alla criminalità organizzata, compresa la storica fiaccolata, appuntamento fisso da ormai 20 anni, tanto da essere la più longeva manifestazione antimafia in Sicilia. Sarà un corteo silenzioso e senza comizi dal tema “Esempi non parole”, per sottolineare la differenza tra chi, come Falcone e Borsellino, ha agito in modo drastico ed imponente, rimettendoci la vita, e tutti quei magistrati, imprenditori e giornalisti che hanno operato solo con le parole, rivelandosi incoerenti o corrotti.  La fiaccolata partirà alle 20:00 da Piazza Vittorio Veneto, attraverserà via Libertà, via Autonomia Siciliana e arriverà in via D’Amelio dove verrà deposto un tricolore e intonato l’inno nazionale.

Seguirà, in via D’Amelio alle ore 22.00, la proiezione del film “Era d’estate“, uscito nelle sale cinematografiche il 23 maggio scorso. La pellicola racconta il periodo trascorso da Falcone e Borsellino, insieme alle loro famiglie, all’Asinara, a causa di pesanti e allarmanti minacce di morte, nell’estate del 1985. Parteciperanno alla proiezione la regista Fiorella Infascelli Giuseppe Fiorello (interprete della figura di Paolo Borsellino).

È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola. (Paolo Borsellino)